L’aumento
di 1,35 miliardi del Bilancio del Ministero della Difesa (+5,4%) traina la
crescita della spesa militare italiana complessiva calcolata dall’Osservatorio
Mil€x. Superato il muro dei 25 miliardi (25,82 in totale) con un aumento del
3,4% rispetto al 2021 e un balzo di quasi il 20% in 3 anni. Un miliardo in più
per l’acquisto di nuovi armamenti: 8,27 miliardi complessivi (record storico)
in aumento del 13,8% rispetto all’anno scorso, con un salto del 73,6% negli
ultimi tre anni (+3,512 miliardi rispetto ai 4,767 miliardi del 2019).
Anche per il bilancio previsionale dello Stato per il 2022 continua la
robusta crescita del budget per il Ministero della Difesa e della spesa
militare complessiva. Le discussioni sui fondi in discussione in Parlamento non
intervengono dunque su decisioni di spesa derivanti dal passato (in particolare dai fondi pluriennali di investimento,
destinati in grande misura alla Difesa) che mettono
a disposizione del comparto militare circa 850 milioni di euro in più.
L’aumento per l’anno 2022 ancora una volta netto e rilevante viene trainato dal bilancio proprio del Ministero
della Difesa che sfiora complessivamente i 26 miliardi di euro (25.935
milioni per la precisione) con una crescita
di 1.352 milioni di euro (+5,4% rispetto al 2021). Ancora più del
solito si tratta, come già accennato, di un aumento derivante da decisioni
prese in passato: già il bilancio a
legislazione vigente prevedeva per il Ministero della Difesa un totale
complessivo di 25.904 milioni dunque solamente ritoccato per
circa 31 milioni dalle decisioni in discussione in manovra (Sezione I della
Legge di Bilancio).
Le voci interne del Bilancio della Difesa vedono aumenti tra i 150 e i 200 milioni di euro per
Marina Militare e Carabinieri, una flessione
di 90 milioni per l’Aeronautica Militare e una sostanziale conferma del budget per l’Esercito. Ben
più robusto l’aumento di stanziamento per i capitoli complessivamente afferenti
a Stato Maggiore e Segretariato
Generale della Difesa (insieme agli uffici politici e di
bilancio): circa un miliardo e
duecento milioni di euro in crescita determinati soprattutto,
come vedremo, da stanziamenti per il procurement di nuovi sistemi d’armamento.
Come da sempre
sottolineiamo, l’importo totale
del Bilancio della Difesa è solo il punto di partenza per valutare la spesa
militare italiana complessiva, che deve registrare in più cifre iscritte
presso altri ministeri (principalmente il fondo per le Missioni militari
all’estero che viene istituito presso il Ministero dell’Economia e delle
Finanze e i fondi che il Ministero per lo Sviluppo Economico mette a
disposizione per acquisizione e sviluppo di sistemi d’arma) e deve invece
vedere sottratta per coerenza di destinazione e tipologia di utilizzo la grande
maggioranza del bilancio dell’Arma dei Carabinieri (per lo specifico ruolo che
gioca tale struttura, in particolare la parte forestale) che viene considerata
solo per la componente legata alle missioni all’estero.
La nuova
metodologia dell’Osservatorio Mil€x sulla spesa
militare, aggiornata e migliorata nel 2021, prevede inoltre altre
considerazioni (quota parte costo basi USA, ammortamenti mutui su spesa
armamenti MISE, impatto delle pensioni militari) portando ad una valutazione tendenziale della spesa militare
complessiva “diretta” per il 2022 di circa 25,82 miliardi di euro (che
diventano 26,49 miliardi con ulteriori costi indiretti). Ciò significa un aumento di 849 milioni rispetto alle medesime
valutazioni effettuate sul 2021 con una crescita percentuale del 3,4% rispetto
all’anno precedente e di addirittura dell’11,7%
sul 2020 e del 19,6% sul 2019…
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