ho creato una piccola lista di libri, in ordine casuale, tra quelli che ho
letto nel 2013, che spaziano dal bellissimo all'eccezionale.
fatene buon uso - franz
L’uomo duplicato – Josè Saramago
uno vede un altro uguale a lui, in un film, fa di tutto per cercarlo, e lo
trova, e ognuno dei due ha una compagna, che non distingue l’uno dall'altro.
come fare ad andare avanti in una storia così per trecento pagine? nessuno
di noi riuscirebbe a fare una cosa non noiosa, con una storia così (apparentemente)
banale.
ma quel genio di Josè Saramago lo sa fare, senza annoiare un minuto, con
una scrittura avvolgente e coinvolgente.
c’è il doppio, ma ci siamo noi, che leggiamo, e solo noi sappiamo tutto,
Saramago ci ospita in questa storia vertiginosa.
povero chi non trova il tempo di leggere un capolavoro così.
ps: da questa storia è stato girato un film (che sarà in sala nei primi
mesi del 2014), “Enemy”, di un regista straordinario, con un attore
(protagonista) grandissimo; si può scegliere l’ordine, ma non privatevi né del
libro né del film.
La breve favolosa vita di Oscar Wao – Junot Diaz
È un romanzo di formazione, una storia di amore (e amori), un romanzo
politico, una storia sull’amicizia e sulle maledizioni, un romanzo di
emigrazione e sulla famiglia, tra le altre cose, di sicuro è un romanzo
meraviglioso, ma non si può capire finché non si legge.
(e chissà se il giorno che incontreremo uno come Oscar lo riconosceremo).
Lasciate ogni speranza di poter interrompere a metà lettura, non ci
riuscirete.
Perturbamento - Thomas Bernhard
leggere Bernhard non lascia indifferente, come con Saramago, una scrittura
che devi entrarci dentro e ascoltare, non è roba che non ti impegna, devi
partecipare, lasciare che la storia vada avanti e non mollare, ne sarai
ripagato.
Thomas Bernhard racconta come se stesse parlando di un'autopsia, di mondi scomparsi
o che meritano di scomparire, senza troppa pietà.
e nessuno si può considerare escluso.
Slawomir Mrozek – L’elefante
Slawomir Mrozek è morto da poco (l’avevo ricordato qui),
e ho ri-scoperto che a casa c’è “L’elefante”, un suo libro che ho da tanti
anni(25, 30?) e non rileggevo da allora
L’ho ripreso in mano e ho letto ogni racconto, piano piano, i più “deboli”
sono bellissimi, gli altri perfetti (dice JL Borges che il dubbio è uno dei
nomi dell’intelligenza, umorismo e satira sono altri nomi, dico io)
A volte quando un libro ti piace molto lo leggi quasi con avidità, per
vedere come finisce (questo metodo funziona con i romanzi), altre volte
lentamente, come quando da bambino il gelato quasi si scioglieva sul cono,
prima di finirlo (quest’altro metodo funziona con i libri di poesie, di
racconti e di aforismi).
Di questo libro godetene lentamente, non vi deluderà.
Ps: QUI trovate
il racconto che da il titolo al libro, se non vi piace non so cosa fare, fatevi
vedere da qualcuno, ne avete bisogno.
Da qui vedo la luna - Maud Lethellieux
la vita di una ragazza "barbona" raccontata da se stessa, in
forma di romanzo.
non tanto crudo, ma si capisce la durezza della vita trascorsa, e poi il lieto
fine.
non è un capolavoro, ma si legge bene, merita.
PS: a chi non lo conosce, raccomando "(Fanculopensiero)",
di Maksim Cristan, un gran libro, anche questo autobiografico, di chi un
giorno ha lasciato tutto e ha vissuto in strada.
È così che la perdi – Junot Diaz
dopo “Drown” (qui)
e “La breve favolosa vita di Oscar Wao“ (qui),
è arrivato “È così che la perdi”, un libro di racconti, come il primo, e con i
personaggi che si riaffacciano nelle pagine di tutti i suoi libri, non ci
vogliono lasciare (per fortuna).
