Parlare
con la gente
è fatica:
sempre spiegarsi, ripetere,
mettersi nei suoi panni.
E comunque alla fine
cosa si ottiene?
È dura, la gente.
Tocca sempre riprendere da capo,
chiarire, chiedere, rispondere,
senza mai essere sicuri
se quello che si vuol dire
è veramente arrivato.
Arrivato poi – dove?
Dentro le teste
è buio, non lo sappiamo.
Uno di fronte all’altro
siamo affacciati a un pozzo senza fondo.
Ogni volta ci chiama, tutto quel vuoto,
ci vuole. E noi, giù frasi.
Dirsi quelle due cose,
con le persone,
più ci si tiene più
sembra impossibile.
A volte si sta lì davanti a loro
come i parenti al cimitero
coi fiori in mano
davanti ai marmi, alle foto.
Umberto Fiori (Sarzana, 1949) da Poesie 1986-2014 (Mondadori, 2014)
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