domenica 30 aprile 2017

Millant’anni – Giulio Angioni


una storia della Sardegna per episodi soli, tocca a noi unire i punti per vedere un disegno.
una ventina di racconti che partono da età antiche (a pagina 16 appare anche uno scemo) fino a ieri.
due episodi me li ricordo molto bene, Rosa bruciata, e la famiglia Pes di Castello, qualche componente ha ricordi strani, di quando erano ebrei, ma non lo sanno e non se lo ricordano, e si confidano col prete.
non privatevene, l’unica controindicazione è che potreste continuare a cercare e leggere i libri di Giulio Angioni, ma c’è di peggio, no?




Tanti brevi compiuti perfetti racconti ricchi nel contenuto e eleganti nello stile che ricostruiscono la storia delle molteplici dominazioni della Sardegna attraverso piccoli episodi quotidiani o vicende storiche importanti, dove tutti i personaggi sono accomunati dalla miseria della propria condizione umana.

Questa storia è vera. Queste storie sono inventare. Millant'anni di storia in millant'anni di storie. Mille storie per farne una in un luogo detto Fraus, che non esiste o esiste in molti modi. Voci che dicono di sé nel turbinio del tempo, che salgono su mormorando dalle molte età perdute a strati sotto i nostri piedi. Voci di Gonnai bambino nuragico, Tzìppiri frombolire punico-romano, di Sisinnio seduttore di dame pisane, di Rosa Maria strega portata al rogo e del suo boia, di Giobbe ebreo senza sapere di esserlo, di Hans in attesa di un segno dal Sud. Voci di una sottostoria che dicono della Storia: da cesare a Napoleone, dall'impero d'oriente all'America di Colombo, dalle guerre del ventesimo secolo ad Aldo Moro, passando per Mussolini. Un racconto per ogni epoca storica della Sardegna. Ad ogni epoca un'affabulazione avvincente.

