martedì 24 luglio 2012

dalla Germania


1) non solo le esportazioni cinesi rallentano, anche la Germania si sta impallando, e Moody’s la declassa, niente di strano.

se il resto del mondo si impoverisce, non è normale che i due più grandi esportatori del mondo comincino a girare a vuoto?

inutile avere industrie competitive e produrre merci perfette, se mancano i compratori.

ed è perfettamente inutile definire speculatori i normali investitori che operano con le regole di sempre: non è forse evidente che, se le borse crollano, i paesi vanno in default, le esportazioni languono, c’è meno ricchezza in giro e quindi i prezzi per la ricopertura di debiti a scadenza si fanno sempre più alti, alimentando a loro volta la crisi?

è la crisi classica, bellezze: non c’è nessuna congiura, pensarlo è paranoia; o meglio la congiura c’è stata quando gli stati si sono indebitati per consentire evasioni fiscali, corruzione, stipendi folli ai grandi manager e tutte le pazzie del liberismo selvaggio di qualche decennio di cui oggi ci tocca di pagare il prezzo.

semmai discutere CHI li deve pagare questi prezzi, ma non fare finta, per favore, che un prezzo non si debba pagare!

pagare tutti (tutti i paesi, intendo): anche la Germania? certo, perché loro no? pagheranno per ultimi, ma pagheranno forse più salato...


2) Una minoranza danneggia la maggioranza – e l’intero paese.

di Sigmar Gabriel, possibile candidato della SPD a cancelliere per le elezioni del 2013.

(la sua tesi principale è quella che sostengo da anni: “occorre che anche le banche possano fallire, senza che per questo crolli l’intera economia del paese”).

Vale come sempre: la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori delle banche tedesche, europee ed internazionali fa un buon lavoro. Ma una minoranza di banchieri rischio quotidianamente col suo comportamento di portare danni giganteschi all’economia pubblica ed è responsabile di una massiccia perdita di credibilità dell’intero settore.
Ricostruire la fiducia nelle banche e nei mercati finanziari non è solo il compito della politica. I rispettabili ed onorevoli clienti, nel senso miglior del termine, di banche private, casse di risparmio e banche cooperative devono finalmente alzare forte e distinta la loro voce contro le “pecore nere” e fare le loro proposte per una regolamentazione: Noi tutti abbiamo bisogno delle banche e di una finanza efficiente. Ma se dobbiamo di nuovo fidarci delle banche, allora l’industria della finanza deve radicalmente cambiare.
Ma anche la politica è interrogata: in passato ha compiuto errori gravi – anche in Germania.  Tanto più importante che oggi finalmente si cambi direzione: non possiamo solo accusare e lamentarci, dobbiamo agire. Per questo i punti seguenti sono di particolare importanza...

2 commenti:

  1. Interessantissimo questo post; finalmente ho capito qualcosa in più.
    Ti commento raramente, ma i tuoi post sono diventati per me una lettura obbligata. Ed è un obbligo piacevole!

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  2. il merito è di bortocal, io ho solo ripreso i suoi post.

    e complimenti per l'ottima scelta del blog obbligato:)

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