giovedì 14 aprile 2016

Cesoie – Erri De Luca

Medici Senza Frontiere pensa di offrire ai profughi delle cesoie contro i reticolati che li respingono. Sono strumenti di prevenzione infortuni, perché scavalcano ugualmente, ferendosi. Le cesoie sono democratiche, permettono a tutti il passaggio, non solo agli atleti. La specie umana forse proviene dal mare, ma diversamente dai pesci non si fa ostacolare né irretire da barriere.
Il 17 aprile, referendum contro le trivellazioni petrolifere marine a vista spiaggia, è utensile democratico simile alle cesoie. Serve per tagliare le reti delle concessioni a prezzi stracciati, recidere i reticolati degli interessi loschi tra pubblici poteri e privati petrolieri. Sette Regioni d’Italia hanno messo in mano ai cittadini un buon paio di cesoie per liberare il mare dai suoi guastatori. Tagliare concessioni che si rinnovano per inerzia anche dopo scadute, tagliare la strafottenza con cui si lasciano 64 piattaforme esaurite, a marcire in mare. Tagliare l’arroganza che dichiara strategica la svendita di beni primari: mare, acqua, pubblica salute. Le cesoie stanno diventando simbolo di riscatto, presto saliranno sulle bandiere e sui simboli dei movimenti nuovi. Sventoleranno libertà.


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