venerdì 23 dicembre 2011

Piccola Compagnia Instabile

...Insomma, da leccarsi i baffi per buona parte. Togliamo la mancanza del libretto ed alcuni difetti di pronuncia irrinunciabili per i pugliesi, qualche "s" troppo sibilata e le "o" più sbagliate di quante ne sbaglia un lombardo (a sorprese qui c'è un eccesso di "o" aperte). Ma ci resta un rimpianto. Un disco di questo tipo, di buona musica, colta e gentile, con testi importanti e che trattano di temi sociali siamo costretti ad andarlo a scovare in fondo agli scaffali di uno spacciatore di dischi? Se album del genere non arrivano neanche a Bielle come fanno a circuitare un minimo? Non ci sono le radio, non ci sono i giornali, non ci resta che la rete, dove però la musica, la buona musica deve girare ed essere conosciuta...
da qui



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