venerdì 9 novembre 2012

Basta sgomberi?



ieri una censura nei confronti di Madrid è arrivata addirittura dal Tribunale di Giustizia dell’Unione Europea. L’Avvocato Generale Juliane Kokott ha infatti denunciato che la legge spagnola sugli sfratti viola la Direttiva 93/13 dell’UE permettendo l’inclusione nei contratti di concessione dei mutui di clausole ritenute abusive, in particolare quelle che in caso di non pagamento della rata permettono l’esecuzione forzosa dello sgombero dai domicili…

Qui c'è una peculiarità, legata alla famosa bolla immobiliare, che a essere buttati in strada, con le buone o le cattive (le cattive!), oltre agli inquilini morosi, sono i proprietari di case ipotecate che la crisi ha privato del lavoro e impoverito, sicché non ce la fanno più a pagare le rate dei loro mutui. 

Le famiglie cui è già avvenuto sono oltre 350 mila, quelle su cui incombe lo stesso destino altre centinaia di migliaia. La legislazione spagnola, come ormai denunciano gli stessi magistrati tenuti ad applicarla con pena e vergogna, è letteralmente sadica nel fare gli interessi delle banche e calpestare diritti e umanità dei debitori.
Il meccanismo è complicato ma la sostanza è questa: i debitori morosi che hanno dato in garanzia l'ipoteca sulla propria casa - istigati, ricordate, dalla speculazione edilizia e bancaria - o, tragedia nella tragedia, case dei propri genitori o nonni, vengono espulsi alla svelta con un ampio e manesco dispiego della forza pubblica.

La casa passa alla banca, e la banca o chi per lei la ricompra all'asta, a un prezzo fortemente inferiore; ma il sequestro della casa, e la speculazione sul prezzo che consente, non bastano a estinguere il debito: il proprietario espropriato deve pagare la differenza con la valutazione iniziale del valore della casa, più gli interessi che continuano a correre.
 

Una rapina a vita, difficile da credere. E però a lungo questi sgomberi - desahucios - si sono perpetrati furiosamente nella vana resistenza delle famiglie e dei vicini, o nel silenzio di altre famiglie che si vergognavano della propria disgrazia, finché... Finché un movimento spontaneo, civico, di solidarietà con gli sgomberati è via via cresciuto, e finché alcuni gesti di quelli che si definiscono disperati hanno strappato la cortina. Mentre ero qui, a distanza di due giorni due persone si sono preparate all'appuntamento con le truppe degli sgomberanti: uno viveva solo, si è fatto trovare impiccato, alle dieci di mattina; l'altro ha dato un bacio al bambino e si è buttato giù dalla finestra…

…“Perder la casa tajante”, señala Manuel Muñoz, Jefe del departamento de Psicología Clínica de la Universidad Complutense. “La vivienda tiene una función psicológica que tiene que ver con tu identidad. Una referencia enorme, donde tienes una red social”, explica. “Incluso cuando el cambio de vivienda es voluntario siempre se produce un estrés importante. Cuando no se tiene a dónde ir, cuando es tu casa la que has perdido, es un momento clave en la vida”.
El colectivo más afectado es precisamente el que debería vivir ya en la estabilidad económica, entre los 30 y los 50 años. Educados en el concepto de vivienda como baluarte, lugar seguro e inviolable, el desahucio atenta contra un pilar básico. Con la pérdida del refugio, la mente inicia un recorrido para protegerse. “Hay una primera fase de negación en la que la persona o las familias intentan mantener la apariencia, negar la realidad, imaginarse que va a llegar un premio, una solución de algún sitio no se sabe en qué momento. Y en la mayoría de los casos eso se prolonga hasta que el desahucio ya es inevitable”, explica Guillermo Fouce, profesor de la Universidad Carlos III y coordinador de Psicólogos Sin Fronteras. Es uno de los 10 psicólogos de la asociación que tratan de mitigar los efectos delos desahucios en Madrid. En su experiencia ha encontrado quien refuerza esa negación manteniendo los hábitos y conductas previas al proceso de desahucio. “La gente sale por la mañana, en traje y con su maletín, haciendo gastos que ya no puede permitirse, como ir a restaurantes, y que en muchos casos siguen agravando su situación económica”, asegura Fouce…


1 commento:

  1. I proprietari di case in difficoltà con i pagamenti del mutuo possono tirare un sospiro di sollievo: l'associazione bancaria spagnola annuncia di aver deciso il congelamento per due anni degli sfratti di chi non ce la fa a pagare le rate. La decisione è stata presa a "causa della situazione di estrema necessità" legata ai pignoramenti. E giunge dopo durissime proteste nelle strade, seguite al suicidio di due proprietari di casa gravemente in difficoltà.

    La boccata di ossigeno arriva mentre i principali partiti spagnoli stanno per varare una legge ad hoc, spinti dalle pressioni popolari e dall'accusa, rivolta a politici e banche, di essere degli "assassini" e di non avere alcuna compassione...

    (http://www.repubblica.it/economia/2012/11/12/news/spagna_crisi_congelati_per_due_anni_pignoramenti_case-46456268/)

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