Introfada è un libro che spiega come gli estroversi opprimono gli introversi, e prova a spiegare agli introversi come difendersi. Ma gli occhi di chi legge possono a volte sostituire gli introversi e gli estroversi con altri categorie di oppressi e oppressori, e miracolosamente, il libro funziona benissimo, mutatis mutandis.
È sorprendente scoprire quante cose in comune hanno le varie
categorie di oppressi tra di loro, e quante cose in comune hanno le varie
categorie di oppressori tra di loro, qualunque sia il tipo di relazione che
faccia incontrare oppressi e oppressori.
Il libro di Hamja Ahsan sembra simpatico e divertente, magari lo
è anche, ma è soprattutto un libro serissimo, forse a sua insaputa.
Andrebbe studiato come si studia un manuale di guerriglia, o L'Arte della Guerra, di Sun Tzu.
Prendete,
per esempio, la Costituzione della Repubblica del Popolo Timido di Aspergistan,
(QUI)
scorrendola si capisce quanta vita, quanta conoscenza, quanta verità, quanta
consapevolezza, quanta satira e quanto coraggio si trova dentro; molti punti
sembreranno strani, ma per altri ti chiederai come mai non li hai pensati tu
Per
esempio l’art.51 recita :“A tutela della salute mentale di tutti i cittadini,
sarà abolita ogni forma di pubblicità.”, l’art.41 recita :” Gli animali non
sono fonte di divertimento. È fatto assoluto divieto di mettere in atto
pratiche estroverso-suprematiste di spettacolarizzazione e vanitoso
esibizionismo ai danni degli animali, come numeri da circo, trucchi di magia,
gif di gattini su Facebook.”, l’art.19 recita: “Lo Stato tutela con particolare
attenzione bambini e ragazzi, vietando l’uso di categorie adolescenziali di
matrice estroverso-normativa (per esempio: “fico”, “nerd”, “campione”,
“sfigato”, “secchione”, “tamarro”, “strano”, “genio”, “emo”, “bono”). Volendo
salvaguardare lo sviluppo sano e l’autostima dei cittadini più giovani, lo
Stato adotta tutte le misure necessarie per proteggere i bambini tranquilli
contro bullismo, prepotenza e introversofobia.”, l’art. 57 recita: “Abolizione
degli azzardi finanziari estroversi, in particolare delle bolle speculative e
dei successivi tracolli, del gioco in Borsa e dei maxistipendi. Lo Stato farà
in modo che chi lavora nel mercato azionario trovi un impiego alternativo.”
Simbolo degli introversi sono gli autistici con sindrome di Asperger (un fratello di Hamja Ahsan ne soffre*)
buona (introversa) lettura.
*…Hamja Ahsan ha una buona conoscenza del linguaggio
della lotta: è un attivista, scrittore, curatore e artista. È stato selezionato
per i premi Liberty Human Rights per la campagna Free Talha Ahsan. La
sua visione dell’Aspergistan fornisce un’analisi delicata e rivelatrice della
violenza strutturale. Il suo progetto politico deriva dalle sue esperienze
personali (la prima riga dei riconoscimenti è: “Questo libro è scritto sul
retro di una vita di risentimento”) a cui la nascita di questo libro è
intrinsecamente correlata.
A questo punto è necessaria una nota biografica. Nel 2006, il
fratello di Hamja Ahsan, Syed Talha Ahsan, poeta britannico e aspirante
bibliotecario a cui era stata diagnosticata la sindrome di Asperger, è stato
arrestato nella sua casa in Gran Bretagna e detenuto senza processo per sei
anni prima di essere estradato negli Stati Uniti con l’accusa di terrorismo.
Dopo quasi due anni di reclusione solitaria in una prigione del braccio della
morte degli Stati Uniti, nell’ottobre 2013 Talha è stato costretto a
patteggiamento, dopo essere stato dichiarato colpevole dell’accusa generale di
fornire “supporto materiale” ai terroristi (ipoteticamente attraverso la
gestione di un sito web obsoleto che si occupava dei conflitti in Bosnia,
Cecenia e Afghanistan). Alla fine Talha fu rilasciato e tornò a casa nel Regno
Unito dopo che alla condanna un giudice vide poca sostanza nelle accuse del
governo americano.
Tenendo conto di questa storia, è difficile non leggere Introfada
come un modo per elaborare (e riscattare) il trauma secondario dell’ingiusto
rapimento e della prigionia del fratello di Hamja Ahsan.
…Essendo un libro-manifesto, Introfada non offre una teoria
onnicomprensiva della vita introversa bensì una serie di abbozzi veloci che
proprio per questo risultano efficaci. Detto ciò, alcuni aspetti della vita
contemporanea sono del tutto assenti, e non si fatica a immaginare un futuro
ampliamento del libro attraverso un capitolo sul digitale, dato che il web è
sia la piazza degli estroversi (Instagram) che il rifugio degli introversi
(Mastodon, i forum ecc.); o una riflessione sulla sessualità. Oltre alle
inevitabili lacune, Introfada presenta un rischio: le accuse rivolte
all’imperativo estroverso (che riguardano anche la stessa militanza politica,
si pensi ai sound system durante i cortei) possono essere lette come un triste
appello al pubblico decoro. Non vorremmo che i primi a unirsi ai ranghi
dell’Introfada fossero quei cittadini stanchi della movida serale e notturna,
gli stessi che propongono di vietare l’alcool nelle piazze dopo una certa ora…
…L’intero libro è scritto con una critica
mordace ma divertente del liberalismo e del conformismo. Gli eroi e i
rappresentanti culturali del movimento dei “Timidi Radicali” includono Rosa
Parks, Mercoledì Addams (de La Famiglia Addams), Splinter (il maestro delle
Tartarughe Ninja), Ali La Pointe (la guerrigliera algerina protagonista della
Battaglia di Algeri) e Lisa Simpson.