Malcolm X spiega perché si chiama così

sabato 29 aprile 2017

dice James Baldwin




Assange è un prigioniero politico -- Mark Weisbrot


Julian Assange è un prigioniero politico che non è stato mai accusato di un crimine.
Che poche persone sappiano questo e che importanti organi di stampa abbiano opportunamente ignorato questo fatto, è una messa in stato d’accusa per tutti i leader politici occidentali che dichiarano di interessarsi dei diritti umani e delle libertà civili, ma che restano in silenzio o, peggio, riguardo a uno dei prigionieri di coscienza più famosi del mondo.
Nel 2015,  il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione arbitraria ha scoperto che i governi del Regno Unito e della Svezia avevano detenuto arbitrariamente Assange. Hanno ordinato il suo rilascio e l’indennizzo.
Di fatto, è detenuto nell’ambasciata ecuadoriana di Londra, dove il governo dell’Ecuador gli ha accordato asilo politico. Se cercherà di andarsene, sarà estradato in Svezia dove è ricercato  per un interrogatorio in un caso penale  per il quale non è stata portata nessuna accusa.
Ma la vera minaccia è che la Svezia lo estraderebbe negli Stati Uniti, dove un gran giurì è probabile che  lo incriminerebbe. In effetti è considerato probabile  che sia stata già preparata un’incriminazione sigillata.
Sarebbe imprigionato  e potrebbe affrontare una condanna all’ergastolo o perfino
la pena di morte.
Ma non ha commesso reati. Assange e la sua organizzazione WikiLeaks hanno fatto azioni  giornalistiche, concentrandosi in particolare sulla difesa dei diritti umani e delle libertà civili. Questo è il motivo per cui ha ricevuto così tanti premi giornalistici.
Il vero reato di WikiLeaks è stato quello di rivelare i crimini commessi dal paese più potente del mondo.
Grazie a  WikiLeaks, milioni di persone hanno potuto vedere il video segreto dei soldati statunitensi che, nel luglio 2007,  uccidevano con colpi di arma da fuoco 18 persone in Iraq, compresi due impiegati della Reuters, nel luglio 2007.
Nel luglio 2010, Wikileaks ha pubblicato il Diario della guerra in Afghanistan che comprendeva più di 75.000 precedenti rapporti delle forze armate americane in Afghanistan.
Anche  i  registri della Guerra in Iraq, dove sono state elencate 66.000 morti di civili in Iraq, sono stati diffusi da WikiLeaks, rivelando l’esteso uso della tortura da parte delle forze irachene. I dossier indicano che forse gli Stati Uniti sapevano della tortura quando affidavano migliaia di prigionieri alla custodia irachena.
Le migliaia di cablogrammi diplomatici pubblicati da WikiLeaks nel novembre 2010, in collaborazione con i più importanti organi di stampa, compresi il New York Times e il Guardian di Londra, hanno rivelato anche violazioni dei diritti umani, corruzione e altri crimini compiuti da vari governi.
WikiLeaks ha anche sviluppato una metodologia per proteggere le “talpe” che rivelano abusi e crimini. I sostenitori dei diritti umani in tutto il mondo hanno usato i documenti di WikiLeaks per sfidare i governi e difendere i loro cittadini in tribunale e nel settore dell’opinione pubblica.
Non ci  sorprende che le persone più potenti del mondo, specialmente negli Stati Uniti vorrebbero  zittire e punire qualcuno che rivela i loro crimini e le loro atrocità.
Quello che ci sorprende o che dovrebbe sorprenderci, è che abbiano ottenuto così tanta aiuto nel farlo.
Mark Weisbrot è condirettore del Centro per la ricerca economica e politica Research a Washington, D.C. I lettori possono scrivergli a: CEPR, 1611 Connecticut Avenue NW, suite 400, Washington, D.C., 20009.
Da: Z Net – Lo spirito della resistenza è vivo
Originale: The Sacramento Bee
Traduzione di Maria Chiara Starace
Traduzione © 2017 ZNET Italy – Licenza Creative Commons  CC BY NC-SA 3.0

