mercoledì 9 agosto 2023

poesie di Ferruccio Brugnaro

 

Compra, consuma sempre 

Compra, compra più che puoi
consuma, consuma. Chiavatene
di qualsiasi rapporto.
Schiaccia tutto e tutti
compra sempre, porta tutto a casa
più che puoi.
Riempiti, riempiti con avidità.
Non guardare in faccia
nessuno.
Circondati di alte mura
che non ti raggiunga l’erba
o voce umana
affonda, affonda nella merda
più che puoi.
Sta bene in guardia
compra, porta a casa
consuma sempre.
Guarda in giro, sta attento
che non ti derubino
schiaccia
qualsiasi fiore
qualsiasi pianta.
Compra compra sempre
porta a casa
più che puoi
consuma consuma
affonda, affonda nella merda
merda merda merda.

 

 

Sono sempre stato da una parte sola 

Non è vero, non è vero
che sono contro tutto e tutti.
Questo è falso.
È una misera
giustificazione
per colpire.
Sono sempre stato da una parte
sola
questo sì
sono sempre stato con i minatori
la gente più sfruttata
della terra
di cui nessuno parla più
sono sempre stato con i contadini
più poveri
schiaffeggiati e uccisi
mille volte al giorno,
sono sempre stato con i miei compagni
operai turnisti,
i compagni operai delle imprese
d’appalto,
sono sempre stato
per un mondo
che capovolga questo
triste e senza amore

 

 

Tutti assolti al processo per le morti al petrolchimico 

Lavoravamo tra micidiali veleni
sostanze terribili
cancerogene.
Non affermate ora
furfanti
ladri di vite
che non c'era alcuna certezza
che non c'erano legislazioni.
Non dite, non dite che non sapevate.
Avete ammazzato e ammazzate ancora
tranquilli indisturbati
tanto
il fatto non sussiste.
I miei compagni morti non sono
mai esistiti
sono svaniti nel nulla.
I miei compagni operai
morti
non possono tollerare
questa vergogna.
Non possiamo sopportare
questo insulto.
Nessun padrone
nessun tribunale
potrà mai recingerci
di un così grande
infame silenzio.

  

Bracciante, raccoglitore di stracci 

Bracciante, raccoglitore di stracci
operaio degli altiforni
pescatore
venditore abusivo di crostacei.
Mio padre
era così
adoratore del sole, adoratore
delle barene
silenzioso
fanatico del mare.
Non ha mai parlato
con nessuno
analfabeta
credente solo nella vita
solo nel suo trascinare
inquietante
dai primi cenni dell’alba
ai tramonti fondi.
Mio padre
così come è stato dentro
in questo mondo torbido
senza chiedere niente a nessuno
stanotte è sceso nel tempo
profondo
nei cieli grandi che lui guardava
per ore e ore
negli universi incandescenti e amati
con dura segretezza.
Non sono triste
sono felice
contento
me lo risento dentro tutto
irruentemente
ora
con suo canto dalla nostra cucina nera
e senza finestre.
Il suo canto, più che un canto
il suo era ed è
un grido, un urlo selvaggio
denso
che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell’emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.

da qui

 

 

L'ho sentito implorare con durezza

L'aria oggi puzza di uova marce

è infetta

di tetraetile idrocaburi

catrami.

Ho raccolto dal cemento ora

un minuscolo uccello

rosso grigio

tutto tremante

ha gli occhi quasi chiusi

e il becco pieno

di schiuma verdastra.

Forse ha mangiato

qualche granulo

di zolfo

forse qualche altro veleno

terribile.

L'ho sentito implorare

la mia mano

con durezza

l'ho sentito piangere

a dirotto

come un cielo

scrosciante

senza nessuna

risposta.

Dentro la mia mano

ho toccato con ampiezza

in silenzio

tutto il dolore

lo spegnersi

e il vivere

straziante

inesorabile.

Mi è stata gettata nel profondo

oggi

una domanda d'amore

di luce

che non può essere

nascosta da nessuna

parte.

Ho scoperto oggi

tutto un mondo.

di uomini fiori animali

ho scoperto

resistenze

tenacie

gioie segrete e pazze

che non si sottometteranno

neanche se bombe e missili

cadranno

da tutte le latitudini

più fitte

della neve

delle notti

d'inverno.

da qui

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