lunedì 10 febbraio 2020

IN ONORE DI LI WENLIANG - Pabuda

quando muore un dottore
com’è morto
il dottor Li,
quando muore un combattente
combattendo
senza spada, senza mitra,
senza carro armato
né drone
ma solo con: occhi attenti,
mani sensibili e passione
studi di anni su libri e malati,
memoria di casi,
somiglianze e differenze,
siringhe, provette,
entusiasmo ed esperienze,
ecco: quando muore
combattendo così
un giovane combattente
io penso
al mestiere complicato
di mio padre,
penso agli specialisti
che ti mettono il nervoso
perché fanno ipotesi
diverse tra di loro,
penso al sorriso
del mio medico di base
e al grande infettivologo
che ogni mattino scrutava
le mie reazioni
alle cure che con me
trepidante sperimentava
un po’ a tentoni.
penso alle infermiere
e alle dottoresse –
poco più che ragazze –
che per curare la gente
nella bolgia
del pronto soccorso
senza risparmiarsi
diventano pazze.
insomma, penso
che a tutti i guerrieri
che non fanno guerre
ma curano malati
dovremmo dar retta,
dovremmo essere grati.

da qui

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