venerdì 6 maggio 2022

Fino alla vittoria (di chi?)

 


articoli e video di Franco Astengo, Roberto Buffagni, Loris Campetti, Lucio Caracciolo, Franco Cardini, Lorenza Carlassare, Giacomo Cervo, Claudio Conti, Giovanna Cracco, Massimo De Angelis, Manlio Dinucci, Matthew Ehret, William Engdahl, Enrico Euli, Manuela Foschi, John Bellamy Foster, Norberto Fragiacomo, Umberto Franchi, Gianandrea Gaiani, Alessandro Ghebreigziabiher, Federico Giusti, Giovanni Iozzoli, Luciano Lago, Flavio Lotti, Francesco Masala, Alberto Negri, Nicolai Lilin, Ennio Remondino, Michele Santoro, Matteo Saudino, Simone Siliani, Alessandro Marescotti, Peppe Sini, Danilo Tosarelli, Andrea Zhok, Vincenzo Costa, Fulvio Scaglione, Toni Capuozzo



La grande scommessa – Francesco Masala

 

È stato meraviglioso scoprire l’America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso ignorarla – Mark Twain

 

I due imperi che parlano inglese si sono definitivamente riuniti e vanno alla conquista del mondo, hanno un dio che li sostiene (il motto della Corona del Regno Unito è Dieu et mon droit e quello degli Usa è In God we trust, forse lo stesso dio d’Israele, il dio degli eserciti)

 

Il primo obiettivo è la Russia (e tutte le sue risorse economiche sottoterra), poi toccherà alla Cina, all’India e al mondo intero, negli ultimi decenni hanno alzato la testa,dai un dito e si prendono il braccio, il loro posto è quello degli schiavi, nelle piantagioni, nelle fabbriche e in cucina.

Gli ostacoli (pochi e piccoli, a dire la verità) di origine europea (imperi di serie B) alla strategia degli imperi di serie A, sono stati spazzati in un attimo, gli stati europei sono stati ben felici di far crollare le loro economie (che masochisti!), di inviare armi per conto Usa e GB (in cambio di niente), di essere la ruota di scorta degli imperi che parlano inglese.

Prendete l’Italia per esempio, passa dal diavolo russo all’angelo egiziano, come se niente fosse, come se non ci fosse stato l’assassinio di Giulio Regeni.

In fondo è in Europa che è nata la psicoanalisi, ce ne sarà molto bisogno per scoprire perché gli stati europei sono così servili, cavoli loro.

Vista dal futuro la guerra in Ucraina era necessaria per arrivare alla Russia e conquistarla, tutti i paesi europei lo sapevano ed erano d’accordo, certo faranno i distinguo, diranno che non avevano capito bene, proprio degli idioti (utili o inutili non importerà più).

Dell’Ucraina non interessa niente a nessuno, ma un campo di battaglia e la carne da cannone servono sempre, si sa.


 

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