venerdì 28 aprile 2017

La violenza degli Stati e dei mercati – Enrico Euli

Gabriele del Grande, appena arrivato all’aeroporto di Bologna, finalmente libero, ha dichiarato: non mi è stato torto un capello, ma sono stato vittima di una violenza istituzionale. Le istituzioni, e non solo quelle turche – sfacciatamente autoritarie -, sono ormai nemiche della libertà, comunque se ne ammantino. E comunque ci avvolgano, ci avviluppino, ci attornino e ci blandiscano.
Sino a quando stiamo lì, obbedienti e docili, va tutto bene fuorché noi e la nostra vera libertà. Ma appena disobbediamo, critichiamo, cerchiamo di divincolarci e svincolarci da esse, ecco che ci arrivano addosso ricatti, pressioni, minacce, attacchi, aggressioni. Al fine di farci paura, e farci così tornare nei ranghi. Non si può pensare che questo sistema di relazioni possa far crescere la fiducia tra cittadini e stati. Anzi, fanno aumentare il rifiuto, il boicottaggio coperto o scoperto, le trasgressioni clandestine, le resistenze e le renitenze.
Emmanuel Macron ha uno slogan, “En marche“, che però manca di un accento finale: il suo vero slogan dovrebbe essere “En marchè” (nel mercato). Niente di più convenzionale e scontato. L’unico che “ci marcia” è lui. Insieme alle borse che, non a caso, festeggiano. Eppure, è bastato che si sia presentato come un personaggio fuori dai partiti e ha conquistato in pochissimi mesi il voto di milioni di francesi. Ci si vuole liberare di qualcosa, confusamente magari, passando dalla padella alla brace probabilmente. Ma è un processo chiaro e lampante, di liberazione dai partiti, quello che è in corso oggi.
I vaccini faranno pure bene alla salute, avranno ridotto la mortalità, avranno debellato molte malattie endemiche. Niente da eccepire, parlano i fatti. Tuttavia, un bel po’ di gente non si fida più dell’Organizzazione mondiale della salute, dei medici e dei farmacologi: li vede come una casta che difende i propri interessi istituzionali, i propri privilegi di parte. Il contenuto, questa volta, sono i vaccini, ma il problema sta soprattutto altrove: nell’arroganza di una nemesi medica senza scrupoli e senza ritegno.
Lo stesso vale per le Organizzazioni non governative e il loro ruolo nella questione migranti: salveranno pure migliaia di disperati al giorno, dedicheranno le loro vita al bene dell’umanità reietta e negletta. Ma molta gente non è stupida e vede quel che sta accadendo: gli stati, i trafficanti e le Ong ci marciano, sono collusi, stanno in piedi grazie ai poveracci, e vivono alle loro spalle. Non è in questione la bontà della polpa di salmone (anche se molti sono più che altro lepri in salmì); è il sistema della cooperazione e della solidarietà pietosa che non va, sarebbe onesto almeno ammetterlo.
Nei giorni scorsi sono stato coinvolto nell’organizzazione di una serie di incontri all’Università di Cagliari sulle scuole libertarie e non statali: anche qui è sempre più evidente che lo stato sta perdendo il monopolio dell’istruzione scolastica. Le famiglie non si fidano più: non vogliono più affidare i loro figli a scatola chiusa a un sistema malmesso, autoritario e arrogante. Preferiscono cercare o creare altre strade. E nascono scuoline e scuolette autofinanziate e autogestite. Ancora una volta: non si rifiuta l’educazione, ma chi la vuole imporre a modo suo e per i suoi esclusivi fini.
Insomma, in questa festa della Liberazione chiediamoci: chi sono i nazifascisti e i totalitari oggi? Non lasciamoci distrarre da leghisti, lepenisti e poundisti, non coglieremmo nel segno. Quelli sono soltanto l’effetto reattivo e sussidiario di una causa ben più profonda: la violenza degli Stati e dei mercati. Non possiamo avere l’una senza gli altri. Ma chi è disposto a riconoscerlo e a liberarsene?
(*) Enrico Euli è ricercatore alla facoltà di Studi Umanistici dell’università di Cagliari, in cui è docente di Metodologie e tecniche del gioco, del lavoro di gruppo e dell’animazione. Ha pubblicato vari testi, l’ultimo: «Fare il morto (Sensibili alle foglie edizioni).
(**) Testo ripreso da «Comune Info»
da qui

Sardi nelle formazioni partigiane Giustizia e Libertà

BIUU (ABIU) Carlo (Nome di battaglia Marco)
Paulilatino (OR), 1920
Divisione Cittadina GL, Torino
PARPIE
[B]
BALDINO Bartolomeo (Bartolomeo)
Ossi (SS), 1918
IV Divisione GL, 34. compagnia (Val di Susa, Piemonte)
PARPIE

BARDANZELLU Battista
Comandante della Brigata Mazzini, Roma [non è una formazione GL ma del Partito repubblicano, che operava unitariamente con le squadre romane del PDA].
SEC, POR

BENNATI Luigi (Tulipano)
Sassari, 1898
Divisione cittadina GL, Torino
PARPIE

BORGHESI Nino (Nino)
Aggius (OT), 1918
18. Brigata Garibaldi; poi Divisione GMO GL, Brigata Tanaro (Piemonte meridionale).
PARPIE

Orani (NU), 1921
Fondatore e Comandante del Battaglione Val di Vara, poi della brigata Giustizia e Libertà Lunigiana.
Fucilato a Chiusola (SP) il 5 aprile 1944. Medaglia d’Argento al Valore Militare.
POR, SEC

Jerzu (OG), 1886.
8. Brigata GL Masia (Bologna).
APBO
[C]
CADONI Nicola (Cadorna)
Ittiri (SS), 1916
70. Brigata GL,; poi I Divisione Garibaldi, 4. Brigata; poi nella 79. Brigata Garibaldi (Piemonte meridionale).
PARPIE

