venerdì 1 gennaio 2021

STOP RWM-FERMIAMO LA FABBRICA DI BOMBE IN SARDEGNA

 


Fermare la produzione delle bombe e impedire l’espansione della fabbrica di RWM in Sardegna è più urgente che mai! Questo stabilimento si appresta a potenziare le sue forniture di ordigni micidiali, anche verso paesi come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi che li utilizzano nei bombardamenti indiscriminati sullo Yemen. La campagna Stop RWM deve sostenere spese molto ingenti, sia per una serie di ricorsi amministrativi, finalizzati a bloccare l’espansione della fabbrica, sia per provvedere alla difesa legale degli attivisti. Per proseguire questa lotta abbiamo bisogno del sostegno di tutti.


POTETE CONTRIBUIRE ALLE SPESE LEGALI CON UN VERSAMENTO ALL’IBAN:

IT86 F076 0104 8000 0003 3854 282

CONTO INTESTATO A: ITALIA NOSTRA ONLUS SEZ. DI SANT’ANTIOCO

CAUSALE: EROGAZIONE LIBERALE FINALIZZATA SPESE LEGALI PER L’OPPOSIZIONE ALL’AMPLIAMENTO FABBRICA RWM ITALIA

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STOP RWM – Fermiamo la fabbrica di bombe in Sardegna

SULLA PIATTAFORMA BuonaCausa.org



La campagna contro la produzione di bombe dell’azienda RWM ha ripreso vigore nel 2015, quando un’inchiesta giornalistica ha mostrato come bombe per aereo utilizzate per distruggere abitazioni civili in Yemen fossero state prodotte proprio dalla fabbrica RWM in Sardegna (nei comuni Domusnovas e Iglesias): sugli ordigni era stampigliato il codice identificativo dell’azienda. La società RWM, che ha preso il controllo stabilimento di Domusnovas-Iglesias nel 2010, è di proprietà della multinazionale degli armamenti Rheinmetall, con sede in Germania; i contratti più importanti, con importi di centinaia di milioni di euro, riguardano proprio la fornitura di bombe per aereo all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi Uniti, attualmente impegnati in una sanguinosa guerra nello Yemen.

Ampliamento della fabbrica
Se inizialmente la lotta è stata impostata per ottenere la chiusura e la riconversione della fabbrica delle bombe di Domusnovas/Iglesias, oggi ci si ritrova, purtroppo, a dovere combattere perché questa impresa non si espanda esponenzialmente su tutto il territorio circostante. La fabbrica RWM è infatti in fase di rapida espansione: a partire dal 2018 ha avviato un imponente piano di investimento, ampliamento degli impianti e potenziamento dell’attività produttiva di ordigni devastanti. Il piano è stato frazionato in numerosi progetti diversi (circa 20), tutti presentati con procedura semplificata e approvati dai comuni di Domusnovas e Iglesias. Il comune di Iglesias ha approvato anche alcuni progetti estremamente rilevanti come il raddoppio delle linee di produzione, con l’obiettivo di triplicare il volume degli ordigni prodotti (realizzazione dei “Nuovi Reparti R200 ed R210”, approvazione del 9 novembre 2018), e il nuovo poligono per test esplosivi (realizzazione del “Campo Prove R 140”, approvazione dell’8 luglio 2019). Si tratta di decisioni sciagurate alle quali è necessario opporsi con ogni mezzo. I provvedimenti sono stati inoltre adottati in modo palesemente illegittimo, ricorrendo a forzature e atti arbitrari che hanno favorito in modo scandaloso l’azienda che li ha proposti. Il tutto con la colpevole acquiescenza dei poteri pubblici (politici e amministrativi) che hanno omesso di esercitare i dovuti controlli a tutela della sicurezza, della salute della popolazione e dell’ambiente.

Ricorsi amministrativi
Tra le diverse strategie per bloccare questo mostruoso piano di potenziamento della produzione bellica di RWM, è stato quindi possibile e doveroso presentare diversi ricorsi amministrativi (disponibili alla sezione “Documenti”), sottoscritti da diverse associazioni ambientaliste, pacifiste, sindacali e culturali, tra cui Italia Nostra che è titolare del conto corrente utilizzato per la raccolta fondi, riportato qua sopra.
Il primo dei ricorsi presentati, depositato a gennaio 2019, è stato respinto dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) a luglio 2020, sulla base di considerazioni errate e parziali, ci troviamo quindi nella necessità di ribadire le nostre ragioni impugnando la sentenza al Consiglio di Stato. La giustizia amministrativa è onerosa, la presentazione dei ricorsi comporta notevoli spese vive già all’atto del deposito, cui si devono aggiungere i compensi per gli avvocati; lo sforzo finanziario quindi è notevole ed è stato sino ad oggi sostenuto facendo ricorso a libere sottoscrizioni.

A che punto siamo
Il governo italiano, a luglio 2019, ha sospeso per 18 mesi le licenze di esportazione delle bombe RWM verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, la moratoria scade alla fine di dicembre 2020. Alla sospensione RWM ha reagito in modo apparentemente contraddittorio: da un lato ha denunciato un grave stato di crisi (benché i suoi profitti e fatturati siano ulteriormente aumentati nel 2019) e ad agosto 2020 ha posto in cassa integrazione una parte dei dipendenti; d’altro lato ha portato avanti con grande energia i suoi piani, lavorando senza interruzione ai cantieri e ai progetti di espansione, anche in periodo di emergenza dovuta alla pandemia di covid, tanto che i lavori appaiono ormai prossimi alla conclusione (vedi la documentazione fotografica). Temiamo fortemente che all’inizio del 2021 la moratoria per l’esportazione delle bombe RWM verso paesi in guerra possa venir meno e che l’azienda possa riprendere a pieno ritmo la sua mortifera attività, moltiplicando il volume degli ordigni prodotti grazie all’utilizzo delle nuove strutture, ormai quasi pronte. Perché non si realizzi questo scenario da incubo dobbiamo opporci ora con tutte le nostre energie.

https://stoprwm.wordpress.com/

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