lunedì 15 settembre 2014

La riforma degli esami di una ministra immatura - bortocal

ci risiamo, e rompo il silenzio sulle cose di scuola che mi sono imposto come preside in pensione perche` la situazione fa veramente schifo.
reduce dalle foto in topless dell’estate e dai successivi annunci di una riforma della scuola fantasma, la s-ministra Giannini annuncia giuliva che si prepara a terremotare la scuola italiana (l’entusiamo e` tutto diRepubblica): la scuola, terremotata ripetutamente da vent’anni e massacrata da un taglio di risorse continuo, ascolta rassegnata.
“Siamo avanti nella definizione di una nuova maturità”.
qualcuno informi la mistra che gli esami non si chiamano piu` cosi` da vent’anni, per favore.
“Non abbiamo voluto inserirne i dettagli nel dossier presentato il 3 settembre -  e perche`? -, ma non è detto - ! - che non possa entrare nel decreto legge che vareremo a inizio gennaio”.
leggo con curiosita` allora le anticipazioni della bomba…
Niente più convocazioni da lontano.
cioe` nella stessa provincia…
Nella stagione 2015-2016 dovremo tornare ai commissari interni,
ah gia`, la riforma degli esami fatta da Berlusconi, e poi cancellata perche` disastrosa e un regalo perfetto per scuole private e diplomifici vari; sai la novita`.
“L’esame di maturità deve perdere quell’aspetto da giudizio divino, che tra l’altro lo ha fatto diventare costoso.
Deve riprendere un ruolo di appuntamento di sintesi di un anno scolastico, addirittura di un ciclo”.
l’unica idea visibile e` chiaramente quella del risparmio, che per carita` potrebbe anche starci se una ministra avesse il coraggio di dire: siamo con le pezze al culo, per qualche anno dobbiamo raschiare il fondo del barile e dobbiamo per forza tornare ai commissari interni per risparmiare pochi milioni di euro: ci dispiace rendere gli esami una farsa, ma non possiamo eliminarli del tutto perche` stanno in Costituzione e questo articolo non abbiamo ancora pensato di cambiarlo...

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