Tula (SS), 1908
Formazioni del Partito d’Azione, Roma
Caduto il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine.
POR, SEC

CANCEDDU Cesare (Ciccio)
Arbus (VS), 1922
V Divisione GL, Brigata Val Germanasca
PARPIE

CANIBUS Emilio (Amsicora)
Cagliari, 1915
I Divisione Garibaldi, 4. Brigata; poi 4. Brigata GL; poi 3. settore SAP (Piemonte - Torino)
PARPIE

CARTA Filomena
Mores (SS), 1909
I. Divisione GL, brigata Bisalta (Cuneo).
PARPIE

CARTA Giovanni (Filippo)
Villanova Monteleone (SS), 1914
49. Brigata Garibaldi; poi 13. Brigata Garibaldi Barale; poi IX Divisione GL Montano (Piemonte).
PARPIE

CARTA Lelio
Mores (SS), 1912
I Divisione GL, Brigata Bisalta (Cuneese).
PARPIE

CASTIGLIA Bruno (Bruno)
Siligo (SS), 1924
19. Brigata Garibaldi; poi Gruppo Mobile Operativo GL, colonna Lera; poi Gruppo Mobile Operativo GL, Brigata Tanaro (Piemonte). Comandante di Squadra.
PARPIE, POR, SEC

Carloforte, (CI), 1900
Formazioni autonome; poi II divisione GL, Brigata Val Maira; poi XI Divisione Garibaldi, 104. Brigata (Piemonte occidentale).
Commissario di Battaglione; Commissario di brigata.
Figlio del primo deputato socialista eletto in Sardegna
PARPIE

CHELUCCI Gavino (Gino)
Ozieri (SS), 1916
Divisione "C" GL (Torino).
PARPIE

CIREDDU Efisio
Selargius, (CA), 1923
Formazione Rosselli (Toscana).
POR

CODONESU Giuseppe (Sardo)
Muravera (CA), 1908
X divisione GL, 2. Brigata (Langhe).
PARPIE

CONGIU Gian Maria
Genova, 1928
VII Divisione GL, 4. Brigata Mazzini (Val d’Aosta).
PARPIE

CONGIU Giorgio (Giorgio)
Genova, 1923
VII Divisione GL, 4. Brigata Mazzini (Val d’Aosta).
PARPIE

CONGIU Luigi (Cacciatore)
Cagliari, 1894
VII Divisione GL, 1. Brigata Mazzini (Val d’Aosta). Intendente.
PARPIE

Cagliari 1923 (o 1920?)
Fondatore con l’amico Piero BORROTZU (cfr.) del btg. Val di Vara; dopo la morte di Borrotzu continua la lotta in Lunigiana come comandante di Brigata; partecipa alla liberazione di Genova. Medaglia di Bronzo al valor Militare
POR, SEC

CORRIAS avv. …
Formazione GL, rappresentante del PDA nel CLN di Bologna.
SEC

CORRIAS Salvatore
San Nicolò Gerrei (CA), 1909
Gruppo Artom Brigata GL (Comasco). Catturato e ucciso in uno scontro a Bugone (CO) il 28 gennaio 1945.
POR

Tempio Pausania (OT), 1914
Comandante Compagnia Carabinieri Patrioti, poi Brigata Giustizia e Libertà, poi Divisione Piacenza.
POR, SEC

COSSU Giovanni (Gianni)
Austria, 1900
I Divisione "C" GL, 4. Settore (Torino).
PARPIE

COSSU Salvatore
SAP 2. brigata «Giustizia e Libertà» (Liguria).
POR, SEC

COSSU Salvatore (Sardo)
Villaputzu (CA), 1918
III Divisione Matteotti; poi VI Divisione alpina GL, Brigata De Palo (Piemonte).
PARPIE
[D]
DAGASSO Domenico
Cagliari, 1919
VI Divisione Alpina GL Canavese (Piemonte occidentale).
PARPIE

