giovedì 9 agosto 2012

I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi

«Salve sono Rosanna, spero che si risolva tutto nel migliore dei modi. Chiedo al ministro Profumo che a tutti gli studenti, disabili e non, che sono interessati allo studio, come me, venga data la possibilità di frequentare le università, le quali, essendo a numero chiuso, pullulano di raccomandati e strafottenti. Grazie»
Il sindaco di Ruvo, Vito Ottombrini, del Pd, dice che la ragazza ha «un cervello proprio eccezionale» e mostra con orgoglio un quadernetto di poesie che Rosanna gli ha regalato. S'intitola «Liberi pensieri» e la poesia più bella, che ha vinto anche un premio, è questa: «Tu osservi, io anche. Tu parli, io anche. Tu sorridi, io anche. Io ascolto chi mi circonda, tu ascolti solo te stesso. Io amo tutti indistintamente, tu ami solo te stesso. Io mi integro nella comunità, tu emargini te stesso. Io sono fiero di essere il diverso. Tu... ». Prima le poesie Rosanna le scriveva a penna, ma col tempo la funzionalità delle sue mani è diminuita e allora adesso usa solo il computer e si aiuta con due mouse: uno muove una specie di puntatore che evidenzia le lettere, mentre l'altro le serve a cliccarci sopra. Rosanna, per cliccare, usa l'alluce del piede…

Rosanna Lovino, di Ruvo di Puglia, 30 chilometri a nord di Bari, è disabile al cento per cento, costretta sulla sedia a rotelle da quando aveva quattro anni a causa di una grave patologia che le ha inibito la crescita fisica e le impedisce persino di alimentarsi. Ma il cervello quello no, quello non ha alcun problema. E può studiare, imparare, soddisfare la sua infinita sete di conoscenza, grazie a un metodo elaborato apposta per lei, fatto di webcam che trasmettono parole e volti di compagni e docenti direttamente a casa sua, cifre e codici digitati su un computer nei quali la ragazza traduce i suoi pensieri, le risposte ai quesiti scolastici. Un metodo che oggi viene giudicato troppo oneroso e complesso da praticare, ma che è stato sperimentato con successo per cinque anni dal liceo classico "Sylos" di Ruvo, presso il quale Rosanna si è diplomata con una tesina sul "viaggio": quello fisico ma anche concepito nell'accezione metaforica. "I miei viaggi preferiti - scrive la stuidentessa - sono quelli che compio attraverso i libri". E di certo i suoi insegnanti non hanno mai avuto nulla da ridire sul suo impegno costante e sulla sua brillante preparazione. Al contrario, entusiasti delle sue capacità, si sono sempre complimentati con lei, e con i suoi genitori: mamma Mimma e papà Vincenzo, gli unici che riescono a capire il suo codice linguistico, i suoi bisogni quotidiani. Loro, diversamente da quell'apparato burocratico che oggi le nega il diritto allo studio, non si sono mai arresi di fronte all'ostacolo della disabilità. E hanno cercato per lei un modo per soddisfare la sua insaziabile voglia di accrescimento culturale: grazie a una microcamera piazzata all'interno dell'aula, le hanno permesso di ascoltare per cinque anni le lezioni…

2 commenti:

  1. mi vedo già la risposta di chi ci comanda... Del tipo: «sì, ma CHI PAGA??» vale a dire "dovrò mica pagare io per mandare a scuola questa qui, con tutte le tasse che già sto pagando". Purtroppo, il mondo in cui viviamo è questo. (scegli tu il cretino che lo dirà o lo sta dicendo, purtroppo la rosa dei cretini è ampia)

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  2. ma se fosse figlia di o parente di magari si potrebbe fare, o se fosse uno spot elettorale per qualcuno.
    non perché è giusto o lo dice la Costituzione, solo se si può usare.
    che schifo.

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