Ecco il grafico elaborato da Paolo Finocchiaro (62 anni, Catania, fisico, impegnato nella ricerca scientifica) l'andamento delle curve non lascia spazio a dubbi
"Il mio lavoro di tutta una vita è di effettuare misure, registrando
numeri che poi analizzo e confronto con modelli. Sui dati epidemici del Covid
ho sviluppato un modello della propagazione, sul quale non mi soffermo, che
però ha molto ben riprodotto l'andamento dei contagi ufficiali e (ahimè) dei
decessi. Ma questo fino agli inizi di maggio, quando con la riapertura i dati
hanno preso a discostarsi notevolmente dalle previsioni. Ripeto, non entro in
dettagli del modello, ma lo cito per dimostrare da un lato la potenza delle
analisi numeriche e dall'altro l'effetto dei cambiamenti dei
comportamenti".
"Vado al sodo. Il grafico dei contagi e decessi, che è alla portata di
un qualsiasi liceale, parla da solo e dice diverse cose. Tenendo a mente che i
numeri dei contagi sono mediamente ritardati di circa 5 giorni rispetto al
reale contagio, e i decessi di circa 10-15 giorni, si vede chiaramente
l'effetto del lockdown, poi la riapertura con numeri stabili fino a fine
giugno. Quindi luglio e agosto di nuovo in crescita, una nuova pausa a inizio
settembre e poi, con la piena ripresa delle attività (scuola, lavoro,
trasporti. etc.) ricomincia la crescita con lo stesso ritmo (la pendenza della
curva) di febbraio-marzo".
"Vero è che adesso i numeri sono più grandi perché si fanno molti più
tamponi, ma è anche vero che se la pendenza è la stessa il contagio continuerà
a crescere allo stesso ritmo. E così i morti. Nell'Italia degli innumerevoli
esperti, virologi, epidemiologi, tuttologi, giornalisti, comitati tecnici, protezioni
civili, medici che dichiarano la morte clinica del virus, negazionisti e
politicanti, qualcuno ha dato un'occhiata al grafico? Quasi tutti continuavano
e continuano a dire che ‘i numeri sono seri ma non ancora preoccupanti’. Mi
permetto di dissentire".
"Qualunque modifica dei nostri comportamenti avrà, se l'avrà, effetto
con un ritardo di 10-15 giorni, e quindi non prima che si arrivi a circa 300
morti al giorno. Se l'andamento resterà lo stesso avremo circa 1200 morti al
giorno per l'inizio di dicembre, e ricordo che il massimo riportato a marzo è
stato di circa 960. Si doveva intervenire a luglio e agosto, con i contagi
bassi, con un massiccio schieramento di vigili, poliziotti, carabinieri,
militari che suggerissero di indossare le mascherine e di tenersi a distanza.
Ci sarebbe voluta una massiccia presenza dello stato, bonario ma
rigoroso".
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