The Sardinian factory of death
Esce sul canale Al Jazeera per la serie Close Up il nuovo documentario di Lisa
Camillo “The Sardinian
factory of death” (La fabbrica sarda della morte). Il film
racconta la storia di un gruppo di coraggiosi iglesienti – Iglesias (SU) – che
combatte per riconvertire una pericolosa fabbrica di armi di proprietà tedesca
e trasformare la loro povera regione in una fiorente e sana terra, con il loro
marchio di qualità: War_Free, liberi dalla guerra.
La regista del documentario lungometraggio, premiato ed
apprezzato in tutto il mondo, “Balentes – I
coraggiosi”, uscito nei cinema australiani e oggi disponibile su Prime Video,
continua la sua lotta per preservare la sua amata terra, la Sardegna,
divulgando l’orrore della guerra e le conseguenze socio-ambientali devastanti
per il territorio sardo e per la popolazione stessa. Lisa mette in evidenza
l’incredibile potere di resilienza di coraggiosi sardi che propongono una
riconversione graduale della fabbrica di bombe in una industria che protegge i
lavoratori e rispetta l’ambiente, costruendo un tessuto economico più
sostenibile e consono al proprio territorio.
“The
Sardinian factory of death” in 12 minuti ci fa sentire orgogliosi del nostro
popolo e ci fa capire come organizzandosi, passo per passo, possiamo cambiare
la storia ed il futuro della nostra Isola.
Lisa
Camillo è una regista, scrittrice ed antropologa sardo-australiana, autrice del
libro, una ferita italiana, che combatte per sensibilizzare la gente e
soprattutto i giovani a proteggere la propria terra.
“I cuori dei sardi – ci confessa – dovrebbero opporsi a questo scempio, dovrebbero
combattere per riappropriarsi della propria terra, dovrebbero dire basta. Io
l’ho fatto, ho ricevuto diverse minacce, ma non mi sono mai fermata né mi
fermo. Se vogliamo cercare di cambiare qualcosa, prima di tutto dobbiamo
informarci e informare i nostri figli che sono quelli che più di tutti pagano e
pagheranno il prezzo dell’inquinamento ambientale che avvelena la salute, che
causa malattie, che impedisce un sano sviluppo”.
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