venerdì 18 maggio 2012

Condor spirits


Urlargli "avvoltoi" è facile. Ma non si rischia il moralismo quando un solo investitore incassa 400 milioni da uno Stato che non ha più soldi per pagare gli stipendi, e oltre metà è lucro di un anno di "investimento". Esentasse, perché l'investitore è un esiliato fiscale dagli Stati Uniti alle Cayman (a bordo del suo 70 metri, vent'anni fa). La storia di Kenneth Dart, dell'omonimo fondo riuscito martedì a ottenere un rimborso integrale di bond greci che non consegnò alla ristrutturazione di marzo, sembra fatta per irridere i greci che soffrono, e gli europei di creanza. "Due cose i greci non sopportano più - dice un ateniese di adozione - i tedeschi che parlano di austerità e gli avvoltoi finanziari che ci speculano". Tant'è.

Il colpo di Dart
Kenneth Dart li ha nei geni, gli animal spirits. Il nonno si affermò con le targhette di riconoscimento per i militari prima della Guerra. Il padre inventò Styrofoam, da cui Dart Containers, colosso mondiale dei contenitori in plastica. Lui, terza generazione, sotto bandiera caymanese pratica finanza creativa e immobiliare. Non ha inventato niente Dart. Ha comprato l'anno scorso, pagando circa il 60% del valore nominale, bond greci, ha incassato rendimenti a due cifre. Ha resistito allo stralcio del debito, quando il governo chiese un taglio del 75% nominale (operazione "spintanea", fatta digerire a banche e investitori ma senza obblighi formali, che avrebbero fatto scattare il default paese). Creditori per 177 miliardi hanno ingoiato il boccone ma altri 6 miliardi non sono stati consegnati, sfidando le minacce di Atene: "Non vi rimborseremo più". Sapevano, gli audaci, che la legge internazionale era dalla loro parte e che per non rischiare azioni legali con possibile default la Grecia avrebbe ripagato per intero. Puntualmente, il 15 maggio il governo Papademos, o quel che ne resta, ha pagato: "Ma l'accaduto non costituisce precedente per il futuro". A settembre scade un'altra tranche…

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