sabato 10 maggio 2014

Diario arabo. Tra il serio della guerra e il sacro del Corano – Igor Man

scritto nei giorni della prima guerra in Iraq, si ritorna a quei giorni.
Igor Man scrive di attualità, ed è affascinante leggere le cose di cronaca raccontate in un modo che è già storia.
e la frase del Corano alla fine di ogni pagina è davvero un bel colpo  - franz



…Diario arabo non è però un semplice resoconto di guerra, anzi, delle vicende belliche Man non parla quasi mai. E’ piuttosto un tentativo, direi riuscito, di spiegare a noi occidentali il pensiero e la cultura araba attraverso il Corano, i cui versetti sono riportati, in modo pertinente, in chiusura di ogni articolo. Versetti che paiono guidarci, nello stabilire quale atteggiamento sia lecito tenere nei confronti del mondo islamico, poiché Igor Man non li usa soltanto per decifrare i comportamenti del defunto Saddam Hussein, per condannare od assolvere, ma si rivolge anche al lettore occidentale, che può così comprendere, seppur parzialmente, il contenuto del Corano, apprezzarne la profondità, il senso della giustizia, ma soprattutto, capire l’omologia esistente, nelle società islamiche, tra religione e mondo. La politemia di questo libro sacro ai musulmani, conduce in realtà verso una visione trasversale della storia. La ricerca dei segni divini che permeano l’universo – testimonianza del divino – dovrebbe occupare l’esistenza di ogni credente dell’Islam. Invece, grazie all’opera di persone come Saddam, i segni vengono confusi, o meglio si fanno passare atrocità e ingiustizie sotto l’egida del divino. Ecco perché Man conclude ogni articolo con un versetto del Corano: è la sua pietra di paragone, il castigo annunciato per gli empi, il premio per i giusti…

2 commenti:

  1. Igor Man: un grande del giornalismo italiano. Ho amato la sua scrittura.

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