In data odierna, a seguito dell’impegno concreto da parte dell’Amministrazione carceraria di garantire, ad effetto immediato, la possibilità di usufruire delle 6 ore ministeriali previste per i contatti con i propri familiari e a seguito delle notizie pubbliche rispetto al piano prevenzione Covid che da marzo riguarderà tutta la popolazione detenuta, decidiamo di sospendere lo sciopero della fame giunto oggi al 6° giorno.
Nonostante siano
innumerevoli le evidenze del fallimento del sistema carcerario, siamo
soddisfatte oggi del piccolo ma importante risultato raggiunto.
Abbiamo oggi, in
presenza della Garante dei detenuti del Comune di Torino, stilato un elenco di
tutto ciò che con urgenza dev’essere affrontato al fine di garantire una
detenzione almeno dignitosa.
Gli argomenti esposti
sono stati i seguenti:
carenza dei percorsi
rieducativi di formazione all’interno del carcere e di reinserimento lavorativo
e abitativo all’esterno di esso;
eccezionalità del
Tribunale di Sorveglianza di Torino, ma a livello nazionale per la severità dei
provvedimenti presi circa le misure alternative;
gravi carenze
strutturali e igieniche all’interno della Casa Circondariale;
assenso totale di un
precorso di sostegno alle donne vittima di violenza;
dotazione a tutte le
detenute in ingresso e già presenti in carcere di un regolamento penitenziario;
miglioramento del
vitto quotidiano;
rimozione griglie
strette oltre le sbarre delle finestre;
acqua calda in cella;
ristrutturazione docce
comuni;
maggiore garanzia
serale di rapido intervento in caso di criticità;
garanzia circa il
rispetto delle regole della sezione aperta (ore di apertura).
Concludiamo auspicando
che si possa al più presto rendere ammissibile la proposta di scarcerazione
anticipata (75 gg retroattivi) a tutte le tipologie di reato compreso
il 4-BIS.
Ringraziamo tutti
coloro che ci hanno sostenute in questi giorni faticosi, non facendoci sentire
sole e dando voce alla nostra protesta.
Dana, Fabiola,
Stefania, Emanuela.
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