domenica 10 giugno 2012

effetti collaterali

... Record di suicidi tra le truppe americane. Non accadeva da un decennio che tanti soldati Usa, la maggior parte dei quali dispiegati in Afghanistan, si togliessero la vita. Nei primi 155 giorni del 2012 ben 154 membri delle Forze armate statunitensi (l'anno scorso erano «solo» 130) si sono uccisi. In media un suicidio al giorno. Cifre che hanno sbalordito anche i capi militari americani che non si aspettavano un'impennata così vertiginosa. Nei due anni precedenti infatti il tasso di suicidi tra le truppe si era stabilizzato e gli analisti del Pentagono avevano pronosticato per il 2012 un'inversione di tendenza.
Il numero dei soldati che si suicidano è superiore del 50% rispetto a quello delle truppe americane uccise dai talebani sui campi di battaglia in Afghanistan. Secondo i funzionari statunitensi le cause del fenomeno sono molteplici. I soldati più esposti sono quelli che hanno alle spalle più anni di combattimento. Ma una parte sostanziale dei militari che si tolgono la vita sono persone che non hanno mai combattuto in prima linea. Tra le altre motivazioni di questo impressionante picco di suicidi ci sono lo stress prolungato per piu' di un dislocamento al fronte, problemi post-traumatici, abuso di farmaci e la debole economia americana che spesso non riesce a offrire un nuovo lavoro ai veterani una volta che questi sono tornati in patria: «A questo punto siamo molto preoccupati - ha dichiarato Jackie Garrick, capo del nuovo ufficio della Difesa che si occupa di prevenire i suicidi nell'esercito - Le statistiche ci dimostrano che sono sempre di più i soldati che si uccidono, mentre eravamo certi che il tasso quest'anno sarebbe diminuito». ...
da qui

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