giovedì 24 maggio 2012

in Quebec


Centesimo giorno di manifestazioni in Quebec contro l’aumento delle tasse universitarie dell’80 percento deciso dal Primo Ministro e capo del Partito Liberale, Jean Chares. Dopo tre mesi di proteste e prove di dialogo che non hanno sortito alcun risultato, soprattutto a causa dell’intransigenza del Primo Ministro, il confronto tra studenti e governo ha assunto contorni sempre più aspri. Quasi cento dimostranti sono stati arrestati ieri a margine della grande manifestazione che ha portato in piazza circa 250mila persone.
Oltre alle misure in tema d’istruzione, le proteste si sono concentrate contro la legge d’emergenza 78, approvata il 18 Maggio dall’Assemblea Nazionale del Quebec per porre fine agli scioperi e inasprire le pene contro i dimostranti. Nonostante tutto, l’entrata in vigore della “Loi 78”, che secondo il professore di diritto civile all’Università di Ottawa, Charles Panaccio, “concorre a instaurare un regime di repressione e paura”, non ha fermato le 250mila persone che ieri sono scese in piazza a Montréal. Infatti, contravvenendo alle disposizioni della legge speciale, la quasi totalità dei manifestanti ha deciso di non seguire il tragitto concordato con le forze dell’ordine e ha deviato per altre vie, mandando in tilt il traffico cittadino...

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