Oggi, mentre da noi era notte, nell'aula del Congresso
del Cile sono risuonate forti e chiare le parole nella lingua dei Mapuche.
Le ha pronunciate Elisa Loncón, appena eletta
presidente dell'Assemblea Costituente. Si tratta dell'assise votata dal popolo
per scrivere la nuova Costituzione che andrà a cambiare quella entrata in
vigore nel 1980 con la dittatura di Augusto Pinochet. Ma il primo ed
entusiasmante segnale di cambiamento è che su 155 membri di quell'organismo,
ben 96, in seconda votazione, hanno votato per Elisa Loncón. Elisa è una donna
mapuche che, pur essendosi laureata in lettere, essere riconosciuta come
linguista di valore e docente universitaria a Londra, non ha mai tagliato il
cordone ombelicale con la sua gente. Dice che con questa elezione ha realizzato
il sogno degli antenati ma, soprattutto, vuole scrivere la Carta di uno Stato
plurinazionale che riconosca e valorizzi le diversità. "La Costituente
sarà partecipativa" - ha detto - ed ha annunciato che per questo si è
deciso che gli organi direttivi siano a rotazione per dare spazio a tutte le
componenti rappresentate.
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