Junot Diaz sa scrivere, però questo è solo un libro da nove, un libro
migliore di Oscar Wao è praticamente impossibile per Junot Diaz; ma un libro da
nove è un libro bellissimo, e se qualcuno non lo sa è meglio che si dia una
mossa.
questi emigrati domenicani, come tutti gli emigrati del mondo, hanno le
nostre facce, i nostri pensieri, le nostre preoccupazioni, le nostre speranze,
sono stati bambini come noi, per questo li conosciamo così bene, e gli vogliamo
così bene.
c’è la vita dentro questo libro, come in tutti i bei libri, e si racconta e
ci racconta.
chi leggerà i libri di Junot Diaz non sarà mai dispiaciuto di averlo fatto,
ma se non va in biblioteca, o in libreria, se non trova chi glieli regala o
glieli presta, è così che se li perde.
ps: le parole inglesi e spanglish sono di Junot Diaz, quelle italiane di
Silvia Pareschi (lo sapevate?)
Lucifero disoccupato – Aleksander Wat
a volte ti capitano in mano libri di cui non sapevi nemmeno l'esistenza, li
leggi e ti chiedi come mai non li conosce nessuno, il sottoscritto per primo.
così va il mondo e meglio tardi che mai.
i cinque racconti sono davvero belli, certi bellissimi, provare per credere.
Seconda origine - Manuel de Pedrolo
preso per caso in biblioteca, non ne sapevo niente, è davvero un libro
bellissimo.
la storia è quella della distruzione della popolazione terrestre, restano in
due, che novelli Adamo ed Eva faranno rivivere il pianeta per gli umani.
merita davvero.
Sette chiese - Miloš Urban
parte piano, poi diventa avvincente.
ambientato a Praga (il protagonista viene chiamato K.), si passa per gli
omicidi misteriosi di alcuni costruttori edili, per arrivare alla verità.
adatto per gli amanti del gotico, che hanno sempre odiato le trasformazioni
delle chiese gotiche in chiese barocche.
mi è piaciuto abbastanza.
Ps: la pubblicità dice "la risposta ceca a Umberto Eco".
dico io che è veramente pessima questa concezione agonistica della letteratura.
La tigre - John Vaillant
un reportage nel quale la volontà di vendetta della tigre le è fatale, le
ammazzano lo stesso, ma qui è sicuro.
a metà strada fra Derzu Usala e Moby Dick, l'impressione a caldo è quella di un
grande animale che occupa le menti degli uomini.
io faccio il tifo per le tigri, gatti selvatici cresciuti.
una storia che non si dimentica.
Cartoline dalla terra di nessuno – Aidan Chambers
due storie parallele che poi si incontrano e si fondono.
inizia di corsa e poi tiene un ritmo sostenuto, con diversi colpi di scena, e
non ti annoi un momento.
a me è piaciuto moltissimo, se stai leggendo queste parole non fartelo
scappare, non te ne pentirai.
Muoio dalla voglia di conoscerti - Aidan Chambers
Aidan Chambers non sbaglia un colpo, anche in questo libro c'è una storia
che mi/ci cattura, si parla "solo" delle cose della vita.
cercatelo, non ve ne pentirete.
Michele & Elfride : narrativa a sfondo vagamente filosofico – Leonardo
Porceddu
Uno di quei libri che nessuno conosce, stampato da una piccola casa
editrice lucana nel 1994.
L’ho letto per caso, avendo conosciuto l’autore che me l’ha regalato,
recentemente.
L’ho lasciato sedimentare qualche mese, poi l’ho iniziato, dubbioso; sono
arrivato alla fine in poco tempo, senza mai guardare l’orologio.
Una sorpresa bellissima, si racconta la storia fra Michele, un emigrato in
Germania, ed Elfride, una giovane tedesca soccorsa in un parco.
A metà strada fra un racconto filosofico del settecento francese e un
dialogo di Platone, ricorda anche quei canti di poeti, con un tema, e uno lo
sviluppa in poesia in contraddittorio con l’altro e il tema è l'amore.
Avvincente fino alla fine, se riuscite a trovarlo.
