mercoledì 31 gennaio 2018

Il cinema della felicità - Maurício Gomyde

Pedro è un giovanotto che ama il cinema quanto se stesso, forse di più, fa un cineforum per qualche appassionato, vende e consiglia i film, in un noleggio di dvd, sa cosa dare a ciascuno, vive con un padre che fa il cuoco, a cui dà una mano, quando serve, e una madre un po' assente, ha un grande amico, Fit, e poi appaiono due ragazze, Mayla e Cristal.
succedono tante cose e poi i quattro gireranno un film straordinario.
Pedro sembra di conoscerlo, o averlo conosciuto, uno così.
magari un giorno ci incontreremo, in qualche cinemino sgarrupato, dove proiettano quei film che non arriveranno nelle multisale, peggio per le multisale. 
forse Pedro è il protagonista di Cut, di Amir Naderi, chissà se lo sa.
un bel libro, merita, per chi ama il cinema vale ancora di più.





In sala le luci si sono appena abbassate. È il giorno di «Cinema felicità», il cineforum più amato da tutti coloro che stanno attraversando un momento difficile: basta guardare le immagini sullo schermo per dimenticarsi dei problemi e ritrovare il buonumore. Lo sa bene il giovane Pedro che con il cinema ci è cresciuto. Negli anni ha imparato che i film sono in grado di guarire le ferite. Di mostrare il lato positivo anche nei momenti in cui la vita sembra in bianco e nero. Per questo, da quando gestisce un videonoleggio, ha deciso di trasformare la sua passione in una missione: aiutare le persone con i suoi consigli da esperto cinefilo e far tornare il sorriso a chi credeva di averlo perduto per sempre. E allora L’attimo fuggente diventa la scelta giusta per coloro che devono imparare a cogliere le occasioni quando si presentano, senza rimandare. Per ricordarci che non si deve mai perdere la speranza, c’è la cura Forrest Gump, mentre come rimedio alla pene d’amore basta gustarsi Casablanca dall’inizio alla fine. In una parola, c’è il film giusto per ognuno di noi. 
Ma adesso Pedro ha scoperto che sta per perdere la vista. Adesso è lui ad aver bisogno di aiuto. E non può che rivolgersi al cinema. Armato solo di cinepresa, parte per un viaggio che lo porterà a girare un film con un copione a dir poco originale: la vita e la sua imprevedibilità. Perché non è mai detta l’ultima parola. Anche nei momenti più bui, se crediamo nell’amore e nell’amicizia, troviamo sempre il modo per ricominciare…

…Il cinema della felicità è un libro fresco che, seppur con toni delicati e frizzanti, affronta la disperazione e quesiti esistenziali profondi offrendo una formidabile arma di salvezza a tutti coloro che perdono la parte migliore dei propri occhi. Con il più semplice, leggero e fluente dei linguaggi, “Il cinema della felicità” è di sicuro il libro giusto per tutti coloro che sono alla riscoperta della bellezza e della meraviglia del mondo: è la chiave per ripartire con occhi nuovi, la combinazione degli ingredienti perfetti per le nuove vite.
Mauricio Gomyde, scrittore e musicista brasiliano è diventato ben presto uno degli autori più apprezzati e contesi del nostro  panorama letterario, affermandosi come un vero e proprio fenomeno  per la sua capacità di immediatezza. Definito il regista delle parole, colui che compie il miracolo di far credere alla persone ciò che è quasi impossibile da dimostrare e che ci offre uno dei ruoli più ambiti, quello da protagonista, nel più bello dei film: la vita.
Buona visione.

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