martedì 28 ottobre 2014

Un pirata piccolo piccolo – Amara Lakhous

Hassinu racconta in tre giornate una città e un mondo che diventa insostenibile e l'unica via di salvezza è la fuga.
ha qualche amico, qualche parente, un lavoro che sta per evaporare, vive in una società corrotta e violenta, in un mondo che non è tanto estraneo al nostro, in parte almeno.
si sentono arie di Albert Cossery e Nagib Mahfuz e Alaa al-Aswani, di quel mondo urbano delle città dell'Africa del nord (o del Mediterraneo del sud, a scelta).
parafrasando Bertolt Brecht si può dire che "Sventurata è la terra che produce emigranti e profughi".
non è perfetto, ma è un libro che merita - franz






…Hassinu è un pirata piccolo piccolo, chiuso dentro i suoi comportamenti ossessivi, i rituali religiosi svuotati di significato autentico, i pensieri e i comportamenti ipocriti simili a quelli degli altri, baciapile e trasgressivo insieme, debole e vigliacco, non è capace di combattere e vedersi in una dimensione collettiva di lotta, perché è troppo deluso e l'orizzonte lo schiaccia con la sua piattezza. Capace solo di proposte paradossali quali gare di sonno contro la disoccupazione o la riduzione delle baguette per famiglia allo scopo di  ridurre le nascite. Forse, semplicemente, non sono ancora i tempi.
Il romanzo termina, in una malinconica depressione,  con una solenne ubriacatura in compagnia di un giovane che pensa che l'unica possibilità sia andarsene e migrare e di un vecchio con lo sguardo rivolto unicamente al passato. Un po' di speranza? Forse...
Il traduttore ha fatto miracoli per rendere questo linguaggio convulso e frammentato, scritto originariamente in arabo algerino e non in arabo classico, con un mix di registri alti e bassi: doppiamente coraggioso l'autore per il contenuto e la lingua non convenzionale. Il testo è corredato da una introduzione dello stesso  autore e da una postfazione del traduttore: il resto lo apprenderete lì.

…La storia si svolge in tre giorni: giovedì 27 febbraio, venerdì 28 febbraio, sabato 29 febbraio, giorno in cui il protagonista compie gli anni, in teoria ogni quattro anni, essendo l’anno bisestile. Hassinu quarantenne è nell’età in cui il profeta Maometto ricevette la Rivelazione, lui, invece, è un impiegatuccio piccolo piccolo che lavora alle poste. Scapolo in una società in cui l’essere celibe è visto come motivo di disordine…

… Romanzo divertente per l’uso di un linguaggio semplice, senza fronzoli, diretto, colorito (si pensi solo a tutte le volte che chiama in causa il suo “Fertàs”) e che riesce a trattare gli argomenti seri in modo leggero provocando, grazie anche all’ironia propria dell’autore, più di un sorriso.
E con questa ironia che fa sorridere in molti casi (anche se spesso di un sorriso amaro), l’autore riesce a mettere in evidenza la corruzione, il marcio e le storture di una cultura che tende a privilegiare poche persone a scapito della stragrande maggioranza della popolazione, mettendo in evidenza come soprattutto le donne siano colpite in quanto considerate socialmente inferiori e in quanto costituiscano a volte il bersaglio più facile su cui abbattersi…
da qui

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