domenica 25 settembre 2022

Guerre: il pastore cerca sempre di convincere il gregge che gli interessi del bestiame e i suoi sono gli stessi

articoli e video di Markus Andersson, Fulvio Scaglione, Alberto Negri, J. Measheimeir, Tonio Dell’Olio, generale Bartolini,Guido Salerno Aletta, Gianandrea Gaiani, Evgenij Maslov, Vittorio Rangeloni, Davide Malacaria, Giulio Chinappi, Manlio Dinucci, Stefano Orsi, Angelo Baracca, Dario Lo Scalzo, Marco Ludovico, Roberto Mazzoni, Francesco Masala, Totò


Io non sono Pasquale – Francesco Masala

…In una civiltà morente, il prestigio politico è la ricompensa non del diagnostico più sagace, ma di chi si comporta con più tatto al capezzale. È la decorazione conferita alla mediocrità dall’ignoranza…

da La maschera di Dimitrios, di Eric Ambler, 1937 (pag. 57, edizione 2004)

Il caso del rapporto della Rand corporation è interessante.

Se pure non fosse vero è verosimile, e quello che descriverebbe ex-ante è la sintesi di quello che sta succedendo ed è successo, cioè qualcuno ha scritto quello che è successo con una data di qualche mese fa.

Le classi dirigenti dei paesi europei della Nato non capivano che dal 2014, per otto anni, la politica della Nato, attuata dall’Ucraina, è stata quella di costringere la Russia ad intervenire?

Ci sono riusciti, e dopo tanti anni sono stati felici di combattere un invasore diverso da loro stessi.

A me viene in mente Totò:



I Paesi europei sono come Totò, entrano in una recessione pluriennale ridendo, loro non sono Pasquale, noi non siamo Pasquale.

Quando capiranno che tutte le armi che mandano in Ucraina contro i russi servono solo per sparare contro i paesi europei, che sono in un gioco più grande di loro, sarà troppo tardi.

E quando il mantra dell’integrità territoriale diventerà carta straccia, venerato solo dal 24 febbraio dai paesi della Nato, verranno rimpianti con copiose lacrime, un fiume di lacrime,  gli accordi di Minsk, tutti vogliono la pace, ma gli accordi di Minsk erano un accordo di pace, mai rispettato.

Il punto gravissimo è che le classi dirigenti europee hanno scelto senza obiezioni la guerra per procura (la chiamiano così gli irresponsabili, che credono di avere le mani pulite) contro la Russia, come se non ci fosse un passato e un futuro, e tutti noi cittadini lo subiremo sulla nostra pelle per molti anni.

Trattare così il proprio paese e i propri cittadini è proprio alto tradimento.

Ma niente fucilazioni, per carità, l’Europa ha radici cristiane, ci dicono ogni giorno.

Cosa c’è di meglio di una crocefissione in prima serata in tv, è una bellissima idea di George Carlin, mutatis mutandis, quella della crocefissione.

Una ventina di politici, europei e italiani, una volta alla settimana, per un anno, che pena esemplare e istruttiva!

 

siamo entrati in possesso di una lettera, che riproponiamo:

L’Impero scrive a Zelensky

Evitando tutte le formalità, vogliamo ricordarti i termini del nostro accordo.

Tu fai quello che diciamo noi, ti abbiamo dato tutto quello che volevi, hai ville milionarie in molte parti del mondo, non devi dimenticarti mai che noi siamo il produttore e il regista, tu un mediocre attore, il più pagato del mondo.

Ricordi quando volevi fare la pace con Putin, ad aprile? Ti abbiamo mandato con urgenza Boris, che ti ha rimesso sulla retta via.

Avrai letto il nostro piano, quello della Rand, l’abbiamo reso pubblico solo adesso, non potevamo prima, come capisci benissimo.

Otto anni di provocazioni contro i russi, ce ne hanno messo per intervenire, il nostro piano è quello di distruggere la Russia, come piace a voi stati dell’Est e rubare tutto il possibile, siamo i migliori in questo, lo sanno tutti. Quello che non si sapeva pubblicamente e che il rapporto della Rand ha reso chiaro, per chi non l’aveva capito, il nostro piano ancora più importante, è quello di rovinare la Germania (e quindi l’Europa), mors tua vita mea, è la legge dei vampiri.

Chissà se capisci di economia, stavamo per crollare economicamente quando qualcuno (non diremo mai chi) ha pensato a una cosa impossibile da pensare prima, agli attentati dell’undici settembre. Da lì siamo rinati, ma non può durare per sempre, l’economia e il dollaro erano di nuovo in una crisi crescente e irreversibile.

E abbiamo “scoperto” l’Ucraina, un perfetto shithole country (come vi chiama il nostro presidente Trump), da sfruttare e poi gettare nel cesso.

Ora, strapagato Zelensky, non ci rompere le palle con i 60 o 70 mila soldati ucraini morti, poverino, non capivi che le bombe atomiche russe cadranno sull’Ucraina, noi continueremo a provocare, in questa bellissima guerra per procura, nessun soldato dei nostri è tornato in un sacco nero di plastica, la Russia sarà la pecora nera, la Germania è fottuta (e i paesi europei con lei), se l’Ucraina sparirà dalle carte geografiche a noi non interessa.

Tu continua a fare il chiagne e fotte in tutto il mondo, sapevi che il tuo è un numero senza rete, o continuerai con le standing ovations, o finirai ammazzato, tutto può succedere.

Per questo ti invitiamo, Zelensky, a non prendere iniziative che l’Impero non voglia.

...continua qui


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