Non ve ne pentirete, promesso
Quattro soli a motore – Nicola Pezzoli
una storia di quando si hanno undici anni.
sarà capitato a tutti, a quell'età, essere un po' Corradino, gli amici, i
genitori, lo sport, i parenti, e il mondo che è là, e bisogna attraversare
qualche prova per entrarci.
una serie di avventure, piccole per noi adesso, grandi e, a volte, grandissime
per Corradino, che come un piccolo Ercole deve attraversare una serie di prove,
per crescere.
si capisce che Nicola Pezzoli è uno scrittore che legge molto, echi di Paul
Auster si percepiscono, echi di fantascienza, di mistero, ma tutto ben
equilibrato.
un libro che si legge bene, merita.
Il cuore muto – Sergio Pent
un libro che non ti aspetti, una storia con cinema, muto, contestazione
anni '70, amore, fascisti, e tante altre cose, a Torino, mescolate e scritte in
modo che non ti annoi un minuto.
bello, da cercare, e leggere, sopratutto, nessuno se ne pentirà.
Una domenica in cella – Patrick Chamoiseau
Chamoiseau sa come si scrive, e qui si tratta di cose molte dolorose, la schiavitù
dei neri, e la memoria.
Se leggi il libro sappi che si soffre, ti ho avvisato, ma ne vale davvero
la pena, promesso.
Tutto comincia a Zanzibar - Ursula Dubosarsky
Inspiegabile che il titolo italiano sia “Tutto comincia a Zanzibar “,
quando il titolo originale è “Abyssinia”, misteri dei traduttori.
venendo al libro, bisogna essere concentrati e farsi prendere per mano
dalla storia, se ti distrai ti perdi e poi ti annoi, non capendo più niente.
lo sforzo verrà ripagato, promesso.
I maestri di tuina - Bi Feiyu
un romanzo perfetto per due terzi, poi mi sembra manchi qualcosa, ma nel
complesso è un romanzo buonissimo.
una Cina di oggi, che non conoscevamo, con dei ciechi che capiscono moltissimo.
prova, non te ne penti, promesso.
Thomas Bernhard racconta come se stesse parlando di un'autopsia, di mondi scomparsi o che meritano di scomparire, senza troppa pietà.
e nessuno si può considerare escluso.
non tanto crudo, ma si capisce la durezza della vita trascorsa, e poi il lieto fine.
non è un capolavoro, ma si legge bene, merita.
PS: a chi non lo conosce, raccomando "(Fanculopensiero)", di Maksim Cristan, un gran libro, anche questo autobiografico, di chi un giorno ha lasciato tutto e ha vissuto in strada.
così va il mondo e meglio tardi che mai.
i cinque racconti sono davvero belli, certi bellissimi, provare per credere.
la storia è quella della distruzione della popolazione terrestre, restano in due, che novelli Adamo ed Eva faranno rivivere il pianeta per gli umani.
merita davvero.
ambientato a Praga (il protagonista viene chiamato K.), si passa per gli omicidi misteriosi di alcuni costruttori edili, per arrivare alla verità.
adatto per gli amanti del gotico, che hanno sempre odiato le trasformazioni delle chiese gotiche in chiese barocche.
mi è piaciuto abbastanza.
Ps: la pubblicità dice "la risposta ceca a Umberto Eco".
dico io che è veramente pessima questa concezione agonistica della letteratura.
a metà strada fra Derzu Usala e Moby Dick, l'impressione a caldo è quella di un grande animale che occupa le menti degli uomini.
io faccio il tifo per le tigri, gatti selvatici cresciuti.
una storia che non si dimentica.
inizia di corsa e poi tiene un ritmo sostenuto, con diversi colpi di scena, e non ti annoi un momento.
a me è piaciuto moltissimo, se stai leggendo queste parole non fartelo scappare, non te ne pentirai.
cercatelo, non ve ne pentirete.
sarà capitato a tutti, a quell'età, essere un po' Corradino, gli amici, i genitori, lo sport, i parenti, e il mondo che è là, e bisogna attraversare qualche prova per entrarci.
una serie di avventure, piccole per noi adesso, grandi e, a volte, grandissime per Corradino, che come un piccolo Ercole deve attraversare una serie di prove, per crescere.
si capisce che Nicola Pezzoli è uno scrittore che legge molto, echi di Paul Auster si percepiscono, echi di fantascienza, di mistero, ma tutto ben equilibrato.
un libro che si legge bene, merita.
bello, da cercare, e leggere, sopratutto, nessuno se ne pentirà.
una Cina di oggi, che non conoscevamo, con dei ciechi che capiscono moltissimo.
prova, non te ne penti, promesso.
