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La co-presidente dell’Assemblea del popolo del campo
di Makhmur, Pakistan Bilen, ha dichiarato che, in linea con la richiesta della
Turchia il campo è chiuso con recinzioni di filo metallico e che le persone vi
si oppongono.
Le forze irachene vogliono chiudere l’area intorno al
campo profughi di Makhmur, istituito dalle Nazioni Unite (ONU) nel 1998 vicino
al distretto di Makhmur della provincia di Mosul in Iraq. Circa 12mila persone vivono
nel campo di Makhmur che ora è chiuso da reti di recinzione.
La maggior parte dei cittadini che hanno dovuto
migrare a causa delle “politiche di sicurezza” attuate dalla Turchia a Şırnak e
ad Hakkari negli anni ’90 vive nel campo di Makhmur. I cittadini hanno
protestato contro il bombardamento del campo da parte dei veicoli aerei senza
equipaggio armati (SİHA) appartenenti alla Turchia, ed i tentativi di chiudere
il campo con recinzioni di filo metallico.
Questo è inaccettabile
Ricordando che il governo iracheno vuole chiudere il
campo con reti metalliche, Pakistan Bilen, la copresidente dell’Assemblea del
popolo del campo di Mahmur, ha sottolineato che tale questione non è mai stata
all’ordine del giorno nei loro incontri con il governo iracheno. Affermando che
non è accettabile chiudere il campo con reti metalliche, Bilen ha affermato:
“Vogliono trasformare il nostro campo in una prigione aperta”. Sottolineando
che si tratta di un tentativo su incarico dalla Turchia, Bilen ha dichiarato:
“Lo stanno facendo su richiesta della Turchia. Abbiamo avuto un incontro con i
funzionari iracheni su questo problema. Le persone che vivono nel campo non
permetteranno che il campo venga chiuso con recinzioni di filo.
È stato lanciato un presidio
Affermando che hanno installato le tende e hanno
vigilato per non permettere alle forze irachene di recintare il campo, Bilen ha
dichiarato: “Il nostro sit-in continuerà fino a quando il governo iracheno non
tornerà indietro da questa decisione sbagliata”.
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