D'AGOSTINO Paolo
Cagliari, 1895
Divisione "C" GL, 4. settore (Torino).
PARPIE

DEIDDA Maurizio
Ulassai (OG), 1906
VI Divisione Alpina GL, Btg. Lupi (Piemonte occidentale)
PARPIE

DEJANA Giuseppe Armando
Macomer (NU), 1917
8. Brigata GL Masia. Ufficiale di collegamento (Bologna).
APBO

Padria (SS), 1895
Membro del Partito d’Azione, Roma.
Caduto il 24 marzo 1944 alle Fosse Ardeatine.
POR, SEC

DE PAU Antonio (Tranquillo)
Esterzili (CA), 1925
I divisione GL, Brigata Valle Gesso (Cuneese).
PARPIE

DERIU Francesco (Franco)
Mandas (CA), 1921
Formazione Autonoma; poi Formazione F.Dunchi; II Divisione GL, Brigata Val Varaita (Piemonte meridionale).
Capo Squadra; Comandante di distaccamento.
PARPIE
[E]
ELIAS Giuseppe (Ciccio)
Osilo (SS), 1920
Divisione C GL, 4. Settore, (Torino).
PARPIE

San Basilio (CA), 1908
II Divisione GL; poi X Divisione GL, 3. Brigata (Piemonte meridionale).
Comandante di distaccamento. Medaglia di Bronzo al Valore Militare.
PARPIE, POR
[F]
Oristano, 1884
Condannato dal Tribunale Speciale nel 1931, poi confinato fino alla caduta del fascismo, dirige a Roma con Leone Ginzburg "L’Italia libera" clandestina.
POR, SEC

FERRARA Antonio (Franco)
Iglesias (CI), 1915
46. Brigata Garibaldi; poi IV Divisione GL; poi CLN-CMRP (Piemonte - Torino).
PARPIE

FERRARI LEUZZI Giulio
Sassari, 1880.8. Brigata GL Masia (Bologna)
APBO

FIRINU Giovanni
Santulussurgiu (OR), 1925
Brigata GL Val di Vara, comandante di squadra.
POR

FOIS Domenico (Tito)
Villanova Monteleone (SS), 1919
18. Brigata Garibaldi; poi Gruppo Mobile Operativo GL, Brigata Tanaro (Piemonte meridionale).
PARPIE

FRAU Angelo (Gino)
Bortigali (NU), 1922
Formazione GL San Matteo; poi II Divisione GL, Brigata Val Varaita. Comandante di Squadra; Comandante di distaccamento.
PARPIE

FRESI Sebastiano (Totò)
Montresta (OR), 1924
Divisione C GL, 4. settore (Torino).
PARPIE
[G]
GARAU Luigi (Sparviero)
Sanluri (VS), 1918
Divisione GL Campana, Brigata Mero (Piemonte occidentale).
PARPIE

GASPA Giovanni
Sassari, 1904.
Divisione GL (Trieste). Comandante di distaccamento.
Disperso in combattimento il 2 maggio 1945.
POR

GESSA Antonio (Tiraboschi)
Laconi (OR) [Tonara (NU), 1892?]
Comandante di una formazione GL nelle Marche.
POR, SEC

GESSA Giosuè (Gesuino)
Tuili (VS), 1920
Squadre cittadine GL; poi 21. Brigata GL (Cuneese).
PARPIE

Castelsardo (SS), 1889
Risiede a Torino Collaboratore delle pubblicazioni GL (pseudonimo Branca), nel 1935 raccoglie fondi per Lussu; viene condannato dal Tribunale Speciale a 15 anni reclusione. Il figlio Renzo cade in Spagna nel 1938. Liberato nell’agosto 1943, partecipa alla guerra partigiana.
SEC

GIULIANI Giuseppe
Cheremule (SS), 1915
Brigata Italia Libera.
Impiccato con altri 30 nel viale dei Martiri di Bassano del Grappa.
POR, SEC
[L]
LAI Giovanni (Gianni)
Osini (OG), 1898
Divisione C GL, 4. settore (Torino).
PARPIE

