lunedì 2 giugno 2014

Azazel - Youssef Ziedan

Ipa è un povero monaco, che parte dal sud dell'Egitto, vuole fare il medico, arriva ad Alessandria, conosce Ottavia e Ipazia;  dopo il loro assassinio, mandante Cirillo, fugge e arriva in Palestina e ad Antiochia, ospite di un monastero, inviato da Nestorio.
Ipa si trova in mezzo a dispute teologiche che forse non capisce troppo, in realtà sono guerre per bande e i concili sono sfide e duelli, e i perdenti di quelle dispute perdono a volte anche la testa.
"Azazel" si legge davvero bene, qualcuno l'ha paragonato a "Il nome della rosa", avventura, amori e teologia stanno bene insieme, Ipa, con il suo diavolo Azazel, si trova a testimoniare di un periodo storico e di vicende nelle quali si trova, suo malgrado, coinvolto - franz






Certi libri sono un segno dei tempi: non sarà un caso il grande interesse mostrato dal pubblico per la figura di Ipazia, per la ricostruzione della Alessandria del V sec. per il cristianesimo delle origini. Film come Agorà o le inchieste sul cristianesimo primitivo di Corrado Augias hanno mosso molte persone verso questi argomenti.
Il romanzo di Ziedan ha un in più: è un testo che narra la storia di un monaco cristiano egiziano del V secolo scritto da un musulmano, insigne docente di filosofia islamica e sufismo, attualmente anche direttore del Centro dei manoscritti e del museo affiliato alla Biblioteca d'Alessandria.
Il romanzo ha vinto il premio come miglior romanzo arabo del 2009 e ha suscitato, al pari del film Agorà di Amenabar notevoli polemiche, soprattutto con la chiesa copta d'Egitto.
Certo è che noi lettori  siamo in compagnia del santo monaco eremita Caritone o del terribile vescovo Cirillo, del vescovo Ario e del patriarca di Costantinopoli Nestorio, dormiamo nella strettissima cella del protagonista Ipa, visitiamo con i suoi occhi Gerusalemme e la maggior parte dei luoghi sacri di Palestina, siamo tra le rovine degli antichi templi egiziani o navighiamo sul Nilo verso l'isola Elefantina. Un affresco storico di eccellenza, condotto con una precisione quasi maniacale: un polpettone per professori, si potrebbe pensare....
Invece no, è un appassionante lettura delle esperienze di un uomo dalla giovinezza alla maturità, dei suoi dubbi di fede, dei drammi della sua esistenza, dei suoi slanci erotici e dei suoi pentimenti, della grande storia d'amore vissuta con la giovane vedova Marta, sullo sfondo di un'epoca piena di rivolgimenti storici, economico-sociali, religiosi e spirituali. Teatro di questi avvenimenti, le grandi città di Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Edessa, Efeso, Gerusalemme e sullo sfondo il potere nascente del papa romano e le alleanze politiche dei patriarcati…

Ipa ha conosciuto i sussulti dell'angoscia e i fremiti della passione. E gli orrori si sono impadroniti a tal punto della sua anima che gli sembra a volte di parlare con Azazel, il diavolo in persona. Affascinante racconto delle peripezie umane, sentimentali e religiose di un monaco, sullo sfondo degli appassionanti conflitti dottrinali tra i Padri della Chiesa e dello scontro tra i nuovi credenti e i tradizionali sostenitori del paganesimo, Azazel è una di quelle rare opere letterarie capaci di gettare uno sguardo profondo e originale sulla Cristianità e l'Occidente, e di raccontare un'epoca in cui le pagine della storia avrebbero potuto essere scritte diversamente.

Il libro è un romanzo storico che fa trasparire in ogni pagina la solida formazione del suo autore e la consuetudine che egli ha con gli studi sul cristianesimo antico e sulle radici dell’islam. Ziedan, classe 1958, professore di filosofia islamica e sufismo nonché direttore del Centro dei manoscritti e del Museo affiliato alla Biblioteca d’Alessandria, ha vinto nel 2008 il premio internazionale per il miglior romanzo in lingua araba, con questo testo, divenuto il primo best-seller che ritrae con grande maestria l’intera cultura mediterranea, tra Alessandria e Gerusalemme, Efeso e Aleppo…
da qui

2 commenti:

  1. Davvero un libro affascinante. Grazie della segnalazione!

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    1. una bella sorpresa, non lo conoscevo, ero passato a salutare un amico libraio, me l'ha consigliato, adesso sono io che diffondo:)

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