L’eleganza è
come la pelle. Come la carne. Come il sangue. È l’abito della coscienza.
Dell’umanità. Non possiamo strappartela via nemmeno quando ti insultiamo.
E ne ho
letto, sai, insulti razzisti. Di uomini piccoli piccoli. Gli stessi che, se
fossi stata in costume da bagno, non avrebbero certo guardato il colore della
tua pelle o del tuo costume.
C’è una
sporcizia, nell’insulto, che è pari solo alla pochezza che alcuni si portano
dentro. Proprio come l’eleganza, la pochezza, non puoi strappargliela
via.
Eppure, i
sardi, sono un popolo ospitale. Nato da mille incontri, mille rotte nel
mediterraneo, mille civiltà. Sono un po’ come te, la maggior parte dei sardi:
buoni, onesti, attenti all’accoglienza, dediti alla bellezza, affascinati
dall’eleganza.
Altri no.
Altri sono vuoti.
E tu,
invece, vesti l’abito che è anche tuo, perché anche tu sei sarda, perché anche
tu appartieni a questa terra. Vestilo! Con lo stesso orgoglio e la stessa
fierezza di chi sa essere paziente anche contro la barbarie razzista.
Tu, vestilo
sempre, questo abito. Questo Sentimento di coraggio e fortezza, di vento e
quercia, di ginestra e miele di corbezzolo. Di mare.
Ci siamo
arrivati tutti, su quest’isola, dal mare. Perché dal cielo giungono solo gli
angeli e le preghiere. Dal mare, un tempo lontano, sulle spiagge vergini, su
zattere o barche di fortuna o navi guerriere.
Ci siamo
arrivati e nessuno mai s’è posto il problema di domandarci “Cosa ci fai qui?”
“Perché ti vesti così?”...perché noi abbiamo la pelle chiara.
La pelle
chiara. Che privilegio. Nel 2020, anno maledetto di un virus che colpisce nel
mondo intero, ancora in troppi hanno l’idea che l’esser nati dalla parte
“giusta” del mondo e l’esser nati “bianchi” sia un privilegio.
Il
privilegio dell’ignoranza. Della becera essenza razzista di chi non ha
sensibilità e ignora i Diritti Umani.
Perdona il
vuoto culturale e umano dei cuori che si arrogano diritti che non hanno.
Perdona gli insulti di bassa Lega. E amalo, quell’abito che hai addosso.
Quando lo
vesti. E quando sei vestita solo di pelle. Ama tutto ciò che sei, perché nei
tuoi occhi c’è tutta la forza e la bellezza di quest’isola. E del
Mediterraneo.
I tuoi
diritti sono anche i miei. E la mia isola è anche la tua isola. E così sarà
sempre.
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un articolo in rete: https://www.sardiniapost.it/cronaca/modella-senegalese-in-abito-sardo-insulti-e-frasi-xenofobe-sui-social/
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