La Libertà Non Sta Nello Scegliere Tra Bianco E Nero, Ma Nel Sottrarsi A Questa Scelta Prescritta. (Theodor W.Adorno)
sabato 20 ottobre 2012
"Ici, on noie des Algériens", a Pont St Michel, il 17 ottobre 1961
Il 17 ottobre 1961 degli algerini che manifestavano per il diritto all’indipendenza sono stati uccisi in una sanguinosa repressione. La Repubblica riconosce con lucidità questi fatti. 51 anni dopo questa tragedia, rendo omaggio alla memoria delle vittime”. Poche righe, firmate François Hollande, per riconoscere, per la prima volta, i fatti del 17 ottobre 1961: quella sera, l’Fln, in guerra contro il colonialismo francese in Algeria, aveva organizzato una manifestazione contro il coprifuoco imposto agli algerini a Parigi. La repressione fu feroce, ma ancora oggi non c’è certezza sul numero dei morti, gettati nella Senna dai poliziotti su ordine del prefetto di Parigi, Maurice Papon (poi condannato per la deportazione degli ebrei della Gironda): all’epoca, le autorità avevano parlato di due morti, negli anni ’90 lo storico Jean-Luc Einaudi aveva valutato il numero a circa 250 persone, ma era stato contraddetto da un altro storico, Jean-Paul Brunet, secondo il quale il numero dei morti era tra 30 e 50... continua qui
En 1961, la nécessité d'une
solution négociée au conflit algérien s'est imposée. Des négociations ont été
officiellement ouvertes entre le gouvernement français et le Gouvernement
Provisoire de la République Algérienne le 20 mai 1961. Il est hors de
doute pour les participants que les négociations aboutiront à l'institution
d'un État algérien indépendant : les discussions portent sur les conditions
exactes de l'indépendance. Et pourtant c'est à partir de l'été 1961 qu'eurent
lieu les plus terribles violences que connut le territoire métropolitain
pendant la Guerre d'Algérie. C'est cette contradiction que met en évidence
l'examen des faits qui ont conduit aux massacres du 17 octobre 1961. lors
d’une manifestation non-violente contre le couvre-feu qui leur était imposé,
des dizaines d’Algériens étaient assassinés à Paris par des fonctionnaires de
police aux ordres de leurs supérieurs...
Francia, capitale dell'egalité!
RispondiEliminae che bel personaggio quel Maurice Papon: splendidamente riciclato da Vichy, ma senza perdere la sua essenza.....
anche in Francia i criminali venivano (vengono?)promossi, come da noi, d'altronde (penso a chi ha guidato la macelleria messicana di Genova)
RispondiEliminabello sapere che non siamo soli al mondo....
RispondiEliminaal peggio non c'è confine:(
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