giovedì 27 aprile 2017

Gli aerei nazisti uccidono, 80 anni dopo Guernica (in Kurdistan)



Con un drammatico appello l’Unione delle Comunità del Kurdistan (Knk) ha informato l’opinione pubblica che l’esercito turco sta attaccando i curdi yezidi e i villaggi del Rojava. Gli aerei da guerra turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-nell’Iraq-Kurdistan) e Dêrik (cioè Karaçokê in Rojava-Kurdistan).
Sarebbero almeno 26 gli aerei da guerra turchi che hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. Nella tarda serata del 25 aprile il bombardamento è ancora in corso. Preventivamente, in vista dei bombardamenti, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione. Molti civili e molti combattenti curdi sono rimasti uccisi e altri feriti a causa degli attacchi aerei.
La notte precedente aerei da guerra turchi avevano bombardato Dengê Rojava Radio e ÇIRA-FM e anche il quartier generale delle YPG a Karaçokê presso la città di Dêrik.
Dal comando generale delle YPG era partito un appello all’autodifesa e all’insurrezione rivolto alla popolazione del Rojava. Eccolo.
«Alle 2.00 di martedì, 25 aprile 2017, aerei da guerra turchi hanno lanciato un attacco su larga scala sul quartier generale del Comando Generale delle Unità di Difesa del popolo (YPG) sul monte Karaçokê vicino alla città di Dêrik, dove si trovano anche un media center, una radio locale, il quartier generale della comunicazione e alcune istituzioni militari. Questo vile attacco ha portato la morte e il ferimento di diversi nostri compagni. Ulteriori dettagli sulle loro generalità verranno resi noti più avanti».
Il comunicato prosegue: «Noi come Unità di Difesa del Popolo ribadiamo che questo vile attacco non scoraggerà la nostra determinazione e la nostra libera volontà di combattere e scontrarci con il terrorismo. Chiediamo anche al nostro popolo nel Rojava con tutte le sue componenti di prendere posizione al fianco delle sue forze legittime a fronte di questa offensiva».
Per il co-presidente del PYD «questi attacchi aerei vengono eseguiti per dare sostegno a ISIS e per questo le forze della coalizione devono chiarire la loro posizione». Ha poi specificato che l’aviazione turca sta attaccando «una società che sta combattendo contro il terrorismo. Le forze della coalizione non devono rimanere in silenzio di fronte a questo. Nessuno deve accettare questo attacco».
Appare evidente che con questi atti irresponsabili il governo turco sta tentando di neutralizzare l’operato anti-Isis dei curdi a Raqqa. Ed è esattamente questa la convinzione espressa dalla Assemblea Siriana Democratica (MSD): «Mentre è in corso l’operazione a Raqqa e le nostre forze stanno prendendo il sopravvento su ISIS, aerei da guerra turchi stanno bombardando il nostro quartier generale sia nella zona di Karaçokê che di Şengal. Questi attacchi mostrano che lo Stato turco vuole neutralizzare l’operazione a Raqqa per far prendere fiato a ISIS». Ma in ogni caso, ribadisce la MSD: «un attacco del genere servirà solo a rafforzare la nostra determinazione contro il terrorismo».

Da ieri la Turchia , previa informazione aTrump e Putin, sta bombardando il Rojava qui il resoconto di alcuni partigiani internazionalisti:”Sono le 2 in punto qui a karacok. Si sente la prima esplosione, ci svegliamo, subito non capiamo cosa stia succedendo. Qualche minuto dopo cade la seconda bomba, sempre a Karacok, ad essere colpita é la base centrale delle ypg. Dopo pochi minuti il quadro della situazione e più chiaro, ci stanno attaccando dal cielo, usciamo tutti dalla base e ci sparpagliamo, gli aerei non cessano di sorvolare la zona e continuano a bombardare Karacok, e anche la zona di Shengal, che si trova a pochi chilometri. Una notte senza luna, col cielo pieno di stelle, viene illuminata dalle bombe turche, suoni di aerei si sentono per ore, in cielo sono visibili solo i droni, usati per spiarci e monitorarci. Dopo 3 ore e 26 bombe sganciate solo a Karacok e altre a Shengal, i bombardamenti sembrano cessare. La nostra base non viene colpita ma le altre a poche centinaia da noi purtroppo non hanno avuto la stessa fortuna. Arrivano le prime notizie dei danni causati dai bombardamenti e purtroppo dei compagni caduti. Sorpresi, arrabbiati di ciò che è successo stanotte, un attacco al cuore della confederazione democratica del nord della Siria, conosciuta come Rojava, una dichiarazione di guerra contro la Rivoluzione dei popoli confederati della Siria del nord ma anche contro l’autogoverno di Shengal. A Karacok i dati ufficiali diffusi dallo ypg, parlano di 18 combattenti morti sotto i bombardamenti, a shengal invece le uniche notizie diffuse parlano di morti e feriti tra le ybs e i civili. Molti compagni non ci sono più o sono rimasti feriti. Dopo qualche ora veniamo a conoscenza che oltre le postazioni militari dello ypg e delle ybs sono state bombardate due radio, una a Karacok e l’altra a Shengal, colpito pure il media center di Derik. Aerei per tutta la notte e il giorno sorvolano Quamishlo, magari cercando di intimorire la popolazione, ma questo non succede. Al mattino migliaia di persone scendono in strada e raggiungono le postazioni e i luoghi bombardati, la solidarietà e molta e tutti manifestano la propria rabbia e la propria contrarietà a questo vile attacco. Adesso il futuro é imprevedibile, non ci sentiamo di fare analisi o previsioni. Una cosa é certa, potete uccidere, bombardare, ferirci ma non sarete mai capaci di uccidere la nostra idea e i nostri valori. Porteremo sempre avanti le idee e i valori per cui i nostri compagni sono caduti stanotte. Sheid Namirin, Serkeftin. Alcuni combattenti internazionali dello ypg”.

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