Finalmente un personaggio noto della sinistra europea che ha il coraggio di rompere la incredibile subalternità alla narrazione pandemica da parte di chi dovrebbe essere il primo a vederne i trucchi grossolani e gli scopi reazionari. Che non rimane invischiato come una mosca nella tela del ragno: Oskar Lafontaine storico leader della Spd e poi della Linke ha prodotto sul suo sito un j’accuse formidabile nel quale peraltro non fa che esporre evidenze che non appaiono tali solo ai ciechi volontari. Prima di inserire il testo una piccola nota: mentre in Italia sono i critici della narrazione pandemica a parlare di “covidioti” riferendosi a chi se le beve proprio tutte, in Germania è il contrario: sono i fedeli del culto pandemico che danno dei Covidioten a chi vuole cederci chiaro e non si accontenta delle chiacchiere al bar della falsa scienza.
“La parola Covidioten ora sta ricadendo su chi l’ha inventata per
sminuire gli altri. Sebbene sempre più persone siano vaccinate (il 57
percento ha la prima vaccinazione e il 40 percento ha già una protezione
completa per la vaccinazione), le Cassandre ululanti del Covid usano
la variante delta per impaurire di nuovo e creare scenari dell’orrore. Sta
diventando sempre più evidente che i cosiddetti esperti a braccetto con
l’industria farmaceutica stanno dipingendo il diavolo sul muro per vaccinare
quante più persone possibile con i vaccini con “autorizzazione all’immissione
in commercio condizionata” e per prepararsi al prossimo blocco. Gli “esperti”
perdono gradualmente la loro credibilità.
Parlare di incidenze senza specificare il
numero di test fatti è sempre stata una ciarlataneria dal punto di vista
scientifico. A un esame più attento, gli avvertimenti relativi al
sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva si rivelano menzogne basate
sull’interesse, come stabilito dal Controllo federale delle finanze. E
anche le statistiche dei decessi per corona e le conclusioni che ne derivano
stanno cadendo nel crepuscolo, come ha mostrato il matematico Günter
Eder ( vedi Covid alla Koch:
i magliari pandemici della Merkel bastonati dai numeri ).
Un complimento ai pediatri e ai membri
della Commissione vaccinale permanente, che finora si sono fermamente rifiutati
di sostenere la vaccinazione dei bambini, nonostante la lobby farmaceutica stia
facendo molta pressione sui suoi scagnozzi. Il lockdown ha causato più
danni e sofferenze ai bambini di quanto un’infezione da Covid avrebbe mai potuto
fare. La parolaccia Covidioten ricade sempre di più su coloro che colgono
ogni opportunità per emettere avvertimenti presuntuosi e far impazzire le
persone con affermazioni scientificamente non supportate.”
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