LEDDA Vincenzo
Arzana (OG), 1913
20. Brigata GL; poi 21. Brigata GL (Piemonte meridionale).
PARPIE

LUSSU Emilio
Armungia (CA), 1890
Partecipa attivamente alla resistenza di Roma contro i tedeschi il 9-10 settembre 1943. Dall’armistizio alla liberazione di Roma vive clandestino in città, collaborando a coordinare le forze del Partito d’Azione, di cui è uno dei massimi esponenti e che rappresenta nel CLN centrale. Nel 1945 fa parte del governo Parri come ministro dell’Assistenza bellica.
POR, SEC
[M]
MACCIOCU Emilio
Sassari, 1905
49. Brigata Garibaldi; poi Brigata GL Costa (Piemonte).
PARPIE

Tresnuraghes (OR), 1907 o 1908
Divisione C GL, 3. settore (Torino).
PARPIE, POR

Como, 1922 (nato da genitori sardi).
Fa parte di una formazione partigiana in Emilia. Partecipa a numerose azioni di sabotaggio, procurando viveri, armi e munizioni. Arrestato dalle milizie nazifasciste e torturato pesantemente, condannato a morte e ucciso a Bologna il 23 settembre 1944.
Gli viene intitolata l’8. Brigata GL. Medaglia d’Oro al Valor Militare
APBO, POR

MASSA Raimondo (Secondo)
Tempio Pausania (OT), 1921
Formazioni GL; poi XVI Divisione Garibaldi, Brigata Candida (Piemonte).
PARPIE

MEDAS Giuseppe
Narbolia (OR), 1908
Avvocato, caduto alle Fosse Ardeatine.
SECHI1986, p. 173
PORCHEDDU1997, p. 52 e 63n

Organizzatore delle formazioni del PDA di Venezia. Arrestato e deportato, muore a Dachau il 10 luglio 1944. Medaglia d’Argento al Valore militare.
POR, SEC

MERELLA Arcangelo
Muros (SS), 1920
Vicecomandante Divisione GL Matteotti nel Genovese e capo del SIP.
POR, SEC

MEREU Albino (Albino, Pino).
Villagrande Strisaili (OG), 1916
X Divisione GL, 2. Brigata (Langhe).
Comandante di squadra, poi Comandante di Distaccamento.
Caduto in combattimento il 15 aprile 1945 ad Alba (CN).
PARPIE

MEREU Carlo
Avvocato, membro dell’organizzazione clandestina del PDA di Venezia.
POR, SEC

MIGO Luigi (Salvatore)
Gonnesa (CI), 1918
V Divisione GL; poi Divisione GL Campana, Brigata Adolfo.
PARPIE

MOI Antonio
Bultei (SS), …
Divisione GL. Prese parte alla liberazione di Trieste.
POR

MORO Alfredo
La Maddalena (OT), 1907
Brigata Val Toce; poi 3. Brigata GL (Liguria ?)
POR, SEC

Lanusei (OG), 1900
Banda GL; poi I divisione Garibaldi, 19. Brigata (Piemonte).
Commissario di Brigata; poi Commissario di divisione; poi Commissario di zona.
Incarcerato e torturato
PARPIE

Sassari …
Dirigente del Partito d’Azione a Roma, in prima fila nelle lotte delle donne romane.
POR, SEC
[N]
NIEDDA Antonio.
Tesserato SAP della II brigata «Giustizia e Libertà» (Genova). Partigiano II zona Liguria.
POR, SEC

NIEDDU Giovanni (Mario)
Borutta (SS), 1920
Divisione C GL, 3. Settore (Torino)
PARPIE
[O]
OLIVAS Antonio (Antonio)
Bono (SS), 1921
18. Brigata Garibaldi; poi VII Divisione GL, 5 Brigata Mazzini (Val d’Aosta).
PARPIE

ONIDA Antonio (Nino)
Ghilarza (OR), 1918
IV Divisione GL, Brigata Viù (Piemonte occidentale)
PARPIE

