sabato 13 gennaio 2018

Sbatti l’Anvur in prima pagina: il copia-incolla di Miccoli nel mirino di Corriere, FQ e Repubblica - Roars



Lunedì 8 gennaio si insedierà Paolo Miccoli, sotto accusa per aver fatto copia-incolla nel suo report di presentazione del programma” (Anna Maria Liguori, la Repubblica, 6 gennaio 2018). “Il nuovo presidente dell’agenzia che valuta l’università italiana e stabilisce le regole per i concorsi a professore universitario -l’Anvur del ministero dell’Istruzione-  sarà un accademico che ha superati il limite d’età che la legge consente per ricoprire la carica di presidente. E che ha copiato in un concorso pubblico. Si tratta di Paolo Miccoli” (Laura Margottini, il Fatto Quotidiano, 19 dicembre 2017). “… il professor Paolo Miccoli è stato non solo accolto nel consiglio ma ora addirittura promosso … Nonostante la denuncia del plagio, nove passaggi presi qua e là su un totale di sei pagine, fosse stata raccolta a suo tempo dal M5S e girata a tutti i componenti della Commissione cultura «prima» della nomina … Nonostante un servizio di Gaetano Pecoraro delle Iene … chiuso con la scusa rovinosa arrangiata dal professore: «Ho solo sbagliato a non mettere le virgolette». Parole che costerebbero a un laureando preso in castagna la bocciatura e la cacciata dall’aula” (Gianantonio Stella, Corriere della Sera, 6 dicembre 2017). Questo è quello che scrive la stampa nazionale su Paolo Miccoli, che da domani 8 gennaio succede ad Andrea Graziosi come presidente dell’Anvur. Tutti articoli con richiamo in prima pagina.

E la Ministra Fedeli? «Ho scoperto in questi giorni una vicenda del 2016 che io non ho gestito: comunque tutti gli atti di fronte alle Commissioni parlamentari e la firma del Presidente della Repubblica sono avvenuti nella massima trasparenza» (la Repubblica, 8 dicembre 2017). Una trasparenza che non doveva essere sembrata così massima a quei deputati che, più di due anni fa, avevano depositato la risoluzione 7-00785, in cui, oltre a denunciare il copia-incolla di Miccoli, si impegnava il Governo a “rendere pubblici i criteri di scelta adottati dal Ministro” e ad “assumere iniziative per verificare la correttezza e la bontà degli elaborati prodotti dagli aspiranti consiglieri“. Se si va a controllare sugli Atti della Camera dei Deputati lo “stato iter” di quella risoluzione, si legge: IN CORSO. Nel frattempo, il consigliere Miccoli (incarico da 178mila Euro annui) è stato promosso a Presidente (210mila Euro). A titolo di paragone, Mattarella guadagna 238mila Euro.

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