mercoledì 22 gennaio 2020

Giorgio La Pira e Whatsapp - Miguel Martinez


Qualche giorno fa, ero alle Acli, che significa Associazioni Cristiane Lavoratori Italiane, a cui sono iscritto. Lo so, non mi definisco cristiano, ma per me, a Firenze, le ACLI ricordano uno straordinario gruppo di individui: Piero Bargellini, Giorgio La Pira, Fioretta Mazzei, Danilo Cubattoli detto “Don Cuba”. Se li cercate su Google, troverete soltanto riferimenti alle loro vite politiche, ma non coglierete le tracce che hanno lasciato, in silenzio, nel quartiere in cui vivo (leggi anche Il giardino magico di Firenze).
La Lory, che va sui sessanta, mi racconta di come lei, adolescente, ebbe a conoscere dei santi autentici, che le cambiarono la vita, e mi dice, “Mi chiedo sempre, chi sarei stata se non li avessi conosciuti?”. Penso a tutti quelli che ho conosciuto nel quartiere, che mi hanno parlato di questi santi. Una delle loro tracce è proprio il nostro giardino, che era il loro baluardo a Firenze: la figlia di Bargellini (la “Bocci” perché il babbo la considerava un bocciolo) mi donò anche una foto di lei ragazzina, assieme a La Pira, il giorno in cui quello spazio fu aperto.
Oppure c’è P., ragazzina povera di Grosseto che chissà che fine avrebbe fatto, se Fioretta non l’avesse accolta nel suo palazzo nobiliare al Canto della Cuculia: palazzetto nobiliare in cui la santa si accontentava di una stanzina modesta. Appena morì Fioretta, i suoi parenti sfrattarono tutte le ragazze che lei aveva accolto.
Tengo un piccolo corso d’inglese alle ACLI, per una decina di persone non giovanissime. Solo che la Lory non riesce a contattarle, perché da un giorno all’altro, Whatsapp le ha mandato una notifica che dice all’incirca,
“Ci dispiace, non ci puoi più raggiungere perché i nostri aggiornamenti non sono sopportati dal tuo smartphone”.
Ora, alla Lory posso suggerire di cercare di fare come me, che vivo senza smartphone, ma il mondo è più grande di noi. E mi vengono in mente un sacco di mentre…
Mentre a Davos i signori della Terra sorridono a Greta Thunberg e sognano appalti verdi che decuplichino i loro profitti…
Mentre nel Congo i bambini vengono mandati a tirar fuori il coltan con le mani…
Mentre il Comune di Roma non sa più dove buttare i rifiuti di milioni di cittadini…
Mark Zuckerberg, campione del progressismo politicamente corretto, dice a qualche miliardo di esseri umani di buttare nella pattumiera i loro telefonini, per comprarne altri, se no stronca da un istante all’altro persino i loro corsi di inglese.
mentre mentre, si vota in Emilia Romagna, e mi chiedo come si possa condurre un’intera campagna elettorale senza accennare, né da una parte né dall’altra, a una questione così enorme. Mi direte, non è tema da elezioni regionali, forse è vero; ma è tema da guerra planetaria.

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