martedì 10 novembre 2020

in prigione, in prigione

se uno ha la forza, guardi questi pochi minuti (quitrasmessi da Report, ieri sera , e magari tutta la puntata (in rete si trova, qui e  qui un riassunto-racconto della storia) e poi capirà, se non lo sapeva, in che mani, a volte di assassini, siamo, dappertutto (leggi qui).

c'è un giudice a Berlino ?



REPORT E SARDEGNA - Emiliano Deiana

Sul conato arrivato sentendo ciò che in realtà sapevano anche le pietre potrei anche tacere.

In un mondo normale domani, in Sardegna, si terrebbero le nuove elezioni regionali.

Ma non viviamo in un mondo normale.

Se c’è questo parere del Comitato Tecnico Scientifico lo tirino fuori velocemente perché altrimenti le istituzioni autonomistiche perdono anche il residuo di credibilità che gli rimane.

Se il parere non c’è si dica che hanno preso una decisione politica perché i soldi di pochi valgono più della salute di tutti i sardi.

Ma una cosa voglio aggiungerla.

Sulla trasmissione: Report ha traslato la problematica. Ha fatto credere che siano i sardi ad aver contagiato il resto d’Italia. Mentre il VIRUS è arrivato sulle ali dei turisti arrivati senza assicurare nessuna precauzione sanitaria per i sardi.

Le vere vittime di questo “contesto” malsano sono i sardi e la Sardegna.

Perché nessuno - il Governo in primis - non ha proibito l’invasione di torme di turisti, senza controlli sanitari in ingresso che hanno fatto ammalare primi far tutti i lavoratori sardi del turismo.

Venivano, questi, dopo aver fatto il giro d’Europa: da Ibiza a Malta. Per poi sbarcare in Costa e impestare tutto l’impestabile.

Report conferma come i sardi siano un inciampo della storia.

Di cosa succede qui, oltretirreno, non ne frega nulla a nessuno.

Questo ci dovrebbe consigliare che serve - oggi più che mai - una classe politica che ha testa e cuore in Sardegna, che il modello turistico fin qui costruito è un modello dello sfruttamento e del vassallaggio moderno, che la nostra terra ha diritto ad autodeterminarsi in maniera autorevole e umana.

Al posto della disumanità autoctona e continentale che abbiamo subito e continuiamo a subire.

Diceva un poeta francese: “esiste in mezzo al tempo la possibilità di un’isola”.

Sta a noi riprendere in mano la nostra vita e il nostro futuro.

da qui

1 commento:

  1. https://www.sardiniapost.it/inchieste/discoteche-solinas-aperte-per-dpcm-ma-roma-lo-vietava-ecco-i-documenti/

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