venerdì 9 luglio 2021

Il j’accuse di Del Boca: “quella era l’Italia peggiore” - Gianfranco Pagliarulo

  

Revisionismi e faziosità non hanno permesso al nostro Paese di fare i conti con il passato. Nel 2009 in una intervista di Gianfranco Pagliarulo tratta da “Italiani brava gente? Viaggio nel cuore di tenebre degli italiani”, Itsos Albe Steiner Comunicazioni multimediali, lo storico Angelo Del Boca sfata il mito di “tutti brava gente” che ha accompagnato le vicende del Regno a partire dal 1861 con l’Unità fino al secondo dopoguerra.

Del Boca: “Uno dei progetti del fascismo in Etiopia era la sostituzione etnica: gli italiani al posto della popolazione locale”

Lo studioso ripercorre i fatti: genocidi, deportazioni, maltrattamenti dei prigionieri, uso massiccio dei gas in Africa autorizzato direttamente da Mussolini, campi di concentramento, numeri dei morti e nomi dei generali complici dei massacri. Documenta il perché, con stereotipi e falsità, intere generazioni di classi dirigenti si sono autoassolte e quei crimini spaventosi contro civili (bambini compresi) e oppositori, sono sempre rimasti impuniti.

Una parte della conversazione è dedicata alle foibe, dramma dalle radici lontane. Del Boca racconta lo sterminio di un intero popolo in Slovenia, le condizioni inumane in cui vennero costrette le persone recluse, addirittura peggiori di quelle dei lager nazisti.

Le foibe furono la reazione di una popolazione che per anni aveva dovuto subire soprusi e violenze e che si “vendicò” in due momenti, nel 1943 e nel 1945. Senza dimenticare i 350mila italiani costretti a lasciare quelle terre pagando per responsabilità prima sabaude poi fasciste. “Solo conoscendo la storia – spiega Del Boca –si può comprendere il perché di tanto odio”. Infine affronta il tema della rimozione collettiva,  alimento della marea montante di revisionismi e della pericolosa riabilitazione dei fascismi.

Buona visione.

 

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