lunedì 20 novembre 2023

I popoli sbagliano – Sandra Russo

 

La dolorosa maggioranza che ha votato per Milei e lo ha eletto presidente non sa per cosa ha votato. E' la prima volta al mondo che un presidente anarco-capitalista vince e che vince con i suoi discorsi incrociati: lo farò/non lo farò. Le nostre vene si gelano: il nostro paese sarà un laboratorio fascista in cui si celebreranno la crudeltà e la stupidità e si perseguiteranno i quadri politici popolari.

Da quando è scoppiata la pandemia, parte della nostra salute mentale individuale e collettiva è stata alterata. Non solo la nostra, ma quella del mondo. Hanno iniziato dicendo che la terra era piatta e ci siamo ritrovati con un presidente che romperà le relazioni con la Cina e il Brasile, che farà abortire i grandi progetti che potrebbero dare a questo paese una possibilità di crescita senza precedenti, che privatizzerà di nuovo i fondi pensione (di nuovo!), che smantellerà l'Anses (Administración Nacional de la Seguridad Social, come l’Inps) e il PAMI (Instituto Nacional de Servicios Sociales para Jubilados y Pensionados). E che libererà i genocidari, e rivendicherà il terrorismo di stato.

Niente di tutto questo sarebbe accaduto se fosse esistito il giornalismo. In quattro anni, l'unico che li ha messi a disagio è stato Sergio Massa nel dibattito. Nel 2017 e nel 2018 ha avuto più visibilità di qualsiasi altro economista. Non gli hanno mai fatto spiegare nessuna delle sue misure.

E avremmo potuto evitare questa catastrofe anche se Alberto Fernández non avesse giocato da solo, isolato dai suoi alleati, e senza aver onorato il suo impegno elettorale con gli ultimi. I danni sono stati enormi.

Questo paese è a pezzi. Hanno rotto la continuità della memoria storica. Hanno infranto la morale della maggioranza della società, che dice di detestare la corruzione e vota per un tizio che ha venduto le candidature. Mi permetto questa desolazione stasera, come tutti dobbiamo concederci quell'abisso in cui stiamo guardando, perché in Milei e nei suoi seguaci vediamo violenti e brutali.

Ma domani, come in altri momenti, come sempre, inizierà il compito di asciugare le lacrime e costruire una società civile resistente agli abusi e ai totalitarismi. Le persone commettono errori. Oggi l'Argentina, e lo dico senza esitazione ma con immenso dolore, ha commesso un errore.

Saluti ai neutrali.

 

 

Los pueblos se equivocan - Sandra Russo

 

La dolorosa mayoría que votó por Milei y lo hizo presidente, no sabe qué votó. Es la primera vez en el mundo que gana un presidente anarcocapitalista y que gana con discursos propios cruzados: voy a hacer/no voy a hacer. Se nos hielan las venas: nuestro país será un laboratorio fascista en el que la crueldad y la estupidez serán celebradas, y perseguidos los cuadros políticos populares.

Desde la pandemia algo de nuestra salud mental individual y colectiva se alteró. No solo la nuestra, la del mundo. Empezaron diciendo que la tierra era plana y terminamos con un presidente que va a romper relaciones con China y Brasil, que abortará los grandes proyectos que podían darle una chance de crecimiento inédito a este país, va a privatizar otra vez (¡Otra vez!) los fondos previsionales, que va a desarmar la Anses y el PAMI. Y que liberará a los genocidas y reivindicará en terrorismo de Estado.

Nada de esto hubiera ocurrido si existiera el periodismo. En cuatro años, el único que los incomodó fue Sergio Massa en el debate. Tuvo más pantalla que ningún otro economista en 2017 y 2018. Nunca le hicieron explicar ninguna de sus medidas.

Y también hubiésemos podido evitar esta catástrofe si Alberto Fernández no hubiera jugado solo, aislado de sus aliados, y sin haber honrado su compromiso electoral con los últimos. El daño fue enorme.

Este país está roto. Rompieron la continuidad de la memoria histórica. Rompieron la moral de la mayoría de la sociedad, que dice detestar la corrupción y vota a un tipo que vendía las candidaturas.

Esta desolación me la permito esta noche, como todos debemos permitirnos ese abismo al que nos asomamos, porque en Milei y en sus seguidores vemos violentos y brutos. Pero mañana mismo, como otras veces, como siempre, empezará la tarea de secarnos las lágrimas y de construir una sociedad civil resistente a los abusos y el totalitarismo. Los pueblos se equivocan. Hoy la Argentina, y lo digo sin prurito pero con inmensa pena, se equivocó.

Saludos a los neutrales

da qui

Nessun commento:

Posta un commento