Quella pubblicata di seguito è una lettera indirizzata
da Bernie Sanders ai suoi sostenitori. Il messaggio riguarda, evidentemente,
gli Stati Uniti d’America ma, per contenuti e per stile di comunicazione, è un
riferimento importante per qualunque Paese, soprattutto nel momento in cui è
aperto il dibattito su come uscire dalla crisi provocata (o aggravata) dalla
pandemia.
È in corso un acceso dibattito al Congresso sul modo
in cui definiamo la parola “infrastruttura“, dibattito che determinerà la
futura direzione del nostro Paese.
Dobbiamo ricostruire la nostra fatiscente infrastruttura
fisica: strade, ponti, ferrovie, sistemi idrici e impianti di depurazione per
poter creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti. È anche sempre più
ovvio che dobbiamo trasformare il nostro sistema energetico dai combustibili
fossili all’efficienza energetica e all’energia rinnovabile allo scopo di
salvare il pianeta dalle devastazioni del cambiamento climatico. Questo
investimento produrrà milioni di posti di lavoro ben retribuiti.
Questo è il Paese più ricco nella storia del mondo.
Non dobbiamo continuare a sostenere un’economia macroscopicamente ingiusta in
cui i più ricchi diventano molto più ricchi, mentre milioni di famiglie
lavoratrici lottano per acquisire le più basilari necessità di vita. Non
possiamo continuare a rimanere sempre più indietro rispetto agli altri
principali paesi industrializzati nella fornitura di assistenza sanitaria,
nutrizione, istruzione, assistenza all’infanzia, sicurezza pensionistica,
alloggio e altri bisogni fondamentali se vogliamo poter garantire dignità e
sicurezza alle persone.
L’American Rescue Plan è stato un
importante passo avanti nell’affrontare le situazioni di emergenza che il
nostro Paese deve affrontare a causa della pandemia. Ora dobbiamo affrontare le
crisi strutturali a lungo termine: la nostra infrastruttura umana. Mentre il
Congresso inizia a lavorare su un secondo importante atto legislativo per
contrastare la crisi senza precedenti che affligge il nostro Paese, io, in
qualità di Presidente della Commissione bilancio del Senato, lavorerò non solo
per garantire la fornitura delle risorse necessarie per ricostruire la nostra
infrastruttura fisica, ma altresì quella umana, a lungo trascurata. Chiediamo
al Congresso che qualsiasi legislazione sulle infrastrutture includa
investimenti nelle infrastrutture umane della nostra nazione. È tempo che
questo nostro Paese funzioni per tutti, e non solo per una manciata di
miliardari.
Quindi lasciatemi essere chiaro.
1.
Infrastruttura
significa assicurarsi che le famiglie a basso reddito che lavorano, abbiano gli
alloggi sicuri e adeguati di cui hanno bisogno. Ciò significa costruire e
ammodernare milioni di unità abitative.
2.
Infrastruttura
significa che quando madre e padre vanno a lavorare, i figli ricevano
un’assistenza all’infanzia di alta qualità a un costo economicamente
sopportabile. Ciò significa passare all’istruzione prescolare universale.
3.
Infrastruttura
significa che in un’economia globale competitiva dobbiamo avere la forza lavoro
più istruita del mondo e che tutti i nostri giovani, indipendentemente dal loro
reddito, hanno diritto a un’istruzione superiore. Questo si traduce in college e
università pubbliche senza tasse scolastiche ponendo fine all’indebitamento
degli studenti.
4.
Infrastruttura
significa che negli Stati Uniti, quando ti ammali, hai il diritto di andare da
un medico e ottenere i farmaci da prescrizione di cui hai bisogno. Non possiamo
continuare a far morire 68.000 persone all’anno inutilmente perché queste non
possono permettersi l’assistenza sanitaria nel Paese più ricco della terra, ora
collocato al 39° posto per aspettativa di vita. Passare all’assistenza
sanitaria universale significa comprendere che le cure mediche sono un diritto
umano, non un privilegio.
5.
Infrastrutture
significa che non possiamo più essere l’unico grande paese al mondo a non farsi
carico del congedo familiare e medico. È inconcepibile che all’indomani di una
pandemia, si insista ancora sul fatto che le persone vadano a lavorare ammalate
senza avere la capacità di prendersi cura delle loro famiglie in difficoltà.