Attraverso interviste (immaginarie) a
prigionieri politici del movimento dei timidi radicali e individui che hanno
contribuito al progetto di storia orale della (immaginaria) Associazione dei
Diritti degli Introversi, Ahsan ribalta i punti fissi su cui si basano le
realtà sociali e politiche contemporanee.
Introfada offre un punto di vista
attraverso il quale vedere il mondo: coinvolge con la risata ma allo stesso
tempo fa luce sui comportamenti sociali accettati e in realtà assimilabili ad
atti violenti; è un libro che spinge il lettore a sentirsi parte di questo progetto
creativo, una satira sofisticata che si appoggia sulla teoria anticoloniale per
costruire una critica alla cultura dominante e alla condizione della salute
mentale nella società capitalista.
Non è difficile immaginare che una reale
istituzione dello stato dell’Aspergistan porterebbe a domande di visto di
massa: l’asilo ovviamente, secondo la sua Costituzione, sarebbe concesso a
tutti i popoli timidi che subiscono persecuzioni negli stati
estroversi-suprematisti.
... Di pagina in pagina, tra ipotetici
testi costituzionali e finzionali interviste ad attiviste introverse
incarcerate, tra riletture cinematografiche in chiave pantimidista (La
battaglia di Algeri diventa un film che “racconta in primo luogo la
parabola dei popoli timidi oppressi che si ribellano contro i soprusi”) e
petizioni studentesche, Ahsan tesse un collage di controcultura e
critica all’organismo sociale neoliberistico 4.0, governato dalle
norme dell’assertività e dell’autoaffermazione
individuale, dall’esposizione ed esibizione di un sé urlato.
Gli introversi della satira di Ahsan assomigliano
molto a un “popolo” che non si adatta all’imperativo di
condividere e ostentare, dove il verbo share implica
nient’altro che l’azione di vendere l’ultimo
prodotto sul mercato: noi stessi…
…con uno stile ironico, il libro parla
oltre che ai timidi, a chi è vittima di bullismo, socialmente impacciato,
emarginato e medicalizzato per incoraggiare il dibattito sulle strutture che
determinano l’esclusione sociale. È una satira sofisticata che
si appoggia sulla teoria anticoloniale per costruire una critica alla cultura
dominante…
…Ahsan si scaglia contro tutto e tutti: non solo contro il
settore dello spettacolo, dominato dagli estroversi, capaci di sfilare davanti
alle telecamere con nonchalance perché quello è il loro ambiente; ma anche
contro la politica, rappresentata da (e che rappresenta solo gli interessi
della) cultura estroverso-suprematista, e questo perché è lo stesso «apparato
statale [a] imita[re] in tutto e per tutto l’estroversione» (p. 54); infine,
contro la cultura in generale, che col suo divide et impera ha
inculcato nelle menti degli introversi l’idea di essere sbagliati, fuori
posto, l’errore in un sistema che, uguale per tutti nella teoria, privilegia
chi preferisce il rumore, le chiacchiere sul tempo che fa là fuori e i cocktail
party al silenzio, all’intimità e alle letture in solitaria…
Questo piccolo libro è difficilissimo da incasellare. Forse
la definizione migliore è quella proposta nella Nota iniziale
dal traduttore (il solo che legga veramente un testo, scriveva Primo
Levi): Introfada è un “manifesto fantapolitico”. La
“Repubblica del Popolo Timido di Aspergistan” non esiste, ma Ahsan ne elabora
una Costituzione provvisoria con cui apre il volume. Secondo i suoi articoli,
l’Aspergistan vuole essere un rifugio “pantimidista” per tutti gli introversi
oppressi dal “sistema globale della Supremazia Estroversa” e dal suo circo
mediatico di proclami molesti, immagini invadenti, “consumismo compulsivo” e
patriottismo sbruffone. Per gli introversi di tutto il mondo, vuole creare
corridoi umanitari verso i propri spazi di contemplazione
silenziosa. Ahsan è un artista-attivista premiato alla Biennale di Grafica
di Lubiana. Questo libro è anche un bell’oggetto nero e bianco, che gioca
sulla propria somiglianza con un libretto estremista radical-islamico. L’editore italiano non solo fa un gran lavoro nel mantenere
questa specificità, ma la esalta ingrandendo il carattere di scrittura e quindi
la leggibilità rispetto all’originale inglese. L’Introfada, però, ci tiene a
chiarire di non essere un’organizzazione terroristica, anzi: come si specifica
nel volume, è proprio la Supremazia Estroversa mondiale, alla pari del
terrorismo, a cercare il centro dell’attenzione attraverso il rumore; al radicalismo islamico ed al suo narcisismo esibizionista
si contrappone “un sufismo erudito e flemmatico da gentleman inglese”. Sembra
qui di rileggere la prima parte del romanzo Exit West di
Mohsin Hamid (Einaudi, 2017), dove i due protagonisti-amanti coltivano i loro
spazi di quieta riflessione in una città deflagrata dalla guerra…
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