domenica 6 dicembre 2020

La Sanità ai tempi del Covid è il risultato dell’austerity - Stefano Sanna

 

Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.

È realmente così?

In questi mesi è cresciuta la consapevolezza che il Covid non è un’emergenza in assoluto, ma lo è se visto in riferimento alla carenza di posti letto. Il nostro sistema sanitario, seppure composto da ottimi professionisti, sta incontrando notevoli difficoltà a gestire i contagiati proprio a causa della carenza di strutture. Una carenza che non è un dato imposto dalle leggi della natura, ma il risultato delle scelte politiche ed economiche degli ultimi venticinque anni. Facciamo un breve ma sempre utile bilancio.

Riportiamo su un grafico la variazione in percentuale che i dati hanno subito rispetto al valore più alto registrato nei 25 anni presi in considerazione:

·         numero di posti letto in ospedale ogni 1˙000 abitanti

·         numero di ospedali ogni milione di abitanti

·         numero di posti in terapia intensiva ogni 100˙000 abitanti

Per dare un colore politico alle scelte relative alla sanità, abbiamo indicato in rosso i periodi dei Governi di centro-sinistra, in azzurro quelli di destra e in giallo quelli di “unità nazionale”, che corrisponde al periodo del Governo Monti...

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