6.
Infrastruttura
significa rispettare i nostri anziani, la generazione che ci ha cresciuto. È
inaccettabile che molti milioni di americani in età avanzata, oggi abbiano seri
problemi odontoiatrici, oculistici e di udito. Questo è il motivo per cui
dobbiamo espandere Medicare per coprire cure dentistiche,
apparecchi acustici, occhiali e abbassare l’età minima di ammissione al
programma a Medicare a 55 anni.
Ricostruire la nostra infrastruttura fisica e umana e
creare milioni di posti di lavoro ben retribuiti è una proposta costosa. Ma,
mentre ricostruiamo l’America, in un momento di enorme e crescente
disuguaglianza di ricchezza e reddito e di un sistema fiscale federale
regressivo e ingiusto, dobbiamo chiedere che le ricche società redditizie
inizino a pagare la loro giusta quota di tasse. Dobbiamo anche porre fine alle
centinaia di miliardi che forniamo al welfare aziendale. Ecco solo alcune idee
che possono raccogliere trilioni di nuove entrate senza chiedere alla classe
media o alle famiglie lavoratrici di pagare un centesimo in più in tasse
federali.
Primo. Non possiamo più tollerare che l’industria
farmaceutica dissangui i contribuenti statunitensi, gli anziani e i malati
facendo pagare i prezzi più alti del mondo per farmaci da prescrizione. È ormai
tempo che Medicare e il Governo federale facciano ciò che
fanno tutti i principali paesi della terra: negoziare con le aziende
farmaceutiche per abbassare il prezzo scandalosamente alto dei medicinali da
prescrizione. Così si risparmierebbero almeno 500miliardi di dollari nel
prossimo decennio e si ridurrebbe per tutti il costo di tali farmaci.
In secondo luogo, dobbiamo porre fine ai paradossali comportamenti
fiscali di grandi società come Nike, Federal Express e Dish Network che
realizzano miliardi di profitti, ma non pagano nulla in tasse federali sul
reddito. Dobbiamo abrogare le agevolazioni fiscali di Trump per le grandi
società, ripristinare l’aliquota dell’imposta sulle società al 35%, reprimere i
paradisi fiscali offshore e chiudere le scappatoie fiscali sulle
società, il che genererebbe almeno $ 2,3 trilioni di entrate.
Terzo. Dobbiamo assicurarci che le persone più ricche
d’America che ereditano enormi fortune, paghino la loro giusta quota di tasse.
Applicare un’aliquota d’imposta progressiva sulla proprietà a partire dal 45%
sulla ricchezza ereditata di oltre 3,5 milioni di dollari potrebbe raccogliere
più di un trilione di dollari in nuove entrate dalle famiglie di soli 657
miliardari, mentre le tasse del 99,5% degli americani non aumenterebbero di un
centesimo.
Quarto. In un momento in cui le più grandi banche americane
stanno realizzando profitti da record, dobbiamo stabilire una tassa sugli
speculatori di Wall Street, coloro che hanno quasi distrutto l’economia nel
2008. Una modesta tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe aumentare le
entrate fino a $ 2,4 trilioni.
Quinto. Se vogliamo assicurarci che il nostro pianeta sia
sano e abitabile per le generazioni future, non possiamo continuare a
distribuire sostegni all’industria dei combustibili fossili. Abolendo dozzine
di scappatoie fiscali, sussidi e altre regalie a grandi compagnie petrolifere,
del carbone e del gas, potremo risparmiare sui contribuenti fino a 150 miliardi
di dollari nel prossimo decennio.
Ora è il momento per noi di pensare in grande, non in
piccolo, ma la verità è che il percorso da seguire non sarà facile. Sfideremo i
poteri forti di questo Paese, motivo per cui è importante dimostrare di essere
uniti su questo tema. È ora di ricostruire non solo le nostre fatiscenti infrastrutture
nazionali, ma anche la nostra infrastruttura umana.
Grazie per tutto quello che verrà fatto per continuare
la nostra lotta collettiva per la giustizia.
In solidarietà.
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