giovedì 21 gennaio 2021

attenzione: la visione di assembramenti può creare inquietudini alle persone distanziate

  

dice Moni Ovadia

“Gli addetti allo spettacolo dal vivo sono 500mila – spiega – e con le loro famiglie sono più di due milioni di persone e anche loro devono vivere. Tutti pensano che ci sono solo gli attori famosi ma non è così – puntualizza Ovadia – Bisogna considerare la cultura per quello che è: un bene primario, il pane della salute sociale e della salute di una comunità nazionale. Da cittadini dobbiamo chiedere il perché veniamo trattati così -prosegue- Se dici ‘Sanremo sì e teatri no’ tutti quelli che vivono di teatro sono dissennati. Sanremo è molto più pericoloso – conclude Ovadia – ci sarà la gente che si assembrerà, ci saranno i vari cantanti e tutto il carrozzone mediatico mentre i teatri sono luoghi disciplinati e sicuri. Tutto questo è assurdo e le ragioni di questo sono sicuramente poco nobili”.

da qui

 


dice Andrée Ruth Shammah  


Ma che differenza c’è tra parlamentari seduti in aula e spettatori seduti in teatro ? 


 

Ragazzi, presentare la nuova giunta in una sala piena con distanziamento e mascherine evidentemente si può .Ma allora???????voglio capire perché da sola non ce la faccio più e non so più cosa rispondere ai nostri abbonati e spettatori che chiedono una possibile data per la riapertura...Sono loro i più impazienti di tornare nelle sale,loro i cittadini!


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