domenica 13 novembre 2011

Pete Eckert, un fotografo cieco

Ho iniziato l’attività di fotografo solo dopo esser divenuto completamente cieco; prima mi dedicavo alla scultura e al disegno industriale. Sono sempre stato una persona dallo spiccato senso visivo e avevo iniziato a studiare architettura all’Università di Yale quando venni a sapere di essere affetto da Retinitis Pigmentosa, una malattia incurabile.
La vista che si riduceva velocemente mi costrinse presto ad abbandonare il mio lavoro da carpentiere, diventato troppo pericoloso, e la passione per le moto Guzzi. Le mie più grandi preoccupazioni divennero allora quella di guadagnarmi da vivere e quella di proteggermi; perciò ottenni un MBA e la cintura nera nelle arti marziali. Inizialmente cercai lavoro in banca; il master tuttavia non mi aiutò molto, nessuno era disposto ad assumere un lavoratore destinato a diventare cieco. Mi trasferii con mia moglie a Sacramento, città molto adatta ai non-vedenti per la sua struttura piatta e regolare, e lì trovai un posto nella pubblica amministrazione, proprio nel settore dell’assistenza ai ciechi, ma mi resi presto conto di quanto la burocrazia, il sistema statale fosse più un impiccio che un aiuto per il disabile in generale; in California l’85% dei ciechi era disoccupato.
Decisi così di licenziarmi per dedicarmi a qualcosa di più divertente.
Presi un cane-guida per acquistare maggiore sicurezza, ripresi le arti marziali e l’arte, cimentandomi con l’incisione del legno…
il sito di Pete Eckertci sono anche le sue foto

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