ORRÙ Orazio
Orroli (CA), 1919
20. Brigata GL; poi 21. Brigata GL (Cuneese)
Caduto in combattimento (imboscata) il 23 aprile 1945 a Montanara (CN)
PARPIE
[P]
PANNONE Benvenuto (Bruno)
Cagliari, 1891
Comitato Militare Regionale Piemonte (Formazioni GL)
PARPIE

PASA Angelo (Angelo)
Tempio Pausania (OT), 1911
CLN Verona; poi CLN Alta Italia; poi VII Divisione GL (Val d’Aosta).
PARPIE

PASSERO Antonio (Passerò)
Montresta (OR), 1916
I Divisione GL Rosselli, Brigata Valle Gesso (Cuneese).
PARPIE

PERINU Antonio (Rino)
Villanova Monteleone (SS), 1903
Divisione C GL, 4. Settore (Torino).
PARPIE

PERINU Antonio
Nughedu San Nicolò (SS), 1930
Divisione C GL (Torino)
PARPIE

PERINU Nicola (Ansicora)
Berchidda (OT), 1905
Divisione C GL, 5. Settore (Torino).
PARPIE

PIANA Sergio (Sergio)
Sassari, 1925
19. Brigata Garibaldi; poi Colonna GL Lera; poi Divisione Gruppo Mobile Operativo (GMO) GL, Brigata Tanaro (Piemonte meridionale).
PARPIE

PILI Salvatore
Marrubiu (OR), 1918
Partigiano GL a Cuneo.
POR

PILIA Battista (Pilia)
Sadali (CA), 1919
I Divisione GL, Brigata Valle Grana (Cuneese).
Caduto a Valgrana (CN) il 10 ottobre 1944. Sepolto a Pradleves (CN).
PARPIE, POR

PINNA Salvatore (Pisano)
Ardauli (OR), 1917
Gruppo Nicola; poi VI Divisione GL, Brigata De Palo (Canavese).
PARPIE

PINTOR Antonio (Pedros)
Cagliari, 1922
19. Brigata Garibaldi; poi Colonna GL Lera; poi Divisione Gruppo Mobile Operativo (GMO) GL, Brigata Tanaro (Piemonte meridionale).
PARPIE

PINTUS Giovanni (Maresciallo)
Borutta (SS), 1917
Formazioni Autonome Mauri; poi I Divisione GL, Brigata Bisalta (Cuneese).
Comandante di Squadra.
PARPIE

PIRAS Angelo (Maestro)
Alghero (SS), 1921
Colonna GL Lera; poi Divisione C GL, 4. Settore (Torino).
PARPIE

PIRAS Pasqualino (Quercia)
Serbariu (CI), 1921
Comandante di squadra IV banda GL in Valle Stura.
POR, SEC

PIREDDU Antonio
Nughedu San Nicolò (SS), 1919
V Divisione GL, Brigata Val Germanasca (Piemonte occidentale).
PARPIE

PISANO Francesco
Comandante del gruppo combattente Artom, brigata GL (Comasco).
POR

PISANU Mauro
Orgosolo (NU), 1920
I Divisione GL, Brigata Valle Gesso; poi V Divisione Rinnovamento Alpi (Piemonte meridionale).
PARPIE

PISCHEDDA Andrea (Carlo)
Ula Tirso (OR), 1918
VIII Divisione GL, 2. Brigata (Monferrato).
PARPIE

PITTAU Livio
Fluminimaggiore (CI), 1921
Divisione C GL (Torino).
Caduto il 26 aprile 1945.
PARPIE

PONZA DI S.MARTINO Filippo (Pippo).
Cagliari, 1906
I Divisione GL; poi Colonna G.Alessan.; poi X Divisione GL (Cuneese-Langhe).
Ufficiale di collegamento.
Caduto a Cuneo il 26 aprile 1945.
PARPIE

