venerdì 13 luglio 2012

L'autobus di Grillo - Ilvo Diamanti

Il M5S è un autobus. Di misura variabile. Con percorso variabile. Da alcuni mesi, è in crescita costante. Si è allungato. I passeggeri sono aumentati di numero. Rapidamente. Fra marzo e aprile: sono quasi raddoppiati. Poi, da maggio, si sono moltiplicati. 

All'inizio eravamo in pochi. Perlopiù giovani-adulti come me. Che ho quasi quarant'anni. Sono di Bologna. Di sinistra. Senza partito. 

Viaggiare ci piace. Utilizzavamo l'Autobus per raggiungere le località dei Beni Comuni. La Collina dell'Acqua Pubblica, Borgo Ambiente, la Valle dello Sviluppo Sostenibile. Non avevamo problemi di collegamento. Perché siamo sempre connessi. Alla Rete. 

Negli ultimi mesi, si sono aggiunti in tanti. Sempre di più. Sparsi e spersi. Decisi a fuggire dai monti. O meglio: da Monti e dalla regione del Montismo. Sono saliti nell'Autobus M5S. Molti abitanti del Paese Democratico (PD) che non sopportano la coabitazione con quelli del Paese della (cosiddetta) Libertà (PdL). Né l'eccessiva familiarità con l'Unione del Centro (UdC). Una provincia piccola, alla congiunzione fra il PD e il PdL. Sospesa  e incerta fra gli altri due Paesi. Molti abitanti del PD e dei Territori alla sua Sinistra non sopportano la promiscuità, con i nemici di sempre. Dopo anni e anni di conflitti, trovarsi tutti insieme, riuniti intorno al nuovo Governatore. Mario Monti. Alla nuova Confederazione: il Montismo. Inaccettabile e intollerabile. Così hanno approfittato del passaggio dell'Autobus M5S. Guidato da un autista esperto e fumantino. Beppe Grillo. Abile a cercare nuovi itinerari e nuove stazioni. E sono saliti. Seguiti da molti altri. A Genova, Parma, Mira. Comacchio. In molte città: grandi, medie, piccole e piccolissime. Del Nord e del Centro. Dove, di volta in volta, si sono aggiunti nuovi passeggeri. In fuga da altri territori. Dalla Padania, scossa da scandali e conflitti. La Terra dell'Indipendenza da Roma Ladrona. Diventata simile a Roma. Meglio andarsene altrove. Lontano. Sull'Autobus di Grillo. Che, nel corso del viaggio, ha raccolto anche molti passeggeri in fuga dal PdL. Il Paese della Libertà: un popolo senza sovrani e senza guida. Incapaci di stare con gli abitanti del PD. Un residuo dell'URSS. Stalinista. Così nell'Autobus di Grillo sono saliti insieme gli insofferenti del PD e del PdL. Paradossalmente: per ostilità reciproca. Uniti dal risentimento verso i vecchi e i nuovi sovrani. Berlusconi, Bersani, Casini. E Bossi. Ma anche Di Pietro, Maroni, Vendola. Ma soprattutto, Monti. Tecnico, Professore. Un Potere Forte. Al servizio dei Poteri Forti del Nuovo Mondo senza Frontiere. L'Euro. Il Mercato. 

Meglio partire. Insieme ad altri, disposti a intraprendere questo viaggio, verso non-si-sa-dove. Verso il Paese che -ancora - non c'è. Meglio viaggiare, andarsene, fuggire. Da un'altra parte. Dove: non importa...

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6 commenti:

  1. due punti molto interessanti e molto corretti dell`analisi di Diamanti:
    - nel M5S vi sono ex elettori sia del PD che del PDL, ivi confluiti per lo più per reciproca ostilità... dove potrà andare?
    - l`M5S non ha una chiara direzione (un "programma" si sarebbe detto una volta). Come potrebbe?
    il che ci potrebbe anche portare a dire che va dove tira il vento elettorale...
    (come si sostiene in questo blog: http://bortocal.wordpress.com/2012/07/13/grullo-contro-grullo/)

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    1. che il 20% dei votanti sia disposta a salire su quell'autobus( e spesso non sono gente cattiva, non peggio degli elettori dell'UDC in Sicilia, per dire, con buona pace di Letta, che preferisce il Pdl) dovrebbe essere motivo di dimissioni del gruppo dirigente di tutti i partiti.
      e poi se ne riparla.
      è possibile che possa fare la predica e l'allenatore che porde i campionati da 20 anni?

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    2. d`accordo.
      ma per continuare con la metafora calcistica, è possibile che sia sempre solo colpa dell`allenatore?

      se un movimento politico come quello di Grillo, nato dal nulla, riesce in così poco tempo ad otterene tanti consensi, se Berlusconi dal niente ha potuto vincere le elezioni nel 1994, non dovremmo forse supporre che c`è qualche tratto nell`elettorato italiano che questi leader riescono ad intercettare? insomma, che.... hanno gioco facile nel cavalcare alcune tendenze?

      mi piacerebbe moltissimo sapere se ed in che percentuale gli elettori attuali di Grillo corrispondono a quelli che lo seguivano sin dall`inizio, con le sue grandi idee ambientaliste... non mi stupirei affatto di scoprire che qualcuno di essi lo ha già abbandonato

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    3. ammesso che l'elettorato italiano..., mi chiedo perché, in 20 anni, qualche milione di quelli rubati nelle casse dei partiti non si sia speso per strateghi e psicologi migliori di D'Alema e Veltroni:)

      temo che chi dovrebbe essere di sinistra ha perso le parole per comunicare e usa solo slogan vuoti, simili a quelli della destra, e detti e raccontati peggio.

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  2. leggo e piango.
    ti risparmio la metafora delle bottiglie colorate.
    il sistema e' carogna.

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    1. la metafora...?

      "Fra i vinti la povera gente
      faceva la fame. Fra i vincitori
      faceva la fame la povera gente
      egualmente." (B.Brecht)

      questo è il mondo

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