La Federazione russa propone agli Usa un trattato e un accordo per disinnescare le tensioni tra le due parti
La
Federazione Russa ha consegnato agli Stati Uniti d’America, il 15 dicembre, il
progetto di un Trattato e di un Accordo per disinnescare la crescente tensione
tra le due parti. I due documenti sono stati resi pubblici, il 17 dicembre, dal
Ministero degli Esteri russo. La bozza di trattato prevede, all’Art. 1, che
ciascuna delle due parti «non intraprenda azioni che incidono sulla sicurezza
dell’altra parte» e, all’Art.2, che «si adoperi per garantire che tutte le
organizzazioni internazionali e alleanze militari a cui partecipa aderiscano ai
principi della Carta delle Nazioni Unite».
All’Art. 3
le due parti si impegnano a «non utilizzare i territori di altri Stati allo
scopo di preparare o effettuare un attacco armato contro l’altra parte». L’Art.
4 prevede, quindi, che «gli Stati Uniti non stabiliranno basi militari nel
territorio degli Stati dell’ex Urss che non sono membri della Nato», ed
«eviteranno l’adesione di Stati dell’ex Urss alla Nato, impedendo una sua
ulteriore espansione ad Est».
Nell’Art. 5
«le parti si astengono dal dispiegare le loro forze armate e i loro armamenti,
anche nell’ambito di alleanze militari, nelle aree in cui tale dispiegamento
può essere percepito dall’altra parte come una minaccia alla propria sicurezza
nazionale». Quindi «si astengono dal far volare bombardieri equipaggiati con
armamenti nucleari o non nucleari e dallo schierare navi da guerra nelle aree,
al di fuori dello spazio aereo e delle acque territoriali nazionali, da cui
possano attaccare obiettivi nel territorio dell’altra parte».
All’Art. 6
le due parti si impegnano a «non usare missili terrestri a gittata intermedia o
corta al di fuori dei loro territori nazionali, nonché nelle zone dei loro
territori da cui tali armi possano attaccare obiettivi sul territorio
dell’altra parte». L’Art.7, infine, prevede che «le due parti si asterranno
dallo schierare armi nucleari al di fuori dei loro territori nazionali e
riporteranno nei loro territori le armi già schierate al di fuori» e che «non
addestreranno personale militare e civile di paesi non nucleari all’uso di armi
nucleari, né condurranno esercitazioni che prevedano l’uso di armi nucleari».
Il progetto
di Accordo stabilisce le procedure di funzionamento del Trattato, basate
sull’impegno che le due parti «risolveranno tutte le controversie nelle loro
relazioni con mezzi pacifici» e «utilizzeranno i meccanismi delle consultazioni
e informazioni bilaterali, comprese linee telefoniche dirette per contatti di
emergenza». Il Ministero degli Esteri russo comunica che la parte statunitense
ha ricevuto spiegazioni dettagliate sulla logica dell’approccio russo e di
sperare quindi che, nel prossimo futuro, gli Stati uniti avviino seri colloqui
con la Russia su tale questione critica.
Tace per ora
la parte statunitense. Si fa sentire però la Voce dell’America, megafono
multimediale di Washington che parla in oltre 40 lingue a centinata di milioni
di persone in tutto il mondo: dice che «molti esperti sono preoccupati per
questa mossa della Russia, che vuole sfruttare il fallimento del negoziato come
pretesto per invadere l’Ucraina». Tace per ora la Nato, in attesa degli ordini
da Washington. Tace l’Italia che, pur non essendo destinataria diretta della
proposta russa, è parte in causa: tra le armi nucleari che gli Usa schierano al
di fuori del proprio territorio vi sono le bombe B-61 installate a Ghedi e
Aviano, tra poco sostituite dalle più micidiali B61-12, al cui uso viene
addestrato il nostro personale militare nonostante l’Italia sia ufficialmente
paese non nucleare. E gli Usa si preparano a installare in Italia anche nuovi
missili nucleari a gittata intermedia.
Mentre i
media calano una quasi totale cappa di silenzio sulla proposta russa, i gruppi
parlamentari la ignorano come se non avesse niente a che fare con l’Italia,
esposta a crescenti pericoli quale base avanzata delle forze nucleari Usa
contro la Russia. Trovino almeno il tempo di leggere in pochi minuti la bozza
che la Russia ha consegnato agli Usa per aprire la trattativa, e abbiano il
coraggio politico di esprimere pubblicamente il loro giudizio. Se è negativo,
spieghino perché è in contrasto con la nostra Costituzione e la nostra
sicurezza.
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