La
bambina, il cuore e la casa - M.Teresa Andruetto
la
solita storia della letteratura per bambino o adolescenti e letteratura per
adulti, in realtà c'è solo la letteratura, a volte parla solo di bambini, a
volte solo di adulti, a volte di bambini e adulti o adulti e bambini, a volte
il racconto è con gli occhi di un bambino, o con le sue parole.
in questo libro protagonista è una bambina, Tina, di cinque anni, c'è Pedro, il
fratellino, i genitori, la nonna.
ma non è un libro per bambini, è un libro che parla (anche) di bambini, un gran
libro che è letteratura, non minore.
provare per credere.
Ps: M.Teresa Andruetto ha vinto nel 2012 il premio Andersen, quello
internazionale, che ogni due anni premia scrittori non minori, ma di serie A
(mi vengono in mente Aidan Chambers e David Almond)
in questo libro protagonista è una bambina, Tina, di cinque anni, c'è Pedro, il fratellino, i genitori, la nonna.
ma non è un libro per bambini, è un libro che parla (anche) di bambini, un gran libro che è letteratura, non minore.
provare per credere.
Ps: M.Teresa Andruetto ha vinto nel 2012 il premio Andersen, quello internazionale, che ogni due anni premia scrittori non minori, ma di serie A (mi vengono in mente Aidan Chambers e David Almond)
Storia dei capelli – Alan Pauls
un libro non facile, una scrittura che non ti puoi distrarre, il lettore
deve impegnarsi, se il lettore non partecipa il libro è morto (questo vale per
sempre).
"Storia dei capelli" è un libro vivo, ci sono due storie che convivono,
la storia dei capelli di una testa e dei suoi rapporti con gli altri, col
mondo, del perdersi e ritrovarsi, nella Storia dell'Argentina delle torture e
del dolore dei perseguitati e delle vittime dei sadici e degli assassini.
è un libro difficile, ma non delude, promesso.
Gli uccelli notturni -Tormod Haugen
Libro pochissimo letto, e su internet si trova poco o niente. Ed è un gran
libro, la storia di un bambino che deve attraversare le sue paure per vincerle.
Il padre non è un eroe, piuttosto uno al quale la vita pesa abbastanza, e
spesso ha difficoltà. Joakim deve affrontare il mondo e se stesso e i suoi
fantasmi, e solo affrontandoli riesce a vincerli (come diceva Pavese, le
difficoltà bisogna attraversarle, non evitarle).
a me è piaciuto molto.
La velocità della luce - Javier Cercas
“Soldati di Salamina” mi era piaciuto molto, poi (qui)
ho stroncato un libro giovanile che era meglio restasse nel cassetto, adesso mi
capita per le mani “La velocità della luce”.
inizia lento, poi non riesci a smettere, è un libro formidabile, a me ha
ricordato molto Auster (è un gran complimento).
cercatelo e godetene, davvero ottimo.
Faubourg – George Simenon
solo a me capita di sentire certe canzoni di Jacques Brel quando leggo
certi romanzi di Simenon?
questo è uno di quelli, tutto sembra ben studiato, ma la rovina è lì.
come tutti i libri di Simenon anche questo non fa male, anzi...
Zero Kill - Y. B.
un libro divertente e serio, analizza e prende in giro il mondo estremista
algerino, e vale, mutatis mutandis, per un sacco si gente sparsa nel pianeta.
se uno lo trova, merita la lettura, sicuro.
