1. Non passa
giorno che la Cassa Depositi e Prestiti non venga invocata per finanziare
questo o quel progetto, per tappare questo o quel buco, per rilanciare questo o
quel settore dell’economia.
Quasi
nessuno tuttavia riflette su cosa sia veramente Cassa Depositi e Prestiti e
cosa sia diventata da quando nel 2003 è stata trasformata in società per azioni
e al suo interno sono entrate le fondazioni bancarie. Vista la gravità della
crisi economica e sociale che viviamo, è giunto il momento di porre fine ad una
privatizzazione occulta di questa importante istituzione di finanza pubblica e
di mettere in campo una forte ed ampia iniziativa politica per la sua
socializzazione.
Occorre
di conseguenza fare un po’ di chiarezza.
2. Cassa
Depositi e Prestiti fin dalla sua nascita e sino al 2003 aveva funzioni ben
precise : era un ente dello Stato, con il compito di raccogliere il risparmio
postale dei cittadini e dei lavoratori e di tutelarlo attraverso un interesse
basso –trattandosi di risparmio “a vista”, ovvero ritirabile in qualsiasi
momento – ma garantito dallo Stato. Contemporaneamente, l’insieme del gettito
raccolto veniva convogliato ad un unico scopo : finanziare a tassi calmierati
gli investimenti degli enti locali. Si trattava a tutti gli effetti di una
doppia funzione pubblica e sociale, fuori da logiche di mercato.
3. Era una
funzione linearmente ancorata all’art. 47 della Costituzione, che incoraggia e
tutela il risparmio in tutte le sue forme e ne promuove la destinazione a fini
di interesse generale, in diretta contrapposizione alla speculazione e alla
globalizzazione finanziaria.
4. Nel 2003,
Cassa Depositi e Prestiti viene trasformata in Spa e le fondazioni bancarie
entrano nel suo capitale sociale (con il 30%, oggi ridotto al 18%). Da quel
momento e progressivamente, Cassa Depositi e Prestiti muta strutturalmente la
propria funzione che, da pubblica, diviene privatistica, ovvero finalizzata
alla produzione di dividendi per gli azionisti (Ministero del Tesoro e
fondazioni bancarie).
Nel
contempo assume sempre più funzioni, alcune per conto dello Stato, altre come
soggetto operante a tutto campo nell’economia del Paese a sostegno di puri
interessi privati, fino al ruolo preponderante di oggi, in cui rappresentando
il vero snodo delle risorse a disposizione nel pieno della crisi globale,
diviene il focus per ogni scelta di politica economica in atto o in progetto…
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