qualcuno parla di opera minore, non sapendo che per chiunque l'avesse scritta si parlerebbe di capolavoro.
un libro avventuroso, fra la Svezia, la Cina, gli Usa e l'Africa, praticamente il giro del mondo.
una storia di vendette fra persone, discendenti, nazioni, un libro geopolitico, insomma.
come tutto Henning Mankell (
buona (appassionante) lettura.
In una fredda giornata di gennaio, la polizia
di Hudiksvall, nella Svezia centrale, scopre un orribile massacro: in un
villaggio vicino alla foresta, diciannove persone sono state trucidate. Sembra
il gesto di un folle. Quando a Helsingborg il magistrato Birgitta Roslin legge
della strage, si rende conto che tra le vittime ci sono persone a lei molto
vicine, e decide di occuparsi del caso. Il ritrovamento di un nastro di seta
rossa la porta a Pechino, dove la scoperta di un diario la trascinerà indietro
nel tempo, svelandole una terribile storia di schiavitù e soprusi. Coinvolta in
un diabolico gioco politico, Birgitta dovrà confrontarsi con la brutalità del
capitalismo selvaggio e dei nuovi potenti nella Cina di oggi, pronti a
rivendicare il loro posto sulla scena internazionale.
In un villaggio
svedese, a Hesjövallen, avviene una strage: 19 corpi trucidati, tutti di
persone anziane tranne quello di un ragazzino di circa 12 anni, vengono
ritrovati nelle loro case. 19 nomi, tre famiglie, un corpo dopo l’altro, tutti
contraddistinti dallo stesso furore folle, le stesse ferite inferte con un’arma
affilata. Non è una normale indagine, tutto è così orribile da risultare
incomprensibile. La responsabilità del caso è affidata alla poliziotta Vivi
Sundberg, tenace e con una grande capacità di analizzare anche i più piccoli
indizi. Per una strana e misteriosa tela di parentele sarà coinvolta
nell’inchiesta, sia pure non in forma ufficiale, il giudice Birgitta Roslin. Da
questo truce fatto di sangue si dirama una storia le cui radici affondano in un
lontano passato lungo 140 anni. Dalle gelide foreste scandinave attraverso
differenti piani temporali la trama si snoderà in Cina, negli USA, in Africa
per ricomporre il suo tragico epilogo in Svezia.
Mankell costruisce
un libro corposo, una storia d’ampio spettro storico e riesce a dar vita ad un
quadro di vite consunte dalla vendetta e dalla sete di riscatto sociale. Un
frammento di storia (nell’800 molti cinesi furono venduti e sfruttati come
schiavi in USA, nel Nevada, durante la costruzione della ferrovia) racconta con
toni forti e partecipi la condizione di chi non ha riconosciuti nemmeno i più
elementari diritti umani e soffre della propria dignità offesa. Di quanto la
via del progresso e del profitto economico abbiano sacrificato migliaia di vite
umane. Il passato, a volte, quando è stato troppo doloroso non si dimentica e
l’odio è un fiele che avvelena l’esistenza.
Dall’inizio della storia al suo svolgimento, il lettore è trasportato
all’interno di un’altra storia a tinte fosche che costituisce il corpo centrale
del plot in cui si dispiegano le vicende umane di Wang San, di Ya Ru, di Liu…
Il diario di San esprime la rabbia cresciuta dentro di sé, il viaggio umano nel
dolore di un uomo e lo scrive perché i suoi discendenti non dimentichino le
ingiustizie subite. L’ingiustizia pesava su tutta la Cina. La parte finale si
ricollega all’inizio come uno schema concentrico. Mankell racconta della Cina
di Mao, del movimento contadino convinto di sollevarsi dalla miseria e che ha
fatto enormi passi avanti, ma devono i cinesi ancora combattere contro la
miseria che è ancora grande. Il cammino è ancora lungo. La Cina pre-olimpiade
che ai suoi vertici ordisce trame politiche e i cui leader moderni si sono
sostituiti ai vecchi capi del partito comunista con metodi corrotti e
antidemocratici. L’eterno scontro tra gli ideali che non riescono a
sopravvivere alle pressioni di una realtà che i vecchi teorici non avevano mai
compreso.
Mankell intreccia
il genere giallo e quello storico in modo naturale senza discrepanze
stilistiche né di contenuto, tutto viene ricomposto nella sua giusta
collocazione. I personaggi si delineano man man che ci si addentra nello
scritto, la loro natura umana emerge in tutte le proprie sfaccettature.
È un romanzo interessante che appassiona sin dalle prime pagine e si legge come
“si suol dire” tutto di un fiato.
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