giovedì 26 aprile 2012

"Children of the Rainbow" a Oslo




Mentre a Oslo prosegue il processo a carico di Anders Behring Breivik, migliaia di persone si sono riunite nel cuore della capitale norvegese per manifestargli il proprio disprezzo cantando la canzone che odia di più. Si tratta di Children of the rainbow (Bambini dell'arcobaleno), adattamento di un brano del cantautore americano Pete Seeger, che il fanatico di estrema destra aveva detto di detestare perché utilizzata come subdolo metodo d'indottrinamento marxista. Popolarissima in Norvegia, la canzone è opera del cantante folk locale Lillebjoern Nilsen. "Vivremo insieme, ognuna sorella e ognuno fratello, piccoli figli dell'arcobaleno e di una terra verde", recita il ritornello: un inno all'integrazione e all'eguaglianza. Il killer, 77 morti complessivi nelle due stragi del 22 luglio scorso, una settimana fa in aula disse ai giudici che si tratta di "un ottimo esempio d'infiltrazione marxista nella scena culturale" e di un "tipico caso del lavaggio del cervello imposto agli scolari norvegesi". Nilsen ha respinto con fermezza una tale interpretazione e, con l'aiuto di due volontari, ha lanciato su internet una campagna per promuovere la manifestazione, battezzata "Riappropriamocene", che si è tenuta in una piazza non lontana dal palazzo di Giustizia. Eventi simili sono stati allestiti anche in diverse altre località norvegesi.
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