Reazioni crescenti contro l’isolamento aggravato del
leader curdo Abdullah Öcalan e dei compagni di prigionia nella prigione
dell’isola di Imralı. Oggi è emerso che il leader curdo Abdullah Öcalan ha
ricevuto un divieto di visita degli avvocati di 6 mesi e un divieto di visita
dei familiari di 3 mesi. Il 22 novembre gli avvocati dello studio legale di
Asrın si sono rivolti a un tribunale della provincia di Bursa chiedendo un
“incontro immediato” con il leader curdo Abdullah Öcalan, che rimane in
isolamento aggravato nel carcere di İmralı, e i suoi compagni di prigionia Ömer
Hayri Konar, Hamili Yıldırım e Veysi Aktaş.
A seguito del rigetto della richiesta degli avvocati,
è emerso che al leader curdo sono stati imposti due nuovi divieti. L’ufficio
del giudice dell’esecuzione a Bursa, che ha respinto la domanda, ha citato un
divieto di 6 mesi introdotto il 12 ottobre a seguito di un’indagine disciplinare
avviata contro Öcalan.
La notizia è stata accolta con reazioni sui social
media mentre i rappresentanti eletti del popolo curdo hanno espresso le loro
preoccupazioni sui prigionieri di Imrali che sono stati a lungo tenuti in
isolamento con il mondo esterno.
Tayipp
Temel: “Tutto è iniziato a Imralı”
Il vicepresidente del Partito democratico dei popoli
(HDP) e vicepresidente a Van, Tayyip Temel ha scritto; “Tutto ciò che sta
trascinando il Paese in un disastro è iniziato a Imralı e si è diffuso in tutta
la Turchia. È tempo che i popoli e l’intera società cerchino ciò che hanno
perso nel posto giusto… Finché l’isolamento a Imralı continuerà, la democrazia,
la giustizia e la pace non potranno essere raggiunte in Turchia…”
Öcalan: “I nostri dubbi aumentano”
Il deputato di HDP di Urfa Ömer Öcalan, taggando gli
account del Ministero della Giustizia e del ministro della Giustizia Abdulhamit
Gül su Twitter, ha dichiarato; “I nostri dubbi aumentano. Cosa stanno cercando
di fare le autorità? Quello che sta accadendo non può essere spiegato con i
divieti di visita”.
L’isolamento
è un crimine contro l’umanità
Anche la deputata di HDP per Muş Gülistan Kılıç ha
taggato il ministro della Giustizia Abdulhamit Gül e ha espresso la sua
reazione affermando; “L’ennesima decisione arbitraria nel paese governata con
arbitrarietà… Il signor Öcalan e altri 3 prigionieri sono stati privati di ogni
mezzo di comunicazione per mesi e hanno dovuto affrontare una sistematica
violazione di tutti i loro diritti fondamentali. L’isolamento è un crimine
contro l’umanità, per il quale non esistono termini di prescrizione”.
Nel frattempo sui social media è stata lanciata una
campagna hashtag chiedendo #İmralıKapılarınıAçın [Aprite le porte di Imralı] in
risposta alle sanzioni arbitrarie imposte dalle autorità turche a Imrali.
Da Uiki Onlus
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