sabato 9 aprile 2022

Armi, armi, armi

 


articoli, video, immagini, poesie e canzoni di Marco Aime, Mao Valpiana, Noam Chomsky, Pepe Escobar, Diana Johnstone, Clare Daly, Alberto Negri, Gian Luigi Deiana, Vincenzo Costa, Toni Capuozzo, Mariana, Giorgio Bianchi, Pino Cabras, Francesco Masala, Benedetta Piola Caselli, Ennio Remondino, Raniero La Valle, Michele Zizzari, Andrea Vento, Anpi, Michele Giorgio, Enzo Pellegrin, Antonio Mazzeo, Federico Rucco, Antonio Cipriani, Greg Godels, Pierluigi Fagan, Alberto Capece, Franco Berardi Bifo, Madredeus, Enrico Piovesana, Bertolt Brecht, Giorgio Strehler

Lode del dubbio (ricordando Bertolt Brecht) – Francesco Masala

Nel Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu sono rimasti solo il Bhutan e l’isola di Pasqua; o quasi… la satira si sa esagera un poco la realtà.

Matteo Renzi propone come rappresentante per Europa (alle trattative per la pace in Ucraina) un criminale di guerra.

Intanto Ursula Van der Leyen offre a Zelensky uno dei suoi sette figli per partecipare alla guerra dell’Unione Europea contro il nemico russo, affermando che “se vi diamo i cannoni è giusto che offriamo per la nostra comune patria europea anche la carne della nostra carne e il sangue del nostro sangue”.

Boris Johnson fa una proposta che non si può rifiutare, concedere il titolo di baronetto a tutti i componenti del Reggimento Azov, la Regina ancora non ha firmato, non trova la penna stilografica.

In due (non una, ma due!) panchine di piazza Fontana, il 12 dicembre 1969 i servizi segreti italiani e la CIA trovarono dei volantini che dicevano “la bomba l’abbiamo messa noi”, firmato gli anarchici, era tutto chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio.

Colin Powell – che riposi in guerra – ha mostrato all’Onu una provetta con su scritto, con l’inchiostro simpatico, “ecco l’antrace per i bambini dei Paesi democratici – firmato Saddam Hussein” – visto che c’era scritto così la guerra, si può dire invasione? (ha causato da decine di migliaia a svariate centinaia di migliaia di morti, qualcuno stima numeri a sette cifre) era inevitabile; però qualche anno dopo si è scusato. Un errore capita a tutti.

…Nel 1968, a seguito del celebre massacro di My Lai, Colin Powell era stato incaricato di investigare e relazionare sull’accaduto: scrisse che le relazioni tra soldati americani e civili vietnamiti erano eccellenti…(da qui)

Le guerre italiane si chiamano missioni di pace, quelle europee si chiamano European Peace Facility, i bugiardi chiamano diversamente sinceri, i figli di puttana si chiamano sempre così, e Zelensky è il nostro figlio di puttana, dicono i grandi statisti europei.

Nel 2001, dopo gli attentati dell’11 settembre a New York, dopo aver scoperto che gli attentatori erano tutti di origine saudita, sapendo che erano coperti e sostenuti da una rete di agenti sauditi (mettiamo anche Cia e Fbi, per completezza, come scriveva Giulietto Chiesa) il governo degli Usa, – Paese nel quale la geografia si studia poco e male nelle scuole – ha invaso un altro Paese chiamato Afghanistan, per 20 anni, causando milioni di morti e delusi dalla democrazia. Ci sono state scuse?

Qualche giorno fa un missile (del tipo che hanno in dotazione gli ucraini, prima era in dotazione ai russi) ha ucciso decine di persone in una stazione ucraina, sul missile c’era scritto, sembra con la vernice, “per i bambini”, in russo. Se la scritta è in russo è tutto chiaro, al di là di ogni ragionevole dubbio.



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