martedì 15 novembre 2016

Fermiamo i terremoti usando i soldi delle Grandi Opere Inutili e Imposte

Lettera Aperta all'Arcivescovo di Norcia e Spoleto
Comitato No TAV di Sant'Ambrogio di Torino - Valle di Susa - 11-11-2016

Operazione San Benedetto, Patrono d'Europa

Caro Monsignor Renato Boccardo, Arcivescovo di Norcia e Spoleto,

A scriverTi è il Comitato Santambrogese No TAV e Vigilanza Cave di cui conosci molti da lunga data e che spesso hai incontrato in occasione dalla festa patronale di San Giovanni Vincenzo. Festa in cui ci hai abituati a temporanei ritorni nel Tuo paese di origine per presiedere con gioia l'Eucarestia per la comunità.

Abbiamo letto la tua rattristata dichiarazione rilasciata dopo il crollo della basilica di San Benedetto a Norcia provocato dalle scosse del terribile, interminabile terremoto che sta distruggendo vaste aree del centro Italia.

"La nostra gente è psicologicamente consumata...dopo questa nuova mazzata deve ricominciare da capo...abbiamo sospeso le messe; in questo momento è importante per noi non sentirci soli".

Attraverso questo messaggio vorremmo fare arrivare a Te e a tutte le persone che soffrono, affettuose parole di vicinanza e un abbraccio di amicizia che scaturisce dal nostro profondo umano sentimento.

Il settimanale diocesano La Valsusa ha opportunamente lanciato l'appello "Aiutiamo Norcia" che non abbiamo lasciato inascoltato incoraggiando i nostri simpatizzanti a provvedervi singolarmente secondo le proprie disponibilità e sensibilità.

In questa tragica circostanza, vorremmo ricordarTi che una cospicua somma di denaro, utile a far fronte a molte necessità contingenti e future, potrebbe essere dirottata dall'incredibile cifra di 2,9 miliardi di Euro corrispondente al costo stimato a carico dell'Italia per la tratta internazionale del tunnel di base - ancora da iniziare - della famigerata quanto inutile linea ferroviaria Torino-Lione (cfr. Il Sole 24 Ore del 29 giugno 2016).

Quanto preferiremmo indirizzare queste risorse a chi si trova in reale stato di bisogno piuttosto che spenderle per un'opera che la Valle e il buonsenso rigettano.

Sarà sicuramente noto anche a Te che l'insediamento del cantiere del tunnel geognostico di Chiomonte, propedeutico all'avvio dei lavori, è riuscito a procurare la distruzione della necropoli nell'area archeologica della Maddalena, di una grande porzione di territorio, la costruzione attorno ad esso di un minaccioso fortilizio costantemente vigilato da ingenti forze di polizia e militari e la esasperata criminalizzazione del dissenso.

Nei prossimi mesi è prevista la ratifica in sede parlamentare dell'ennesimo accordo Italia-Francia per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera, detta tunnel di base.

Vorremmo ricordare che per questa ratifica non è mai sussistito, e non sussiste tutt'ora, il presupposto fondamentale che l'accordo Amato-Chirac di Torino del 2001 aveva fissato: la saturazione della linea esistente come prerequisito necessario all'avvio dei lavori.

"PresidioEuropa", gruppo di lavoro del Movimento No TAVcon ampio respiro internazionale, giorni addietro ha emesso un Comunicato Stampa in cui chiede al Governo Renzi, litigioso quanto mai con la Commissione europea per potere indebitare l'Italia dello 0,1% (pari a 1,6 miliardi di €) del PIL per interventi a favore di terremotati e i migranti, di lanciare l'Operazione San Benedetto Patrono d'Europa.

Energica proposta per un coraggioso piano per la messa in sicurezza e la ricostruzione post terremoto delle abitazioni civili e delle opere d'arte usando il denaro previsto per la realizzazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte, dalla Torino-Lione al Terzo Valico fino al Ponte di Messina e molte altre.

Un caro saluto con incoraggiamento a resistere insieme nelle avversità.

10 novembre 2016, Comitato Santambrogese No TAV e Vigilanza Cave


La meglio gioventù
4 novembre 1966 – 4 novembre 2016
da Firenze a Norcia
Fermiamo i terremoti usando i soldi delle Grandi Opere Inutili e Imposte

Sono passati 50 anni da quando migliaia di giovani entusiasti si buttarono il 4 novembre 1966 nel fango per salvare le ricchezze artistiche della città di Firenze.
Oggi sono ancora di più i giovani e i meno giovani (molti sono ancora quelle e quelli che erano ragazze e ragazzi 50 anni fa) che proseguono idealmente quel lavoro per salvare non solo più una città e le sue ricchezze dal fango ma l’Italia intera dalla corruzione, dal malaffare, dallo spreco delle risorse pubbliche, dalla distruzione della natura.
Sono le sentinelle che danno l’allarme e lottano per la difesa del Pianeta.
Sono le cittadine e i cittadini impegnati oramai da decine di anni nella lotta alle Grandi Opere Inutili e Imposte, quelle che molti chiamano le GOII.
Il 26 ottobre 2016, solo otto giorni fa, una delegazione di cittadine e cittadini del Forum contro le GOII è entrata nel Parlamento Europeo per consegnare la Sentenza del Tribunale Permanente dei Popoli “Diritti Fondamentali, Partecipazione, delle Comunità Locali e Grandi Opere”- dal Tav Torino-Lione alla realtà globale. Questa sentenza ha condannato l’Unione europea, l’Italia e la Francia per avere aver violato i diritti fondamentali dei cittadini in numerosi progetti di Grandi Opere Inutili e Imposte (GOII).
Domenica 30 ottobre 2016 il terremoto ha fatto crollare a Norcia la Basilica di San Benedetto, patrono d’Europa, quella stessa Europa alla quale Matteo Renzi si rivolge per ottenere il via libera all’aumento del debito dell’Italia di uno 0,1% in più sul PIL, un importo di 1,6 miliardi, a copertura delle spese per la ricostruzione post terremoto.
Vogliamo dire a Matteo Renzi, che ha incontrato due giorni fa Monsignor Renato Boccardo, Vescovo di Norcia e suo consigliere spirituale, che non ha bisogno di chiedere una speciale intercessione presso il Santo Patrono d’Europa.
Chiediamo a Renzi di lanciare piuttosto l’Operazione San Benedetto – Patrono d’Europa, ossia un coraggioso piano per la messa in sicurezza e la ricostruzione post terremoto delle abitazioni civili e delle opere d’arte usando il denaro previsto per la realizzazione delle Grandi Opere Inutili e Imposte, dalla Torino-Lione al Terzo Valico fino al Ponte di Messina, invece di penalizzare ulteriormente i bilanci dello Stato.
Diciamo a Renzi che un importo molto ingente (ben 2,7 miliardi di €) lo ha già a diposizione solo se decidesse di non finanziare il costo della parte francese del tunnel di 57 km della Torino-Lione come previsto dagli Accordi tra l’Italia e la Francia, l’ultimo dei quali firmato nel 2015 a Parigi.

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