L'isola in via degli uccelli – Uri Orlev
assomiglia un po' alla storia del pianista Szpilman resa famosa dal film di
Polanski, mutatis mutandis, è un bel libro che non si dimentica.
Correre – Jean Echenoz
un libro che si legge di corsa, è la storia del grande Emil Zátopek,
alla fine sei emozionato e commosso, per le fatiche e le vicissitudini di un
piccolo grande uomo.
non ti annoi un secondo, leggilo, non te ne pentirai.
Una buffa triste vecchina – Ladislav
Fuks
uno dei pochi libri in italiano
di Ladislav Fuks, una storia che non delude, con un colpo di scena finale
inatteso.
il libro è ambientato in una Praga in cui si fanno anche i voli spaziali, ma
per il resto è la solita città degli anni sessanta, è una storia fantastica, ma
terra terra, la polizia è potente, sembra la Praga di quegli anni, ma è
un'opera senza tempo.
peccato che di lui si sia tradotto poco, e quel poco sia disponibile solo in
qualche biblioteca.
ma voi cercatelo, questo libro e gli altri, uno scrittore davvero ottimo.
Ps: il titolo originale, tradotto in italiano, sarebbe “I topi di Natalie
Mooshabrova”.
"Storia dei capelli" è un libro vivo, ci sono due storie che convivono, la storia dei capelli di una testa e dei suoi rapporti con gli altri, col mondo, del perdersi e ritrovarsi, nella Storia dell'Argentina delle torture e del dolore dei perseguitati e delle vittime dei sadici e degli assassini.
è un libro difficile, ma non delude, promesso.
questo è uno di quelli, tutto sembra ben studiato, ma la rovina è lì.
come tutti i libri di Simenon anche questo non fa male, anzi...
se uno lo trova, merita la lettura, sicuro.
il libro è ambientato in una Praga in cui si fanno anche i voli spaziali, ma per il resto è la solita città degli anni sessanta, è una storia fantastica, ma terra terra, la polizia è potente, sembra la Praga di quegli anni, ma è un'opera senza tempo.
peccato che di lui si sia tradotto poco, e quel poco sia disponibile solo in qualche biblioteca.
ma voi cercatelo, questo libro e gli altri, uno scrittore davvero ottimo.
Ps: il titolo originale, tradotto in italiano, sarebbe “I topi di Natalie Mooshabrova”.
Complimenti, gran bel lavoro.
RispondiEliminaVerrò ad attingere da questa lista, appeno ho bisogno.
spero non resterai deluso:)
EliminaGrazie delle dritte. Quale/i mi consigli per un ragazzo diciottenne (mio figlio) che sta diventando un appassionato lettore?
RispondiEliminaBuon 2014.
"La breve favolosa vita di Oscar Wao", di Junot Diaz
Eliminae
"Muoio dalla voglia di conoscerti", di Aidan Chambers
ci dirà:)
Grazie della lista e della citazione, e tanti auguri di buon anno!
RispondiEliminabuon anno anche a te, e ai tuoi libri (ho iniziato "Denti bianchi")
EliminaGrazie per i suggerimenti: di te mi fido. E, anche se in ritardo, buon 2014!
RispondiEliminabuon anno anche a te, e ai tuoi "dipinti"
EliminaGrazie Franz, ne ho letti pochi dei libri in questa lista, però Diaz sì, e convidido il tuo giudizio su Oscar Wao. Tra i migliori letti nel 2013, anche per me! Colpevolmente poco conoscitore di Saramago, ho invece letto e amato Berhnard. Sento parlare un gran bene di Aleksandr Wat, in particolare di "“Il mio secolo. Memorie e discorsi con Czeslaw Milosz” Sellerio editore.
RispondiEliminaDa parte mia potrei citare Jennifer Egan, "Il tempo è un bastardo", Minimum Fax, letto da poco, l'ho trovato un gran bel libro, una sorta di Proust americano giovanile. Ciao!
viva Oscar Wao allora:)
Eliminabuon Saramago, non te ne pentirai.
de "Il tempo è un bastardo" ne avevo sentito, ci proverò.
di Aleksandr Wat non sapevo niente, quello con Czeslaw Milosz me lo sono segnato.