PORRU Giuseppe (Pino)
Seulo (CA), 1916
V Divisione GL, Brigata Val Pellice (Piemonte occidentale).
PARPIE
[R]
RODRIGUEZ Niveo (Mauro)
Sassari, 1923
V Divisione GL (Piemonte occidentale); poi 30. Brigata SAP Capriolo (Torino).
PARPIE
[S]
SABA Giuseppe
Tesserato SAP della 2. brigata «Giustizia e Libertà» (Genova). Partigiano II zona ligure.
POR, SEC

SABA Vittorio
Tesserato SAP della 2. brigata «Giustizia e Libertà» (Genova). Partigiano II zona Liguria.
POR, SEC

SALIS Giovanni
Osini (OG), 1920
I Divisione GL, Brigata Valle Gesso; poi Divisione Rinnovamento, Brigata Val Corsaglia (Piemonte meridionale)
PARPIE

SARDU Angelino
Montresta (OR), 1920
VI Divisione Alpina GL, Brigata Peradotto (Canavese).
PARPIE

SARRITZU Luciano
Quartu Sant’Elena (CA), 1920.
IV Divisione GL; poi 1^ GAP Di Nanni (Piemonte occidentale – Torino).
PARPIE

SCHIRRA Agostino
Bonorva (SS), 1919
I Divisione GL, Brigata Valle Gesso; poi in carcere; poi V Divisione Rinnovamento Alpi (Piemonte meridionale).
PARPIE

SIAS Salvatore
Riola Sardo (OR), 1902
Carabiniere. Combatte in varie formazioni partigiane, prima in Veneto e poi nel Friuli come comandante di gruppo nella divisione GL Azzaritta. Incarcerato a Venezia (4 agosto - 30 novembre 1944), una volta liberato riprende la lotta sino alla fine della guerra.
POR

Costituisce il PDA a Roma dopo il 25 luglio. Mette a disposizione della Resistenza il suo ufficio presso il Credito Fondiario Sardo a Roma. Arrestato, esce dal carcere pochi giorni prima dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Dopo la Liberazione, ministro delle Finanze nel governo Bonomi.
SEC

SIMULA Francesco
Ittiri (SS), 1907
IV Divisione Alpina GL Stellina (Piemonte occidentale).
POR

SOLINAS Mario
Cagliari, 1894.
Divisione GL (Trieste).
POR

SPEZZIGA Pietro (Pietro)
Sennori (SS), 1900
I Divisione GL Rosselli, Brigata Valle Stura (Cuneese).
PARPIE

Sassari, 1919
Divisione GL brigata Matteotti, comandante di squadra.
Caduto a San Marco d’Urri-Neirone (Genova) il 13 marzo 1945.
Medaglia d’Argento al Valor Militare.
POR, SEC

SPINA Mario
Assemini (CA), 1920
I Divisione GL Rosselli.
PARPIE
[T]
TACCORI Michele (Tonio)
Tonara (NU), 1915
VIII Divisione GL, 2. Brigata (Monferrato).
PARPIE

TODDE Giovanni (Gianni)
San Vito (CA), 1916
Divisione C GL, 4. Settore (Torino).
PARPIE

TURIS Gerolamo
Ozieri (SS), 1906
Divisione C GL, 5. Settore (Torino).
PARPIE
[V]
VALFRÉ di Bonzo Mariella
Sassari, 1925
II Divisione Alpina GL, Brigata Val Maira (Cuneese)
PARPIE

VANZETTI Adriano (Adriano)
Cagliari, 1930
V Divisione Alpina GL (Piemonte occidentale); poi III Divisione Ligure GL.
In carcere a Genova (Marassi) fino alla Liberazione.
PARPIE

VIVANET Raffaele (Lello)
Sassari, 1906
I Divisione Alpina GL Rosselli, Brigata Valle Stura.
PARPIE
[Z]
Monserrato (CA), 1924
Appartenente al Partito d’Azione di Venezia. Divisione Osoppo-Friuli. Comandante di Battaglione.
Promosso a vicebrigadiere per meriti di guerra:
POR, SEC

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