mercoledì 16 febbraio 2022

Draghi e Cingolani a trivellare tutta l'Italia in modo "sostenibile" con il PITESAI - Maria Rita D'Orsogna

 Che squallidi. Che schifo. Che cosa ignobile.

Il 28 Dicembre 2021 il Ministero della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha approvato il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree idonee (PiTESAI), anche se la notizia arriva solo il giorno 11 Febbraio.

Cosa prevede questo PITESAI?

Trivelle dappertutto.

Transizione energetica sostenibile un paio di stivali.

A lungo ce l’hanno tirata con il “caro gas” della seconda meta’ del 2021, aggiungendo la falsa equivalenza trivelle = risparmio in bolletta. E questo per farla bere all’italiano medio che magari ci crede pure.

E cosi’ sulla scia di questo miraggio arriva il via libera all’aumento della produzione nazionale di gas e petrolio a partire dall’Adriatico, Ravenna in primis, e alla mappa in cima dei siti idonei alle trivelle.

Essenzialmente e’ la stessa mappa che esiste da sempre!


La mappa delle aree idonee allo sfruttamento “sostenibile” di petrolio e gas in Italia, grazie a Cingolani.

In mare, in terra. In Basilicata, Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto, Molise, Lombardia, Sicilia, Calabria. E pure il Friuli Venezia Giulia, una new entry! Escluse … Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige, Liguria, Umbria, dove trivelle non ce ne sono mai state.

E dunque tutta l’Italia dove ci sia petrolio e gas essenzialmente puo’ essere trivellata. Non e’ cambiato nulla rispetto alle mappe precedenti, se non il colore azzurrino.

L’idea, secondo Cingolani e Draghi, e’ che con trivelle nuove e vecchie (che chiamano revamping!) si possa arrivare ad una sorta di indipendenza energetica che ci porti .. udite udite … alla transizione energetica “sostenibile”.

Ha ha.

Cioe’ vogliono farci credere che per avere meno fossili ci vogliono piu’ fossili!

Sono davvero inqualificabili, e davvero meritano oblio e compassione per la loro piccolezza mentale.

Lo chiamano revamping, e’ invece distruzione, bruttezza, inquinamento e morte.

Ed e’ pure un cane che si morde la coda.

Perche’?

Perche’ piu’ gas e petrolio cerchiamo, piu’ infrastruttura viene costruita, e piu’ i costi di tale infrastruttura per essere ammortizzati abbisognano di maggiore gas e petrolio.

Cioe’ non ne usciamo piu’.

Hanno costruito ed approvato nuove centrali a gas in tutta la nazione, inclusi terminali GPL per l’arrivo di gas liquefatto dall’estero. E certo che di conseguenza continuteranno a trivellare, ed ad alimentare il mercato del gas, come altro saranno alimentate tali centrali?

E ovviamente l’ENI ride in tutto cio’.


E com’era la storia che l’Italia e’ amica di BOGA?

Com’e’ che si presentano a Parigi e a Glasgow a sparare balle sulla salvaguardia dell’ambiente?

Veramente questa gente e’ inqualificabile.

Ma non ci si poteva aspettare niente altro. Cingolani amico di ENI era, e amico di ENI resta.

Cosa resta da fare? Protestare, mettere pressioni tutti i santi giorni a tutti i politici a livello locale, e nazionale. Organizzare eventi, svegognarli, ricordargli tutti i santi giorni che la vera politica e’ una cosa diversa dal cercare di imbambolare la gente e che il pianeta e’ sulla via del collasso.

Roberto Cingolani e’ una vergogna nazionale.


da qui

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